Sofia's Pov
"È tutta colpa tua se tua sorella è morta",urla mia madre mentre io continuo a piangere.
"Non ti perdonerò mai",questa volta a parlare è mio padre mentre continuavano a fissarmi.
"Hai fatto uccidere mia sorella",e con mia grande sorpresa a parlare era stato Alexander.
Questa frasi vorticavano nella mia testa come mille aghi che mi trafiggevano il petto perché era vero era colpa mia se Rubi non c'era più.
Tutto ad un tratto mi ritrovai nel buio più assoluto,incominciai a camminare per riuscire a capire se c'era qualcosa ma non trovavo niente che mi ostacolare.
Mi sentivo sola c'era freddo e non vedevo niente il mio cuore viene invaso dal vuoto e subito dopo dal freddo diventando di ghiaccio.
Quelle grida ritornano ad invadermi la mente sovrapposti all'immagine di Rubi a terra piena di sangue.Tutto d'un tratto non ho più aria e non riesco a respirare cerco di chedere aiuto ma nessuno mi salva perché sono sola e sola resterò.
Subito dopo mi sveglio con il respiro irregolare il pigiama attaccato al corpo e le guancie segnate dalla lacrime.
Come sempre dopo tutto.
Mi alzo dal letto con l'autostima sotto terra per colpa di quel sogno.
È stato strano non lo avevo mai fatto un sogno simile era il primo non riuscivo a capire che cosa volesse dire.
Arrivo al bagno e mi sciacuo la faccia sudata dopo di che torno in camera a mi accorgo che sono le cinque del mattino perciò decido di prepararmi e andare a fare una corsa per sciogliere i muscoli.Esco dalla scuola e inizio a correre verso il lago che ho visto qualche giorno fa.
Correre mi ha sempre fatto rilassare perché è come se correndo si lascassero tutti i problemi alle spalle anche se poi appena ti fermi essi ti ragiungono.
Appena arrivo mi avvicino al lago e mi siedo sulle riva ricordando i momenti trascorsi con Rubi a Alexander proprio in un posto simile a questo con questa tranquillità.
Mi ricordo che facevano tutti i pomeriggi in un laghetto nascosto nel bosco dietro casa,una volta Alex ha fatto una scommessa con Rubi e si è dovuto buttare nel lago a dicembre,è stato a letto due settimane con la polmonite.
Come dimenticare.
Mi ricordo che tu ridevi ogni volta che starnutiva.
Per forza quando lo faceva sembrava un elegante e poi con il naso rosso nel letto ricoperto di fazzolettini sporchi è difficile non riuscire a ridere.
Ehi guarda che è tuo fratello.
Ma se ridavi anche tu.
Io?...Ma qualeee!!!Dopo qualche minuto sento del rumori provenire dal boschetto metto tutti i sensi in allerta ma si rilassano tutti appena vedono Josh spuntare da dietro un cespuglio.
"Che ci fai quí?",mi chiede lui sinceramente perplesso gli si è formato una ruga in mezzo alle sopracciglia e ha stretto gli occhi a fessura.
"Potrei farti la stessa domanda",
rispondo io calma guardandolo mentre si rilassa e si siede vicino a me.
Ha l'aria malinconica si vede che ha qualcosa,il verde dei suoi occhi non è più quel bel verde limpido ma ora è un verde scuro quasi nero."Che hai?",chiedo soltanto.
"Cosa ti fa pensare che io abbia qualcosa?",mi dice continuando a guardare il lago davanti a se.
"Lo so è basta",rospondo imitandolo e guargando l'enorme specchio d'acqua davanti a me è così bello e limpido potresi guardare il fondo se solo mi sporgessi.
Restiamo in silenzio senza fiatare ma è un silenzio non imbarazzante ad un certo punto lui parla di nuovo.
"E invece tu che hai?",mi chiede girandosi per guardarmi ma io resto come sono.
"Non ho niente",rospondo con voce piatta senza aggiungere altro ad un certo punto mi fa sdraiare sul prato e mettendosi a cavalcioni su di me inizia a farmi il solletico io che lo soffro tantissimo inizio a dimenarmi e ridere come una pazza.
"Basta Josh ahahah ti pregooo!!".
"Dimmi perché ti sei svegliata presto e perché sei quí".
"Maii ahahah non te lo dirò mai ahahah".
"Okay allora io non smetto",non ce la faccio e lui dice,stronzo.
"Ok ok ahahah ma ahah lasciami adesso",finalmente mi lascia e mi guarda con gli occhi di sempre come se la malinconia fosse scomparsa.
__________Josh's Pov.
È bellissima quando i suoi capelli si fanno spazzio fra i fili d'erba mentre si dimena e i suoi occhi si fanno di un azzurro limpidissimo come l'acqua del lago pochi metri distante da noi.
"Allora perché sei quí?",chiedo di nuovo. Non mi aspettavo di trovarla li è un posto che di pace infatti io lo uso per rilassarmi quando ho troppi pensieri per la testa.
"Ho avuto un incubo",dice in un sussurro abbassando lo sguardo senza guardarmi.
"Che incubo?",gli chiedo alzandole la testa dal mento.
"Prima alziamoci epoi te lo dico".
Io mi alzo e la tiro a me,"Non te lo dico",mi sussurra nell'orecchio per poi scappare io stordito dopo un po' la prendo e me la carico in spalla per poi dirigermi verso il lago.
"Stronzo lasciami stare",dice dandomi pugni sulla schiena.
Potrà essere alta un metro e una brioscina ma ha dei pugni forti cazzo."Sono uno stronzo?",chiedo io non fermandomi.
"Nono sei un bellissimo ragazzo che adesso lascia una povera ragazza alla sua liberta",dice con voce supplichevole.
Io la lascio a terra e ci continuamo a guardare fino a che il suo cellulare non suona.
Lei lo prende e rasponde."Alexander ciao come stai?"
"Sisi io bene"
"Che sto facendo? No niente mi sto preparando per andare a lezione"
"Ok ci sentiamo ti voglio bene""Chi era?",gli chiedo.
"Mio fratello",dice con aria felice e con un strano luccichio negli occhi.
"Ora vado che tra poco iniziamo le lezioni",mi dice mentre scompare fra gli alberi.
~~~~~~~~~~
Che ne pensate? Lo so il capitolo è un po corto me non so cos'altro scrivere.
Che cosa avrà Josh e come si comporteranno d'ora in poi?
Scopritelo nei prossimi capitoli.
Ps.scusate gli errori ma non l'ho riletto.
-Giorgia
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Una Ginnasta Nel Cuore (Sospesa)
RomansSofia Black la ragazza dai capelli neri pece e dagli occhi color ghiaccio che non fanno trasparire nessuna emozione. Timida ma che quando vuole sa essere stronza e che non si fa mai mettere i piedi in testa da nessuno. All'età di nove anni ha assist...