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È tutto buio. Aiuto sto per morire me lo sento.
"Oh stai calma Stone!"
Carter?
"Ma tu sei un matto, ma che problemi hai? Ora chiamo la polizia, sei un maniaco! Idiota, cret..." Non riuscii a finire la frase che lui mi mise una mano sulla bocca e mi sbattè contro il muro.
Spalancai gli occhi, non credevo fosse così..insomma così maniaco.
I suoi occhi si trovavano proprio davanti a me, e i nostri volti a pochi centimetri di distanza, sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
Provai a togliergli la mano dalla mia bocca ma, grazie alla mia fantastica forza da suonatrice di citofoni, non ci riuscii.
"Mi prometti che se tolgo la mano, tu non cominci a sbraitare e ad urlare?"
Annuii e lui tolse la mano.
"Che diamine vuoi? Mi stai spaventando ,malato!"cercai di offenderlo.
"Allora innanzi tutto calmati, non ho intenzione di ucciderti."
"Che cosa vuoi? Sbrigati, ho lezione!" gli urlai contro, inventandomi una scusa per farmi lasciare andare.
"Hai presente il professor Sanchez? Quello che oggi ci ha cacciato dall'aula?"
"Si..."risposi abbastanza incerta.
"Abbiamo intenzione di fargliela pagare per tutto quello che ci sta facendo subire, pensavamo di colorargli gli sportelli dell'auto di diversi colori con la bomboletta" disse convintissimo.
Io lo guardai per storto.
"Cioè avete intenzione di rovinarvi la vita?Sapete quanto è matto quello?!"
Lui si mise a ridere e mi disse:
"Esatto e ci servi tu per completare l'opera!"
"Emh e perché? Devo proprio? beh perché io la vita me la tengo stretta"dissi.
"Perché sei la nuova e le nuove soprattutto ragazze sembrano sempre le più innocue e indifese. Ma non è così giusto? O vuoi ammettere che sei una sfigatella che pensa solo a studiare?"
"Mi stai sfidando Blake? Beh perché io amo le sfide."
"Quindi? È un si, Stone?"chiese con un sorriso malizioso.
"Al diavolo, facciamogliela pagare!" - "aspetta,aspetta...Ma in quanti siamo?"
"Oggi vieni in camera mia la 543 verso le 4.00 pm e ti informeremo su tutto! Ok?"
"Ehm, va bene"
"Perfetto!"
E uscì abbandonandomi nello stanzino.
Così uscii e mi diressi subito da Sarah.
Carter è fin troppo lunatico...ci sono giorni in cui ti verrebbe da metterlo sotto con un treno,e invece giorni in cui sembra una persona normale, e alcune volte anche simpatico.
Pensa cosa potrà dire Claire se viene a sapere che sono restata chiusa per una mezz'ora in uno stanzino insieme al suo ragazzo.
Mi viene da ridere pensando a che faccia possa fare se lo venisse a scoprire.
In men che non si dica sono già davanti alla porta di Sarah.
Busso, e mi apre la sua compagna di stanza, credo si chiami Rebecca, ma non ne sono certa.
"Ciao, cerchi Sarah?" mi chiese.
"Ehm si"
Mi lasciò entrare e mi disse che si stava facendo una doccia.
"Sei Emily vero?"
"Si, e tu Rebecca?"
"Si" disse facendo un tenero sorriso.
"Lo sai che girano strane voce su di te??"
Che cosa? Sono arrivata da meno di un mese e già ci sono dei pettegolezzi su di me? Straordinario.
"Su di me?"
"Si in giro si dice che hai avuto una storia segreta con Zack e che poi vuoi rubare Carter a Claire. Ma come ti va?"
Cioè lei sta credendo a queste cavolate? No non ci posso credere.
"Allora innanzitutto non sono mai stata con Zack siamo solo amici"
Non so se posso dire che lui è gay, anche perché secondo me lui la reputa una cosa personale, quindi preferirei non finire nei guai. "E poi non ci sto assolutamente provando con Carter! Neanche lo conosco!"urlai indignata.
"Queste sono le voci...Ma se tu lo neghi allora ti credo." disse accennando un sorriso.
"Hey, Em" mi salutò Sarah appena uscita dalla doccia.
"Hey come sta la mia malaticcia?" chiesi strappandogli una risata.
"Vieni in camera così mi dai una mano a scegliere qualcosa da mettermi per andare da Carter." disse incamminandosi verso la sua stanza.
"Vai anche tu?" dissi chiudendo la porta della sua stanza.
"Si perché? Vieni anche tu?"
"Ehm si...me lo ha chiesto oggi Carter."
"Oh fantastico! Allora sono le 3;00, abbiamo tutto il tempo per prepararci!" disse come se dovessimo andare ad un matrimonio.
"Ehm...è solo un semplice incontro tra amici per discutere di una cavolata...Non ci dobbiamo vestire eleganti!" dissi e lei si girò verso di me ,afferrandomi una ciocca di capelli per farla girare intorno al dito.
"Beh, non c'è niente di male nell' andare vestite un po' eleganti!"
"Credo che tu ti voglia vestire elegante per qualcuno e non 'Perché non c'è niente di male' "dissi imitandola.
Lei si girò verso di me e mi chiese di sedermi.
"Allora, sei la prima persona a cui lo dico...ho una cotta per Jacob!"disse come se si fosse liberata si un peso enorme.
"Wow.....e... chi è?"
"Dopo te lo presento, è fantastico,socievole, bellissimo" ed elencò altri 50 aggettivi che lo descivessero per filo e per segno.
Dopodiché si alzò dal letto, aprì l'armadio e tirò fuori un vestitino grigio a maniche lunghe.
Se lo provò, le stava divinamente.
"Allora come sto?" mi chiese guardandosi allo specchio.
"Stai una favola" le dissi sorridendo.
"Perfetto allora...tu cosa ti metti?"
"Niente vado così....a me non piace nessuno!" dissi guadagnandomi una sua occhiataccia.
"Sei sicura?"
Annuii ed uscimmo dalla sua camera e successivamente ci incamminammo nel corridoio.
"Allora cosa pensi di Carter?" mi chiese.
"È un lunatico!" dissi ridendo.
Continuammo a parlare di lui fino alla stanza 543 ovvero la camera di Carter.
-AS💗

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