Capitolo 15

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Ore 4:28 del mattino, 19 dicembre.

Skye si era addormentata da meno di un'ora, mentre Louis era ancora sveglio che le accarezzava i capelli e la guardava dormire beata. O almeno fino a quel momento. Perché? Stava avendo uno dei suoi soliti incubi.
In realtà, non li aveva da un bel po', pensava di averli superati, ma a quanto pare si sbagliava. Come sempre, d’altronde.

Inutile dire che Louis se ne accorse subito, anche Harry in passato aveva gli incubi. Si alzò quindi dal bordo del letto della ragazza e la prese in braccio, sussurrandole: "Ehi shh, va tutto bene, tranquilla..." mentre lei, ormai sveglia, si stringeva a lui senza dire una parola, continuando a piangere.
Louis intanto era arrivato fuori la porta della camera di Harry, sapeva che portarla da lui fosse la cosa più giusta da fare in quel momento, quindi aprì la porta.
Harry era ancora sveglio, proprio come Louis. Si alzò di scatto vedendo Louis entrare nella stanza con Skye che sembrava non riuscire a calmarsi.
"Ehi Skye, che è successo?... un altro incubo?" sussurrò avvicinandosi a lei, per poi guardare Louis che in risposta annuì. Il riccio la prese in braccio coccolandola fra le sue braccia, come una vera e propria bambina.
"Dormiamo insieme stanotte, okay?" sussurrò facendola stendere sul letto e subito dopo si stese anche lui, accanto a lei.

Louis li guardava mordendosi il labbro, invidiava e non poco Skye in quel momento. Harry sembrò notarlo e, proprio mentre il liscio stava per uscire dalla stanza, prese parola.
"Lou, vuoi dormire anche tu qui?" a quelle parole il castano si girò di scatto, credendo non fosse vero.
"Posso?" domandò sussurrando, imbarazzato.
"Certo che puoi." Rispose con un enorme sorriso contornato da due adorabili fossette.
Skye era ancora in lacrime, e si stringeva ad Harry che cercava di calmarla sussurrando parole dolci e facendole i grattini dietro la nuca, cosa che lei adorava. Louis li guardava a disparte, sentendosi un peso in quel momento. Harry scosse la testa ridacchiando appena e iniziò a coccolare anche lui.
"La mia piccola principessa e il mio piccolo topolino." Sussurrò sorridendo, cosa che contagiò anche gli altri due.

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Il giorno dopo, Skye si svegliò grazie alle dolci carezze di Harry, che era rimasta a guardarla per buona parte della notte, mentre si scambiava qualche piccolo bacio con Louis.
"Buongiorno bimba." Disse sorridendo, sorriso che venne ricambiato dalla ragazza. Si alzò dal letto passandosi una mano tra i capelli, cercando di aggiustarli, camminando verso l'uscita della stanza.
Poco dopo, lo raggiunse anche Skye.
"Dopo domani partiamo, sai?" iniziò il riccio, mentre Skye iniziò a guardarlo aggrottando le sopracciglia confusa.
"Iniziano le vacanze di Natale!" esclamò Harry entusiasta, entrando in cucina. "Ognuno torna a casa propria, con la propria famiglia. E ti farò conoscere anche mia madre, mio padre e mia sorella." Le spiegò sorridendo e la ragazza, in risposta, corse da lui abbracciandolo forte. Il maggiore ridacchiò prendendola in braccio e facendola sedere sul bancone della cucina, riempiendola di bacini sul viso.

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Ore 3:24 del pomeriggio, 21 dicembre.

"Passami quel vestito, grazie." Skye e Nathan stavano preparando la valigia insieme, pronti per le vacanze di Natale. Inutile dire che in questi due mesi hanno legato davvero tanto, stessa cosa per Melanie.
"Avete finito con le valigie?" Chiese Louis entrando nella stanza.
"Quasi." Rispose Nathan mentre cercava di chiudere la sua valigia.
"Louu, a che ora partiamo?" chiese Skye.
"Partiamo alle sei. Ci vorrà circa un'ora e un quarto." Le rispose accennando un sorriso.
"E… cosa farai il giorno del tuo compleanno?" Louis fece spallucce, per poi rispondere.
"Quello che faccio ogni anno, sto con la mia famiglia." Sorrise e la ragazza annuì semplicemente, per poi ritornare alla sua valigia.

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Ore 5:55 del pomeriggio, 21 dicembre.

"Eddaai, tanto torno prestissimo!" Ridacchiò Melanie, abbracciando il suo Niall sotto lo sguardo attento di Skye, poiché ancora non sapeva nulla del bacio tra i due.
"Mi mancherai tanto tanto!" Piagnucolò il biondo tinto, mentre la stringeva.

"Ma non soffocherà?" Ironizzò Nathan divertito.
"Ma scusa, tu viaggi da solo?" Domandò la ragazza dagli occhi color del mare.
"Vado anche io ad Holmes Chapel, abito anch'io lì, sai? Quindi beh, viaggio con Harry e te!" Rispose ridacchiando.
"Oddio, devo sopportarti anche in aereo?" Sbuffò Skye.
Intanto, Harry, Louis, Liam e Zayn si stavano salutando, abbracciandosi fra di loro.
"Mi mancherai amico!" Urla Liam a Zayn, che intanto stava salendo le scale per entrare nell'aereo.
"Anche tu, non sai quanto!" Rispose.

Louis guardava Harry, non sapeva davvero cosa fare e cosa dire, non sapeva fino a che punto poteva.
"Lou, un abbraccioo!" Urlò Skye correndo verso di lui, abbracciandolo forte forte. "Mi mancherai!" mormorò facendo labbruccio, cosa che fece impazzire Louis, gli ricordava troppo Harry.
"Awee, anche tu nana!" ridacchiò in risposta.
"Piccola, ehi, dobbiamo andare." Mormorò Harry appoggiando una mano sulla spalla della ragazza, guardando poi Louis. "Lou, allora ci si vede… tra qualche giorno."
"Si Haz, tra qualche giorno." Sussurrò sciogliendo l'abbraccio. Harry sorrise rassicurante al ragazzo davanti a sé, il quale venne contagiato da quel sorriso che trovava semplicemente perfetto, meraviglioso. "Ciao Haz." Mormorò scompigliandogli quei ricci che tanto amava.

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"Ma allora Louis aveva ragione! Proprio un'ora e un quarto!" Esclamò Skye stringendo la mano del suo amato papà.
Un'abbondante massa di fan scatenate e urlanti si formò davanti a loro. Harry cercava di rimanere sé stesso anche in quel momento, sorridendo ad ogni fan e autografando qualche foto.
Superata l'enorme massa, i due presero un taxi che li portò a casa del riccio.

Scesero dall'auto e il maggiore prese le valigie per poi arrivare insieme a sua figlia sul portico di casa.
"Harry… sei sicuro?" Mormorò, mordicchiandosi il labbro.
"Ma certo! Sei mia figlia Skye, dovrai pur conoscere tua… nonna." Ridacchiò per l'ultima parola, bussando poi alla porta.
Una donna abbastanza giovane, con lunghi capelli corvini, aprì la porta con un enorme sorriso sul volto e gli occhi che brillavano.
"Harry! Tesoro mioo!" Esclamò circondando il riccio con le sue braccia.
"Oddio mamma, mi sei mancata!" Rispose sorridendo, ricambiando l'abbraccio della sua tanta amata madre.
"Anche tu piccolo mio." Mormorò per poi sciogliere l'abbraccio e guardare Skye con un sorriso sul volto. "E lei è… mia nipote?" Ridacchiò Anne, e Harry in risposta annuì. "Io sono nonna Anne." Ridacchiò ancora, abbracciando poi la ragazza davanti a sé.
"Io… sono Skye..." sussurrò timidamente.
"Lo so! E ora entrate, che fate sulla porta?" Sorrise entrando in casa e invitando i due a fare lo stesso.

"HARRYY!" Si sentì una voce femminile gridare quel nome e subito dopo dei passi veloci.
"Gemma!" Esclamò felice come non mai il riccio, andando ad abbracciare sua sorella. "Mi sei mancata tanto!"
"Oh, ehi, non fare il dolce con me, Harold!" Risero.
Skye intanto se ne stava a disparte mentre assistiva alla scena. Anche lei e suo fratello erano molto affiatati, ma mai come Gemma e Harry.
"E lei è Skye, mia figlia!" Sorrise orgoglioso Harry, mettendo una mano dietro la schiena alla ragazza per darle coraggio.
"ODDIOOO, MIA NIPOTAAA" Gemma corse ad abbracciare sua nipote, o come la chiamava lei "nipota".
"Si, ma non me la soffocare!" Rise il ragazzo che contagiò tutti quanti.

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La cena era stata abbastanza tranquilla, era arrivato anche Robin e avevano parlato principalmente di Skye, ma anche di altri argomenti.
Ora Harry e Skye stavano stesi sul grande lettone del riccio, mentre guardavano un programma insieme.
Ad interrompere il piacevole momento, fu lo squillo di un cellulare.
"È il mio. Pronto?" Rispose Skye senza vedere chi fosse.
"ODDIO SKYEEE, NON SAI CHE È SUCCESSO!" Urlò una voce maschile dall'altro lato. La ragazza allora allontanò il cellulare dall'orecchio per vedere chi fosse e quando lesse: "My suun *-*", come chiamava Simon, iniziò a preoccuparsi.
"Simon, che è successo?"
"DOMANI UNA FAMIGLIA MI VERRÀ A PRENDERE! Ti rendi conto Skye? Avrò anche io una famiglia! Solo che dovrò trasferirmi in Irlanda, perché il mio nuovo padre è proprietario di un'azienda lì. MA CI PENSI?"
"Simon, sono felicissima per tee! È sempre stato uno dei tuoi desideri andare in Irlanda, e ci sei riuscito, hai visto?" Sorrise la ragazza mentre parlava a telefono.
Parlarono per una buona mezz'ora, anche Harry parlò con Simon.
"Harry… il 24 è il compleanno di Louis e lo festeggia con la sua famiglia, non sarebbe carino se... se gli facessimo una festa?" Mormorò Skye mordendosi il labbro, sotto le dolci carezze di Harry.
"Non dirglielo, ma io e i ragazzi abbiamo già organizzato tutto. Volevo dirtelo prima, ma me ne sono dimenticato." Ridacchiò il maggiore.

Regalatemi questo Harry.
Eehilà, scusate il ritardo, ma è stata una settimana molto incasinata e lo è tutt'ora, ma in compenso il capitolo è lungo! AAAH, E POI VOLEVO RINGRAZIARVI PER LE 4K VISUALIZZAZIONI! Davvero, io non so che dire.
Ciau! C;

-spazio me 2020-
Sono d’accordo, regalatemi questo Harry che ne ho davvero bisogno.

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