Sofia's Pov
"Rubi quando ci vuole ancora per arrivare al parco?",chiedo con voce esasperata mentre cammino accanto mia sorella.
"Sofia stiamo arrivando mancano cinque minuti".
Io mi stetti zitta e continuammo a camminare. Voglio troppo bene e Rubi a lei ne vuole a me ieri mi aveva promesso che oggi andavamo al parco ed ora eccoci quí però peccato che Alexander non è potuto venire.
Ad un certo punto vediamo degli uomini con le facce coperte venire fuori da un vicolo Rubi subito mi prende la mano e inizia a correre dicendo,"Sofia corri veloce",allora anche io inizio a correre però gli uomini ci raggiungono lo stesso e ci mettono dei fazzoletti sul naso io non riesco più a correre,sento mia sorella urlare il mio nome ma non riesco a rispondere i miei occhi di chiudono senza il mio comando dopo,tutto buio.
__________Mi sveglio con un dolore allucinante alla testa,ma ancora non riesco a vedere niente sono circondata dal buio.
Sento mia sorella urlare ma non riesco a capire niente sono ancora troppo confusa.
Cerco di muovermi ma sento qualcosa tenermi i polsi e le caviglie,sono legata.
Il buio pian piano scompare e dà posto a tre uomini e a mia sorella con lividi e sangue in tutto il corpo mi rendo conto di essere in un vicolo e che ormai si è fatta notte. C'è freddo mia sorella continua a essere picchiata mentre gli uomini le continuano a ripetere di dire quello che sa ma io non capisco di cosa stiano parlando,ormai Rubi non reagisce ma continua ad urlare di lasciarmi libera ed ogli volta viene picchiata."Aahh lascate mia sorella non c'entra niente è solo una bambina lascialela",Rubi continua ad urlare e gli uomini continuano a picchiarla ma non versa neanche una lacrima. Poi uno dagli uomini si accorge di me.
"La principessina si è svegliata".
"Vi prego lascatela volete me non lei!!";Rubi stava urlando.
L'uomo che aveva parlato fa un cenno ad un altro e quest'ultimo da uno schiaffo a mia sorella lei urla ma non piange io invece si, non posso vedere quell'uomo picchiarla,gli da un pugno alla pancia e a Rubi esce dal sangue a quella vista urlo anche io.
"Lasciala non la devi toccare pezzo di deficente decelebrato non devi sfiorarla neanche con un dito mi hai sentito?",detto questo tutti si girano verso di me mentre io cerco di liberarmi.
"Allora la principessa sa parlare ma ti conviene tenere la bocca chiusa",detto questo mi da uno schiaffo.
"NOOO!!",era mia sorella.
"Non mi devi toccare hai capito e guai a te se tocchi mia sorella",a parlare sono io.
Okay lo ammetto quando mi arrabbio non sono la gentilezza in persona."Basta Sofia sta zitta",era Rubi.
"Ma lui ti ha picchiata e non ti dava toccare".
"ORA BESTA! -l'uomo che presumo sia il capo prende mia sorella dal collo a la fa alzare sbattendola a muro- COSA SAI?".
Mia sorella continua a non parlare a io non capisco di cosa stia parlando.
"PARLA O TI AMMAZZO!!",era sempre l'uomo.
Mia sorella si gira mi guarda negli occhi e sussurra un 'ti voglio bene piccola mia' poi chiude gli occhi e cade a terra.
Parte il suono di alcune sirene mentre gli uomini scappano a gambe levate.
Io riesco a liberarmi e corro da Rubi le accarezzo il viso e i capelli uguali ai miei ma lei non si muove allora io continuo sperando che da un momento a l'altro apra i suoi occhi tanto belli ma questo non accade allora io inizio ad urlare.
"SVEGLIATI RUBI SVEGLIATI SORELLONA LO DEVI FARE TI PREGO",ma lei non si sveglia.
E resto li,sul corpo senza vita di mia sorella in un vicolo buio e freddo. In quella notte non morì solo Rubi ma anche il mio cuore.
~~~~~~~~~~
Ed ecco l'inizio di questa storia l'inizio dell'avventura di Sofia che è solo nove anni ha assistito alla morte della sorella Rubi.
Secondo voi che voleva dire che ad essere morto quella notte era anche il suo cuore?
E come reagirà con il passare degli anni?
E soprattutto quante cicatrici si porterà dietro?
Buona lettura.
-Giorgia
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Una Ginnasta Nel Cuore (Sospesa)
RomanceSofia Black la ragazza dai capelli neri pece e dagli occhi color ghiaccio che non fanno trasparire nessuna emozione. Timida ma che quando vuole sa essere stronza e che non si fa mai mettere i piedi in testa da nessuno. All'età di nove anni ha assist...