Aris gli aveva chiesto per l'ennesima volta di concentrarsi sui suoi scritti, ma per l'ennesima volta i suoi pensieri vagavano lontano dal presente.
Stava pensando ai suoi primi giorni d'addestramento.
Non riusciva a non guardare in cielo, dove gli aerei sfrecciavano ad una velocità inaudita. I suoi compagni lo avevano avvertito che prima o poi sarebbe andato a sbattere contro qualche palo, ma non poteva non esserne affascinato: si stavano preparando alla battaglia.
I comandanti dicevano che sarebbe stata una passeggiata, che i tedeschi non avevano speranze contro le loro forze, ma i neo-soldati avevano paura. Avevano sentito parlare di quanto fossero feroci i loro nemici con i prigionieri, ed avevano paura della tortura più che della morte.Nicholas non era spaventato. Era consapevole del pericolo che stava correndo, ma l'intera situazione era più simile ad un sogno che alla realtà.
Fu riportato con i piedi per terra dal suo tenente, che gli ordinò di mettersi in posizione. Oggi sarebbe stato il pilota di scorta di un veterano. Doveva solo aspettare che atterrasse per pulire la sua attrezzatura. Un lavoro non troppo faticoso e nemmeno pericoloso, era stato davvero fortunato.
Erano passate ore dal decollo, ma il suo veterano non era ancora rientrato. Doveva essere solo un giro di controllo, doveva durare al massimo trenta minuti.
Decise di andare a chiedere al proprio tenente per spiegazioni.
"Il suo veterano è precipitato a tre miglia dal campo soldato" disse quello seriamente. Era impegnato a leggere alcuni documenti e non gli stava prestando molta attenzione.
"Credevo glielo avessero detto. Vada a recuperare l'attrezzatura superstite e veda se riesce a ritrovare un qualche indirizzo a cui possiamo mandare le condoglianze"
Nicholas era scioccato. Un secondo prima il suo veterano lo aveva salutato, ed il successivo gli dicevano che era morto.
"Ne è sicuro signore?" provò a domandare. "Come è successo?"
"Colpito da un buon cecchino" rispose solamente. "Questi maledetti tedeschi hanno ben più di un asso nella manica"
Nicholas si congedò e si diresse verso le coordinate che gli avevano dato.
Sentì l'odore ancora prima di vedere i resti. L'aereo era esploso nell'impatto, ed ora c'erano ancora dei piccoli resti che bruciavano lentamente. Nicholas si avvicinò con cautela con il timore che altre cose potessero esplodere. Dell'aereo non c'era nulla di riutilizzabile, ogni elemento di ricambio era rimasto carbonizzato.
Si diresse verso la cabina di comando con la speranza di ritrovare il proprio veterano ancora in vita, ma i suoi giovani occhi non erano preparati a vedere il tremendo spettacolo che si ritrovò di fronte.Il suo veterano aveva il volto completamente sciolto, come la cera di una candela che colava al riscaldarsi della fiamma. Uno dei bulbi oculari mancava all'appello, mentre l'altro stava evidentemente per staccarsi del volto: solo un paio di nervi lo tenevano ancora attaccato al cranio.
La bocca non esisteva più, ed al suo posto c'erano solo le ossa della mandibola chiarissime intorno al rosso circostante. Del corpo non rimanevano che le ossa e qualche brandello di sangue.Nicholas si voltò appena in tempo per vomitare tutto quello che aveva mangiato la mattina.
Dopo essersi ripreso, si fece coraggio per cercare qualche indicazione sulla famiglia del veterano.
Trovò solo una targhetta metallica, sulla quale era inciso il nome e la camerata dell'uomo.La famiglia del veterano non avrebbe mai avuto sue notizie.
Nicholas si risvegliò dalla trance grazie ai nitriti di Aris.
"Non eri concentrato" lo rimproverò.
"Non lo faccio di proposito" si giustificò il ragazzo. "Perdo il controllo sui miei pensieri."
"Non è una cosa che ci possiamo permettere"
"Capisco" rispose lui stringendo i pugni. Lui capiva, era Aris a non capire cosa stesse provando.
"Qui non ci sono aerei che possano farti del male"
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The Masterpiece - Il viaggio attraverso i mondi
Adventure#1 in Avventura! "Benvenuti nel vostro mondo, un mondo che voi stessi state contribuendo a distruggere" L'umanitá è costantemente ad un passo dalla propria autodistruzione. Che sia per inquinamento o per armi di distruzione di massa, l'uomo è sem...