capitolo 8

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Sofia's Pov

Okay ora ho paura ma cerco di non darlo a vedere e dico,"Ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo",nel suo sguardo passa una scintilla di malizia e subito dopo mi accorgo di essere attaccata al muro con lui appiccicato infatti mi sento il cuore fuoriuscire dal petto talmente va veloce.

"Come ti sei permessa di darmi il calcio questa mattina?"

"Mi sono permessa e basta e se non ti togli immediatamente ne riceverai un altro" appena finisco di parlare mette una gamba immezzo alle mie per non farmi muovere e poi dice

"Non puoi fare niente e ora gattina smetti di fare tanto l'orgogliosa e chiedi scusa",non so che fare ma dì certo non gli chiederò mai scusa per una cosa che ha fatto lui. Sofia pensa pensa...

Si però con lui davanti praticamente appiccicato è impossibile
A chi lo di...un attimo ho trovato!

Piano piano mi avvicino sfiorando le sue labbra con le mie senza baciarlo non sprecheró mai il mio primo bacio con lui anche se mi sembra di avere uno zoo che mi balla nello stomaco.
Lui abbocca infatti lascia subito i miei polsi per prendere i miei fianchi ma io lo precedo e prima che lui li afferri lo spintono ed esco dallo sgabuzzino chiudendolo dentro.

"Sofia fammi uscire",urla.

"Non ci penso neanche la prossima volta ci pensi due volte prima di fare ciò che hai fatto,e ora se vuoi uscire chiedi scusa a me",ed ecco fatto così impara a mettersi contro Sofia Black.

Sei ingiusta
A io ingiusta non lui?
Si tu stai privando il mondo di tanta bellezza per un tuo capriccio
Un mio...No un attimo fammi capire la colpa sarebbe mia ora?
E di chi se no
Ma per una volta una sola volta puoi essere dalla mia parte coscenza dei miei stivali?
No così è più divertente
Ok ci rinunciano non sono manco più sicura che tu sia la mia coscenza!
Torniamo a noi stronzo!

"Allora che fai prendere o lasciare",ora mi diverto.

"Non ti chiederò mai scusa!",così non ci siamo no no no!!

"Ok allora passa una buona notte mi raccomando,oppure metti da parte l'orgoglio e chiedi scusa", preso e affondato.

"Ok scusa ma non finisce qui", così ci siamo.

"Come vuoi",e nel frattempo apro la porta e lui esce.

"Io ora se permetti andrei insieme ad una parte del tuo orgoglio",se gli sguardi potessero uccidere sarei già sotto terra.

"Come ho detto non finisce quí gattina!",guai a lui se mi chiama ancora così.

"Non chiamarmi gattina hai capito?",non lo sopporto.

"Gattina ritira gli artigli" non.lo.sopporto.

"Fai come vuoi ma non mi devi infastidire",mi basta solo questo.

"Cos'è la gattina vuole le coccole?",ho già detto che non lo sopporto?

"No tranquillo ma lo stronzo quí presente vuole un pugno",detto questo me ne vado incavolata nera.

Invece di andare in camera decido di andare a fare una passeggiata per sciogliere i nervi mentre cammino non mi accorgo neanche di essere arrivata in un posto bellissimo è un lago stupendo piano di verde e che trasmette una tranquillità unica non c'è nessuno solo io.

Resto con quando non si fa buio a quel punto decido di incamminarmi verso il dormitorio

Appena arrivo trovo Emily con il computer sopra il letto

"Emy sono a farmi una doccia cosa mangiamo oggi?" chiedo non sapendo effettivamente cosa mangiare

"Possiamo andare in mensa oppure mangiare una pizza"

Una Ginnasta Nel Cuore (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora