Il sogno è realtà

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Ashley : I due piccioncini sono partiti da un po. Quando saranno in Spagna non ci potremmo sentire perché le chiamate estere si pagano. Luna mi fa compagnia nel letto e si accoccola sempre di più a me. Mi addormento con una mano sul suo morbido pelo.
Mi sveglio sentendo un dolore alla pancia. Accendo la luce e vedo del sangue sulle lenzuola. I crampi sono sempre più forti e questa volta non è un sogno, è vero e fa male.
" ahhh" grido. Luna inizia ad abbaiare. Ragiono. Chi posso chiamare ? I miei non ci sono e neanche Alice e Davide.
Edward. Edward è l'unico che posso chiamare. Prendo il cellulare dal cassetto e chiamo Edward. " AHAAAA " Grido mentre continuo a perdere sangue. I piedi si stanno gonfiando e finalmente Edward risponde " aiuto " grido.
" che c'è Ashley ?"
" ahhaaa " grido. La testa gira e i dolori sono fortissimi. " aiutami " grido.
" arrivo " dice e chiude. Dopo 5 minuti che sembrano ore sento la porta di casa aprirsi.
Ha le chiavi di casa nosta perché gliele ha date mio fratello.
" Ashley " dice quando entra nella stanza. Mi prende in braccio e mi porta in macchina. Ritorniamo in ospedale dove i dottori mi attaccano ad una flebo.
" cos'ha?"sento chiedere al dottore che risponde " è giovane e la causa di tutto questo potrebbe essere stress o paura, adesso sta bene e anche il bambino sta bene, lei è il padre?"
" no " risponde. Vorrei dire "si che lo sei " ma non lo facccio. Chiudo gli occhi e mi addormento.
Delle labbra calde e morbide si posano sulle mie. Sorrido a quel bacio e apro gli occhi. Edward ?
Lui mi ha baciata ?.
" buongiorno, come ti senti ?" chiede il padre del mio bambino.
Quanto vorrei ditglielo, !! Ma non voglio rompere la loro relazione.
" meglio, ma come sta il nos... mio bambino ?"chiedo.
Ma sono scema ? Il nostro ! Ma sono normale ?.
Edward mi guarda storto e risponde "state bene ".
"Cosa è successo ?" Continuo.
Mi spiega che la causa di quello che è successo è lo stress e la paura. Parliamo un po e mi dice che non è riuscito a rintracciare mio fratello. " non importa, meglio così, non voglio che lo sappia, rovinerei le loro vacanze". "Sei cosi buona" dice e mi bacia la fronte. " non abbastanza da " lascio in sospeso la frase. Volevo dire.. non abbastanza da averti con me..
Se mai dovesse scoprire che è suo il bambino mi odierebbe per tutta la vita. Farò di tutto per non farglielo scoprire.
" quando posso uscire ?"
" ti devono visitare "
Edward esce fuori e dopo un'ora viene la dottoressa per fare la visita. " signorina deve stare più tranquilla, se ha paura di qualcosa le consiglio di consultate uno psicologo. Lo stress non fa bene al bambino " spiega.
La ringrazio e le dico che starò attenta. Dopo un po di carte firmate usciamo dall'ospedale.
" grazie " dico a Edward.
" non ringraziarmi, ti voglio bene " dice abbracciandomi.
Torniamo a casa e lui entra con me " sto qui con te "
Andiamo in camera mia e io mi cambio. Lui si spoglia rimanendo in boxer. Mi sento arrossire e lui se la ride " non ti imbarazzerai mica ? Abbiamo fatto cose più indecenti !" Dice mentre ride. Le sue fossette sono adorabili, vorrei andare li e baciarlo ma non lo faccio. Mi metto sotto le coperte accanto a lui. I miei occhi si chiudono e mi sto per addormentare. Sento dire qualcosa ma ormai Morfeo mi ha preso nelle sue braccia.
" buongiorno " dico entrando in cucina. " buongiorno" risponde Edward.
" cosa vuoi per colazione ?"mi chiede.
Non rispondo, vado al frigorifero e prendo le fragole e la nutella. Le mostro a Edward che fa una faccia schifata e
mi siedo a tavola a mangiare, trascino la sedia per correre in bagno e vomito.
Edward mi tiene i capelli dietro e quando finisco mi sento male " ohi" dico.
"Va meglio?" Chiede e io annuisco. Accendo la tv e guardo la Pimpa. Lo so che sono cartoni animati ma non sono io che la voglio guardare è il bambino.
Voglio correre. " vieni con me a correre ?". " Si tanto farai al massimo 15 minuti e torneremo a casa " " si, puoi mettere una tuta di mio fratello" annuisce e saliamo sopra a prepararci.
Allaccio le scarpe da ginnastica e usciamo fuori.
Arrivati alla pista faccio gli esercizi e una bella spaccata per sgranchire le gambe." Come cazzo fai ?" dice Edward e io alzo le spalle. Cominciamo a correre e Edward dopo poco sta dietro di me perché non riesce a starmi a passo.
" dicevi sul tempo che riesco a correre ?" dico entrando in casa.
" rimangio tutte le parole, 3 ore di corsa. Santo cielo " dice.
" una volta ho corso per 5 ore ".
" uff " dice e beve l'acqua.
Mi tolgo la maglietta e rimango in pantaloncini e top nero a reggiseno sportivo. Edward mi guarda e io ribatto " ho caldo "
Salgo sopra in camera e mi metto di profilo allo specchio per vedere il leggero gonfiore. Metto una maglietta e lego i capelli. Scendo giù e preparo l'insalata con un po di pasta al sugo. Mangiamo e lui va a casa sua. Rimango li sola a guardare cartoni animati e a vomitare.

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