Quando si uccide per vivere...

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Cuxhaven.
Uno strano paese piuttosto lugubre.
Tom sentiva la magia attorno a sé come se fosse animata di vita propria, e mentre camminava al fianco di Ginevra, si guardava intorno accigliato, attento e vigile ad ogni movimento.

Il gruppetto si fermò davanti ad una casa diroccata per permettere a Ginevra di riposare un momento; l'effetto del sangue di unicorno stava svanendo e cominciava a sentirsi debole, per cui non riusciva a tenere il passo dei due ragazzi, che avevano un passo lungo e scattante.

- Va tutto bene, Ginevra? - mormorò Tom accanto a lei, vedendola che respirava a fatica.

La rossa gli sorrise per non farlo preoccupare, ma cominciava a pensare che sarebbe stato arduo per lei prendere la Polisucco ed affrontare chissà chi dentro al palazzo di Grindelwald, e temeva di venire scoperta.

- Tieni, Gin...pozione rinforzante...ti aiuterà a fare il pieno di energia. - sussurrò Susan, passandole un'ampolla contenente un liquido rosa scuro.

Ginny inghiottì senza discutere e si sentì effettivamente più in forze subito dopo, quindi i quattro ripresero il loro cammino. Quando ormai il sole era alto in cielo, lasciarono il paese alle loro spalle e attraversarono una brughiera piuttosto vasta, piena di arbusti spinosi e terra abbastanza asciutta, segno che non pioveva da un po'.

Mano a mano che avanzavano, la brughiera si faceva più verde ed umida con l'approssimarsi del mare, dove piante rigogliose la facevano da padrone, finché non scorsero da lontano la roccaforte di Grindelwald ed i suoi uomini.

- Eccoci arrivati...là dentro é dove ti hanno portato, Ginevra. - mormorò Tom riparando sé stesso e gli altri dietro un grosso cespuglio di rovi, e sbirciando verso il palazzo.
- Ne sei certo, Riddle? - chiese Abraxas, teso.
- Si, l'ho visto nei ricordi di Ginevra, per cui non posso sbagliarmi. - assentì il Caposcuola, serio.
- Allora converrà prendere la Polisucco, Tom...e nel frattempo che fa effetto riuscirò a riposare un po'. - sussurrò Ginny, e tirò fuori dal mantello le fiale con la pozione.

La stappò e ne bevve la giusta quantità, quindi la passò a Tom che fece lo stesso, e per ultimo Abraxas. Nel giro di un quarto d'ora, la Pozione Polisucco cambiò i loro aspetti trasformandoli in tre persone differenti, con gran meraviglia di Susan, che li guardava quasi intimorita.

Ginny, Tom e Abraxas, assunsero le sembianze poco allettanti di Druella Rosier, l'unica persona che potesse entrare là dentro senza destare sospetti, giacché suo padre viveva praticamente lì.

- Merlino santissimo! Già una Druella Rosier é invadente, averne tre davanti é un incubo. - esclamò Susan, facendo una smorfia disgustata.

Tom e Malfoy si squadrarono l'un l'altro faticando a non esprimere imprecazioni pittosto volgari, anche se il biondo osò ed approfittò dell'occasione per controllare le doti della Rosier sotto gli abiti, rimanendo piuttosto affascinato.

- Beh, per essere una vipera, non é niente male...quarda che belle tette...piccole e sode! - disse soppesandole con ambo le mani.

Tom arricciò le labbra disgustato, Susan sbuffò contrariata, mentre Ginny tirò una gomitata all'amico.
- Morgana, Brax, ti sembra il momento di ammirare le grazie della Rosier? Pervertito! E poi sposerà un altro, per cui ti consiglio di starle lontano. -

- Ma, Gin...così non c'è gusto! Tu conosci vita morte e miracoli di ognuno di noi nel futuro, spiegami che gusto c'è a parlare con te! - sibilò Abraxas, ammiccante.
- Oh, se ti raccontassi tutto ciò che so, sono certa che cambieresti Stato pur di non veder realizzato il futuro come lo conosco io! Andiamo ora? O devi ancora toccarti le tette come un ninfomane? - sibilò anche Ginny, contrariata, quindi si avviò verso il palazzo a passo di marcia.

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