#11

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zoro

quel giorno,
quando intravidi la sua nave all'orizzonte,
mi fu impossibile rimanere indifferente all'aura misteriosa che la circondava.
Non lo vedevo da un bel pezzo,
ma lo riconobbi subito:
il più grande spadaccino del mondo
Dracule Mihawk.

"Roronoa!" esclamò da lontano,
io sorrisi.
"Mihawk...quanto tempo"
"troppo direi...." rispose lui con un tono di voce alquanto inquietante mentre le sue labbra si piegavano in un ghigno.
"vediamo se è servito a qualcosa quello che ti ho insegnato in questi due anni...."
mi preparai a sguainare una delle mie spade.
"sono pronto"

non ricordo quasi più niente di quel combattimento,
il mio ex maestro con un balzo si avventò su di me,
io non fui capace di difendermi a quanto pare,
ho bisogno di allenarmi di più.
dentro di me arde il desiderio di poterlo battere.
prima che venissi colpito un urlo familiare mi giunse alle orecchie.

aprii gli occhi sul lettino dell'infermeria.
vidi per prima cosa dei capelli biondi sul mio ventre ricoperto di bende.
"I...idiota...non...non morire...se....se muori ti uccido...te...testa di muschio..."
"hey..." sussurrai io portando una mano ad accarezzare quelle ciocche dorate.
il cuoco alzò lo sguardo
"ma...rimo..."
balbettò sorridendo lievemente per poi gettarmi le braccia al collo
"pensavo fossi morto...idiota...mi...mi hai fatto prendere un colpo!"
in quel momento non riuscii a parlare, perché sentii le labbra di sanji premere violentemente sulle mie.
avrei voluto fermare quell'attimo in modo da poterlo assaporare al meglio, sapevo che non sarebbe durato più di tanto.

"sei proprio uno stupido, sopracciglio" sussurrai dopo stringendolo a me.
"sul serio pensi che io sia così debole da poter morire con un solo fendente?
io non morirò"
lo sentii singhiozzare.
"n-no zoro.... io.... io ho paura di perderti"
gli presi il viso tra le mani
"io non morirò."
ripetei guardandolo negli occhi.
"anche perché.... "
ci fu un attimo di silenzio
"...non potrei mai lasciarti da solo, sopracciglio. "
sanji sgranò gli occhi e scoppiò in lacrime
"ma... ri... mo..."
"shhh, non piangere, non serve a niente! "
feci asciugandogli una lacrima col pollice.
"i.... io.... io ti amo.... marimo.... "
fece con voce tremante sanji mentre le lacrime gli percorrevano copiosamente le guance rosee.
in quel momento sentivo che il mio cuore era sul punto di scoppiare,
la mia felicità era indescrivibile.
"sanji... " mormorai sgranando gli occhi.
"non... ci credo.... me lo hai detto! "
sentii di nuovo le sue labbra premere sulle mie, ma questa volta era diverso, più dolce, e soprattutto, più lungo del primo.
dentro di me ero già guarito, anche se fuori non riuscivo a muovermi più di tanto.
sanji appoggiò la testa sul mio petto
"non ti azzardare a farmi di nuovo paura in questo modo! ti butto in mare!"
risi "te lo prometto"
sanji non rispose, si limitò a passare una mano lungo le mie numerose bende.
"comunque, anche io ti amo!" sorrisi.
"ehi!" esclamò lui girandosi a guardarmi "non abituarti a queste frasette sdolcinate, è la prima e l'ultima volta che farò uscire una schifezza simile dalla mia bocca!"
"d'accordo! ma non ti scaldare, sopracciglio~"
"grrrrr stupido marimo!"




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