Il vento soffiava impetuoso sul campo da Quidditch quel pomeriggio di Aprile. La partita tra Serpeverde e Tassorosso si prospettava tutt'altro che tranquilla con un tempo simile, dato che quel vento sarebbe stato pericoloso per i giocatori.
Ginny e la sua squadra si trovavano ancora negli spogliatoi a sorbirsi la paternale di Connor, che strepitava col suo modo dittatoriale. Il Cercatore infatti, vaneggiava circa una tremenda punizione per tutti se non avessero fatto l'impossibile per vincere.
- Ascoltate bene, maghi da strapazzo! Se vi viene in mente di lasciare che quei nullafacenti di Tassorosso possano anche solo provare a lanciare la Pluffa in uno degli anelli, sappiate che stasera pretenderò una punizione coi fiocchi per voi! E quando dico coi fiocchi, coi fiocchi sarà! Intesi?! - gridava, rosso in viso e con una vena in evidenza sulla gola.
A Ginny venne da ridere; Connor era così buffo quando smaniava a quel modo che pareva impossibile non scoppiargli a ridere in faccia, tuttavia era un bravo capitano e un ottimo Cercatore, e la rossa lo aveva scoperto poco dopo aver cominciato a giocare con la squadra, qualche tempo prima.
Ricordava ancora le reazioni della popolazione di Hogwarts quando si era sparsa la notizia, c'era stato chi aveva gridato allo scandalo, chi aveva convenuto fosse abbastanza giusto che si aprissero le porte dello sport anche alle femmine, e chi invece si era limitato a scuotere la testa con disapprovazione.
La reazione che più l'aveva divertita era stata quella di Tom; le si era posto davanti all'uscita da una lezione con espressione serissima e accigliata, l'aveva squadrata dalla testa ai piedi e poi aveva fatto una smorfia.
" Mi chiedo cosa mai potresti fare tu, su un campo da Quidditch, con quel tuo personale minuto. " le aveva detto, arricciando le labbra come a sottintendere quanto fosse inopportuno.
" La Cacciatrice, Riddle. " aveva ribattuto lei alzando il mento con aria battagliera.
" Con quel fisico, al massimo potevano usarti come bolide. Stammi bene, Ginevra. " e così com'era venuto se ne era andato.Ginny ridacchiava ancora al pensiero, Tom la reputava piccola per giocare a Quidditch allora, e si era dovuto ricredere alla prima partita, quando il suo personale minuto aveva stracciato quei sapientoni di Corvonero infilandogli negli anelli una Pluffa dietro l'altra, giocando da vera professionista.
Naturalmente avevano vinto e Ginny si era così guadagnata il rispetto dei suoi compagni di squadra. E le cose erano andate sempre meglio, avevano collezionato una serie di successi strepitosa, tanto che il tifo per quello sport era aumentato a dismisura tra gli studenti, ed anche tra i professori.
Naturalmente ogni Capocasa tifava per la loro rispettiva squadra ma, la competizione tra i giocatori sul campo pareva aver contagiato anche chi solo assisteva agli incontri, tanto che a Ginny sembrò per un attimo di essere tornata al futuro, dove le rivalità tra Case erano all'ordine del giorno anche nel Quidditch.
La rossa tornò al presente sentendo la baritonale voce di Connor urlare in faccia al portiere che, "se avesse permesso al nemico un solo tiro, lo avrebbe costretto a pulirgli gli stivali con la lingua".
Ginny fece una smorfia schifata insieme a Solomon e Lestrange, accanto a lei, quindi Connor li caricò ad uscire sul campo e ad affrontare l'arena da veri gladiatori. La squadra, tra sbuffi derisori e risatine, uscì dagli spogliatoi fino al prato del campo, tra le ovazioni del pubblico sugli spalti, accorso in massa per assistere all'evento.
La partita cominciò al fischio di Mr Jones, supervisore del torneo di Quidditch come ogni anno e insegnante di volo per i primini, e subito il vento fortissimo diede filo da torcere ai giocatori di ambo le squadre.
Tuttavia si fece del proprio meglio per evitare di venire disarcionati dalla scopa tra quel ventaccio e i bolidi impazziti che sfrecciavano tra i Cacciatori, e i primi punti furono segnati da Solomon per Serpeverde, seguiti da venti punti tutti di Ginny.
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Le Lancette Del Tempo
AcakQuesta é la storia di Ginevra Weasley e Tom Riddle. Qui Ginny apre la Camera a 16 anni, per ragioni stilistiche, e tiene con sé il Diario di Tom per cinque anni. La storia di un amore così grande da superare i confini temporali e spingere la tenace...