#12

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Sanji

Rimasi accanto a lui per tutto il tempo necessario affinché guarisse.
Passai ogni singola notte sulla poltrona dell'infermeria,
non riuscendo a dormire per via della preoccupazione rimanevo a contemplare quel viso rude da ex cacciatore di taglie,
mentre dormiva,questo era ancora meno dotato di grazia di quando era sveglio, aveva un'espressione sempre truce,
come se fosse stato sempre in balia di qualche nemico,
oramai credo di conoscerlo a sufficienza per capire che dentro di lui arde il desiderio di poter battere Dracule Mihawk,
essere stato sconfitto da lui dopo due anni di allenamento penso sia stato davvero un brutto colpo, chissà cosa gli passava per la testa...
Quando guarì si rinchiuse nella palestra senza permettere a nessuno, neanche a me di entrare, tanto che gli lasciavo il cibo davanti alla porta.
Ciò andò avanti per tre settimane consecutive, finché io, preoccupato, decisi di mettere fine a questa storia.
Con un calcio buttai giù la porta e vidi Zoro steso a terra stremato.
Corsi da lui.
"Zoro! razza di marimo idiota!"
ero così preoccupato che mi veniva da piangere.
lui aprì gli occhi.
"sopracciglio, piantala di piagnucolare e lasciami dormire... "
"lo farò solo quando la smetterai di farmi preoccupare"
ribattei
in quel momento si mise seduto e mi disse ad alta voce
"perché non vai a buttarti in mare e mi lasci tranquillo, razza di cuoco insulso?"
lo guardai spalancando gli occhi e la bocca.
"d'accordo. "
feci freddo prima di alzarmi e andarmene.
Pensavo che dopo tutto fosse cambiato almeno un po, ma mi sbagliavo.

Quella sera Zoro non si fece vedere a cena, esattamente come le precedenti tre settimane.
Ma io mi rifiutai di portargli il cibo in palestra, non se lo meritava dopo come mi aveva trattato.
Più tardi, quando tutti i componenti della ciurma si trovavano tra le braccia di morfeo, io come al solito ero in cucina a lavare le numerose stoviglie del capitano fischiettando un motivetto per evitare di pensare a Zoro.
Anche se una parte di me era arrabbiata con lui, l'altra moriva dalla voglia di vederlo, vederlo per bene!
In quel momento lo spadaccino si fece vedere in cucina.
Mi girai a guardarlo, sembrava piuttosto riposato anche se zuppo di sudore e col fiatone.
"ciao.... sopracciglio... "
fece appoggiandosi alla porta rivolgendomi un leggero sorriso.
Io mi rigirai verso il lavabo
"mh... ciao..."
feci con tono freddo.
Notando quella mia apparente indifferenza Zoro si avvicinò
"mi... dispiace per averti cacciato in quel modo prima...ma sai come sono fatto... "
"si,lo so perfettamente!" dissi stizzoso strofinando un piatto energicamente.
"oh... andiamo Sanji! Pensavo fossi abituato ad essere trattato così da me"
cominciai a tremare, sapevo che sarei scoppiato a piangere da un momento all'altro.
"o... ormai non più.... "
mormorai.
"cosa? " chiese lui sgranando gli occhi. Mi girai a guardarlo mentre delle lacrime cominciavano a scendermi dagli occhi.
"io.... io.... non riesco più a rispondere alle tue cattiverie...... perché.... beh....il perché lo sai.... "
l'espressione di Zoro mutò da stupore a fermezza.
"Sanji.... mi dispiace.....prima non avevo mai pensato al fatto che ciò che dico potesse farti del male... e neanche tu in base a quello che hai detto adesso."
Si avvicinò di più, avrei potuto solo sedermi sul lavabo, sentii caldo sulle guance, ormai era chiaro nella mia testa che provavo qualcosa per quell'idiota.
"Però ora so.... che ti amo,e cercherò di evitare di farti soffrire..." disse poi con un fil di voce guardandomi intensamente negli occhi.
La mia testa stava esplodendo.... il rossore sul mio viso era ormai totale.
Zoro dopo un po di silenzio rise
"wow! non avrei mai creduto di poter dire queste cose a te, sopracciglio"
gli cinsi il collo con le braccia
"spadaccino idiota"
mormorai prima di baciarlo.
Lui ricambiò il mio bacio con passione, era una sensazione davvero meravigliosa, ne volevo ancora e ancora.
questa mia voglia portò le mie labbra a muoversi da sole,
pronunciai: "Zoro.... io... voglio fare l'amore con te! "
ci fu del silenzio durante il quale zoro arrossì completamente.
"s... sanji... ne sei sicuro? "
io annuii guardando in basso.
era la cosa più strana del mondo.
per tutto il tempo,
a cominciare da quando sentii le sue labbra umide percorrere il mio collo mentre quelle sue due mani mi slacciavano il grembiule che indossavo sopra i vestiti per poi volare sui bottoni della mia camicia, e dopo sulla cinta per sfilarmi i pantaloni....
sentirlo dentro di me però fu la cosa più strana di tutte.
Dicendo ciò non intendo che non fosse piacevole, anzi, sembrava quasi che mi trovassi in un altro mondo, fatto interamente di piacere, nessun problema, nessuna paura, solo piacere.
Era la cosa più bella del mondo.


Mi svegliai nel mio letto,
con addosso solo i boxer,
mi guardai intorno, i miei vestiti erano su una sedia.
vicino al cuscino c'era un biglietto con  scritto:
"buongiorno sopracciglio! grazie per aver realizzato il mio sogno.
-Marimo♡"

"stupido cervello d'alga!" pensai sorridendo.



♡zosan♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora