ventuno

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"Sai che non possiamo ucciderlo, giusto?" Disse Chris. "È umano, quanti ne saranno rimasti sull'intero pianeta? È umano, Lauren, come noi," continuava ad insistere il fratello della ragazza.
"Chris, dimmi cosa trovi di umano in quel ragazzo? È un mostro. Stuprava delle donne con il suo gruppo con la scusa che le avrebbero tenute al sicuro e picchiavano dei bambini! Gesù Cristo, Chris. Per 'umano' cosa intendi? Qualcuno che non mangia cervelli? Beh, per me non è così. Lo uccideremo stanotte quando tutti gli altri staranno dormendo e se tu non vuoi esserne partecipe, ci penseremo io e Justin. Io voglio tenere il mio gruppo al sicuro e avere uno stupratore qui non rende il gruppo sicuro."

Chris scosse la testa leggermente, sapeva che Lauren aveva più che ragione ma arrivare al punto di uccidere un ragazzo non sembrava nemmeno una delle migliori idee. Lauren era sempre stata il leader del gruppo che sapeva sempre cosa fare e di certo Chris non aveva dubbi a riguardo ma credeva che una vita umana contava più di tutto quanto.

"E se lo portassimo via da qui?" Il ragazzo provò a trovare un'altra soluzione. "Ti ricordi la scuola in cui eravamo accampati quando Niall era ancora tra noi? Potremmo lasciarlo lì."

"Porca puttana, Chris! Sono tre ore da qui, non posso lasciare il gruppo per così tanto tempo da solo."

"Andiamo io e Justin! Sai, ci farebbe piacere passare un po' di tempo insieme dal momento in cui non comunichiamo molto. Credo che non gli sto molto simpatico."

Lauren roteò gli occhi.

"Non stai simpatico nemmeno in questo momento, sai?" Disse con un po' di ironia la ragazza. "Anzi, mi correggo. Ho 18 anni e per 18 anni della mia vita non ti ho mai trovato simpatico."

"Ah si?" Chiese Chris sorridendo. "Per me è lo stesso. Sono 16 anni e per 16 anni della mia vita non ti ho mai trovata simpatica."

Lauren diede una piccola spinta al fratello con un sorriso sincero messo in faccia.

"Facciamo come dici tu, lo porterete via di qui stanotte, dovrete chiuderlo nel bagagliaio, legato e con gli occhi coperti o riuscirebbe a vedere la strada. Una volta arrivati lì, lo lascerete davanti il cancello con un coltello vicino. Ci penserà lui a slegarsi," disse Lauren cambiando direzione e andando verso il camper. "Tra un'ora si parte, chiama Justin."

Chris fece un segno d'approvazione con la mano prima di andare a cercare Justin, mentre Lauren andò a dare un'occhiata al ragazzo chiuso nel fienile.
Aprì la porta della struttura in legno e si trovò puntati addosso gli occhi del ragazzo.

"Morirò, non è vero?" Chiese con voce insicura e stanca il ragazzo.

"Cambio di programma," disse solamente Lauren piazzandosi davanti il ragazzo.

"Mi lascerete andare?" Accennò un sorriso debole.

"Lo vedrai tra qualche ora," sorride maliziosamente Lauren. Diede una pacca sulla spalla al ragazzo e uscì dal fienile senza dire un'altra parola.

-

Dopo un'ora esatta Chris e Justin, con il ragazzo, si misero in viaggio. Lauren sapeva che sarebbe andato tutto bene perché il piano non richiedeva nulla di così difficile. Andò a fare una passeggiata per accertarsi che il perimetro della fattoria fosse apposto e ritornò nel camper.

Notò Sofi e Ally sul piccolo divano mentre dormivano profondamente, Normani e Dinah con Zoey avevano deciso che quella sera fosse meglio per loro rimanere a dormire all'aperto, insieme ai genitori di Lauren e quelli di Camila.

Aprì la porta che portava ai quattro letti e ne notò uno occupato.
Vide il piccolo corpo di Camila sotto le coperte mentre dormiva serenamente.
A quella scena Lauren pensò che sembriamo tutti più felici quando si hanno gli occhi chiusi, ma quando si hanno aperti e tutta un'altra cosa. Puoi notare il dolore e la tristezza di qualcuno tramite solamente uno sguardo.

E Camila in quel periodo, secondo Lauren, era una delle persone più distrutte nell'intero gruppo.
Ovviamente, tutti lo erano, ma Camila lo era di più. Non aveva un buon rapporto con i genitori, aveva problemi con se stessa e con il suo corpo già dall'inizio, era una persona insicura e Lauren sapeva che dopo tutta la storia con Jenny, lo era diventata ancora di più. Per colpa sua. E la ragazza dagli occhi verdi ne era consapevole. Era consapevole che per riacquistare la sua fiducia e amicizia ci sarebbe voluto del tempo, che Lauren ovviamente avrebbe rispettato, ma nel frattempo nonostante Camila, molto probabilmente, odiava Lauren, la ragazza dagli occhi verdi si promise che nonostante tutto, avrebbe cercato comunque di tenerla al sicuro. Perché Camila era molto fragile, e quando cadeva a pezzi non faceva rumore, perciò avrebbe sempre tenuto sotto d'occhio la ragazza dagli occhi marroni.

Si avvicinò al suo viso lasciando un piccolo bacio sulla sua morbida guancia e sussurrò qualcosa nell'orecchio di Camila.

"Sei la cosa più bella che mi sia capitata e spero che un giorno riuscirò a mostrartelo come si deve."

Ma quello che non sapeva Lauren era che Camila era sveglia e che quella notte, ancora con l'alcol nel corpo, Camila si addormentò con un sorriso grandissimo.

A/N: so che è passato molto tempo e vi do il consenso di odiarmi ma sono tornata e so anche che il capitolo non è molto lungo ma solo perché sta per succedere un casino che colpirà il gruppo.

Comunque ho in mente di fare un altro sequel perciò se non mi avete abbandonata per favore commentate, così so che c'è ancora gente a cui piace questa storia.

Fatemi sapere se vorreste il sequel così incomincio a creare già una bozza dato che ho in mente di crearlo diverso da The Walking Dead :)

COMMENTATEEE!

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fire's coming ➳ camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora