I giorni trascorrevano su quell'isola così vicina, ma così ardua da raggiungere.
I ragazzi della Thousand Sunny erano rimasti bloccati in una zona di bisaccia, dalla quale sembrava non esserci via d'uscita.
Di li a poco Zoro, divorato dall'ansia, decise di andarsene per conto suo utilizzando l'ultima scialuppa rimasta, Nami volle per forza andare con lui: non si fidava a lasciarlo da solo in balia dei flutti, si sarebbe senza dubbio perso, e loro avrebbero temporeggiato ulteriormente nell'intento di trovare non più uno, ma due membri della ciurma.
Così la rossa e il verde andarono in avanscoperta, in quelle acque poco conosciute il log pose era fuori uso, ciò causò loro non pochi problemi, a migliorare la situazione si aggiunsero anche i caratteri difficili dei due, che quotidianamente si scontravano tra loro:
"Hey, Zoro! Stai attento con quei remi, mi arrivano delle gocce d'acqua addosso!"
"Sta zitta strega delle mie palle! mi sto concentrando!"
"Tu che ti concentri? Ma non farmi ridere che non hai un minimo di senso dell'orientamento!! se non fosse per me..."
e andava avanti così per minuti, ore e giornate.Nel frattempo Sanji cercava di rendersi utile il più possibile su quella piccola isola, e in breve tempo si fece amici i proprietari di tutti i negozzi del posto.
Il bambino col passare dei giorni divenne sempre più legato alla donna soccorritrice, cosa che gettò nuovamente nello sconforto il giovane cuoco, che oramai si era affezionato al marmocchio, e anche se il suo compito sull'isola era proprio quello di cercargli una madre, non si sentiva del tutto pronto a svolgerlo."signora Rose?" quel giorno si fece coraggio e le parlò seriamente.
"che ne direbbe di....tenere lei il bambino? Sembra così a suo agio fra le sue braccia!" Il giovane aveva un triste sorriso sulle labbra, una volta conclusa la frase abbassò lievemente lo sguardo, quasi al cento percento sicuro della risposta che avrebbe ricevuto."Hey, Zoro!"
La navigatrice sembrava entusiasta mentre chiamava il nome dello spadaccino, che in quel momento dormiva beatamente.
"mmh, cosa c'è?" mormorò scontroso.
Le bastò pronunciare una sola parola affinché l'altro si svegliasse del tutto: "Terra!"
"cosa?? terra?!" Quando Zoro si rese conto che Nami non stava effettivamente sparando una delle sue cazzate per infastidirlo, iniziò a remare con forza verso l'isola all'orizzonte.
"Si cazzo! si!" si disse entusiasta con un sorriso a 32 denti.La donna sorrise beatamente al giovane cuoco
"Sono davvero felice che tu me l'abbia chiesto.... ma... " guardò altroveArrivati sull'isola i due si guardarono attorno in maniera tempestiva
"sarà di la?"
"no è di la!"
La coppia mise in piedi l'ennesima divergenza, e nel frattempo un uomo alto e anziano si avvicinò a loro."ma,cosa?... " chiese delicatamente il ragazzo biondo alzando lo sguardo.
La signora quindi si spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio.Nami si girò e vedendo quell'uomo inorridì.
"ew! ancora peggio di Brook!"
Zoro la spinse e si precipitò da lui con violenza.
"Lei sa se si trova qui un certo... Sanji Vinsmoke?"Il cielo si era fatto molto cupo sull'isola, e in un attimo iniziò a piovere.
Sanji fissava la donna in attesa di risposta
come Zoro al tempo stesso faceva con quello strano individuo.
La pioggia scrosciante e umida bagnava le loro teste senza alcuna reazione da parte loro:
le gocce rigavano lentamente le guance del biondo, come lacrime, a dimostrazione di quanto sentiva la mancanza del suo spadaccino, e di quanto si pentiva di aver fatto la scelta incosciente di andare a cercare una donna inesistente.
Zoro irremovibile fissava lo sconosciuto, determinato a trovare il suo cuoco, e arrabbiato per questa ostile situazione,
ah...quanto desiderava ricevere una buona notizia, per poter finalmente riabbracciarlo, quei giorni erano stati un vero inferno, e si sentiva sull'orlo dell'esaurimento."beh, caro giovanotto, io sono il marito di Rose, l'ho portato di peso proprio io, il tuo amico, insieme a quel piccoletto..."
Zoro era incredulo e felice, il cuore gli scoppiava in petto, ma poi disse
"aspetta... hai osato toccarlo, razza di..."
Nami si intromise.
"Zoro, abbiamo trovato Sanji, non fare l'idiota" poi rivolgendosi all'uomo fece
"okay, ci porti da lui."Si fecero strada lungo boscaglie selvagge, fino ad arrivare a una piccola cittadella, formata per lo più da baracche in legno.
Con quella pioggia era difficile per gli abitanti della città, di cultura arretrata e intrappolati nell'autoconsumo.La donna con un dolce sorriso finalmente rispose
"credo che.... tu possa essere un padre migliore, per lui.... di gran lunga migliore di me..."
Le lacrime iniziarono a premere per uscire dagli occhi del giovane cuoco, che mischiate alla pioggia intensificarono le sue emozioni, già di loro forti, e che lo caratterizzavano essendo un ragazzo molto emotivo.
La donna così lo abbracciò, e come si fa con un figlio, iniziò a cercare di calmarlo.
Al biondo tornarono subito alla mente i ricordi della sua infanzia trascurata, nella quale nessuno era disposto ad amarlo per davvero, e quella donna, le trasmetteva quell'amore che mai aveva ricevuto, un amore differente da quello sentimentale e carnale, si trattava di qualcosa di più elevato, più dolce, più puro.In quel momento arrivò il marito, seguito da Nami e Zoro.
Sanji quando vide quest'ultimo si illumiò, e una volta lasciata Rose corse da lui, saltandogli letteralmente addosso e riempiendolo di baci dappertutto
"Zoro! brutto stupido marimo!! mi sei mancato un casino,sul serio"
e riprese a piangere, appoggiando la testa alla sua spalla
Zoro sorrise stringendolo forte a se, e gli asciugò le lacrime con le sue grandi dita.
"Piagnone di un sopracciglio, anche tu mi sei mancato" detto ciò gli alzò il viso e lo calmò con un tenero bacio.Nami e i due coniugi sorrisero.
"Allora è quello il misterioso Marimo di cui mi ha tanto parlato.."
disse teneramente Rose.
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♡zosan♡
Fanficquesto è il primo boys love che scrivo su watt! e che posso dire... spero vi piaccia!♡