"È un piacere averti a pranzo con noi, Jenny," disse Clara porgendo il piatto di pasta sul tavolino di fronte alla ragazza.
"E Sofi vorrebbe ringraziarti per la torta di ieri sera," aggiunse Sinu guardando che la piccola bambina era troppo presa dal piatto di pasta per ascoltare quello che stessero dicendo. Un sorriso piazzato sul suo visino.
Sinu scosse leggermente la figlia al suo fianco che alzò lo sguardo verso di lei e la guardò confusamente.
"Alzati e vai a ringraziare la ragazza per la torta che ti ha portato ieri sera," disse Sinu.
"Ma, mamma-"
"Sofia," la richiamò la madre. Sofi sbuffò leggermente prima di posare il piatto e dirigersi verso la giovane ragazza che guardò tutta la scena ridacchiando.
"Grazie per la torta di ieri sera," disse Sofia legando le sue braccia al collo di Jenny che le sorrise dolcemente. "Era squisita!"
"Mi fa piacere che ti sia piaciuta, piccola," Sofi rimase tra le braccia della ragazza senza intenzione di andare via.
"Mi piaci," confessò la bimba e tutti scoppiarono a ridere. "Mamma, puoi passarmi il mio piatto?" Chiese infine.
Si posizionò sulle gambe della ragazza e lentamente riuscì a finire il suo piatto di pasta. "Vuoi venire a giocare con me?" Chiese Sofia.
"Mi farebbe piacere," confessò Jenny.
Sofia si alzò e la trascinò nel camper per prendere tutti i suoi giocattoli e i suoi album da disegno, eventualmente Jenny finì per aiutarla dato che le braccia e le manine della bambina erano troppo piccole per trasportare tutti i suoi giochi.
Uscirono dal camper e si misero a sedere sul cortile vicino due secchi pieni d'acqua.
"Questi sono i miei album dove disegno, Lo li ha presi per il mio compleanno," spiegò la bambina. "Ho fatto solo un disegno perché non so cosa potrei disegnare."
"Posso vederlo?" Chiese curiosamente Jenny.
La bambina annuì svariate volte e prese il disegno per mostrarlo alla ragazza.
"Vedi? È un altalena. Questa qui sono io," indicò la figura disegnata sull'altalena. "E queste due sono Mila e Lo, loro si amano," la sua mano scivolò sulle due figure che si tenevano per mano.
"Mamma mi ha detto che anche due ragazze o due ragazzi possono fidanzarsi perché Mila vuole baciare Lo sulla bocca," ridacchiò la bambina.
"La tua mamma ha ragione, e sai cosa?" Disse Jenny sussurrando l'ultima parte come se fosse qualche sorta di segreto.
"Cosa?" Sussurrò la bambina avvicinandosi alla ragazza che era seduta a gambe incrociate sull'erba.
"Anch'io volevo sempre baciare un'altra ragazza sulla bocca," confessò la ragazza.
"E poi l'hai fatto?"
"Si, ma lei non ricambiava. Aveva già un ragazzo per la mente," disse la ragazza sorridendo tristemente al ricordo.
"I ragazzi fanno schifo," confessò Sofia. "Bleah."
Jenny scoppiò a ridere alla sua affermazione tirando indietro la sua testa. "Forse si, ma non tutti fanno schifo," disse alla bambina.
Sofia si avvicinò alla ragazza e poggiò le sue piccole mani sul viso di Jenny. "Mi stai simpatica," confessò. "Vuoi diventare la mia compagna di giochi?"
"Anche tu mi stai simpatica e si, perché no. Non ho nulla di meglio da fare," le rispose Sofia avvicinandosi ad un altro gioco per mostrarlo alla ragazza.
Jenny vide Camila avvicinarsi a loro con dei piatti tra le mani che immerse in uno dei secchi con l'acqua. "Aspetta un attimo qui," sussurrò alla bambina che annuì solamente.
Si alzò da terra e andò verso la ragazza che incominciò a pulire i piatti lentamente.
"Hey, Camila!" La salutò passandosi una mano tra i capelli nervosamente.
"Jenny," rispose solamente la ragazza senza alzare nemmeno lo sguardo.
"Dovrei spiegarti alcune cose, puoi venire un attimo?"
Camila ora alzò gli occhi per guardare la ragazza, guardò un'ultima volta il resto del gruppo e poi si alzò. "Okay."
"Sofi, rimani qui. Io tornerò subito," disse Jenny alla bimba.
"Ho da fare," disse Camila. "Cosa devi dirmi?"
Jenny continuò a camminare con Camila al suo fianco. "Guarda, so che ho incasinato le cose tra te e Lauren ma io non avevo intenzione di farlo anche perché non sapevo che tu e lei foste qualcosa. E immagino che Lauren te ne abbia già parlato, ti dico solo di non essere arrabbiata con lei, okay? Non avrei mai provato a fare quello che abbiamo fatto stamattina se avessi saputo che tra voi due c'era qualcosa più-"
"Cos'è successo stamattina?" Disse Camila.
Jenny non riuscì a capire il tono in cui l'avesse detto. Era gelosa. Era arrabbiata. Era confusa e sembrava anche triste.La ragazza rimase in silenzio per un po' non sapendo cosa dire.
"Vi ho viste un po' distanti a pranzo io- io pensavo che lei te ne avesse parlato," disse Jenny.
Sto combinando solamente casini, pensò la ragazza.
"Cosa cazzo è successo tra voi due questa stamattina?!" Urlò Camila.
Jenny indietreggiò di qualche passo pensando che da un momento all'altro si sarebbe trovata la ragazza addosso.
"Ci siamo baciate," confessò Jenny. "Ma sono stata io ad iniziare tutto e lei si è spostata subito, non avevo intenzione di-"
"Se il resto del gruppo chiede di me, dì che sono uscita a fare un giro," disse fermamente Camila. Era così fredda.
"No, non posso permetterti di uscire da qui da sola," disse Jenny. "Senti, non fare cazzate."
"Disse quella che ha baciato la mia ragazza," una risata fredda rotolò via dalla sua bocca.
"Ho la mia pistola con me e anche se mi succedesse qualcosa Lauren avrà il tuo letto da occupare perciò non credo mancherò a qualcuno. Se chiederanno di me dì che sono uscita a fare un giro."E così Camila lasciò la fattoria.
Sapeva che Jenny provasse qualcosa per la sua ragazza, insomma anche un cieco l'avrebbe visto, ma non pensava che la sua ragazza fosse così stupida da lasciarsi andare e baciarla.
Era come se qualcuno le avesse conficcato un coltello sul petto. E Camila non sapeva come liberarsi da quel peso.
La prima cosa che le venne in mente fu la sua professoressa di arte al liceo. Diceva sempre all'intera classe di innamorarsi. Di spezzare il cuore a qualcuno e lasciare che qualcuno lo spezzasse a loro.
E Camila aveva sempre preso tutto questo come una sorta di avventura ma non sapeva che faceva così male.
Si ritrovò a piangere nel bel mezzo del paese che era a pochi passi fuori la fattoria.
Leggendo il tabellone di un bar, decise che forse quella sera avrebbe bevuto.
Bevuto finché il vomito che sarebbe fuoriuscito dalla sua bocca avrebbe portato via i ricordi di quella sera con sé e che il giorno dopo si sarebbe svegliata dimenticandosi di tutto.
A/N: vi dico solo una cosa. ANDRÀ TUTTO BENE. SCUSATEMI. ABBIATE FEDE IN ME E SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI MA L'HO SCRITTO ORA VELOCEMENTE.
twitter: camilaftdisney
tumblr: melliflous-solivagant

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fire's coming ➳ camren
FanfictionApocalypse Love sequel. Un apocalisse zombie ha preso il sopravvento del mondo intero. Un gruppo di ragazzi dovrà cercare di stringere i denti e cercare di sopravvivere. Ma cosa succede quando l'amore si mette in mezzo a tutto questo? Crediti coper...