diciotto

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Jenny quella sera corse ad avvisare Lauren dell'accaduto con Camila, partendo dall'inizio.

Le si era avvicinata per scusarsi dell'incidente che ebbe con Lauren quella mattina pensando che la ragazza dagli occhi verdi gliene avesse già parlato dal momento in cui Jenny notò che Camila e Lauren erano molto distanti durante il pranzo.

Lauren prese il furgone a quattro posti dopo il permesso di Jenny che le diede le chiavi e portando con sé Dinah incominciarono a cercare la ragazza più piccola cercando di astenersi dal fatto che Camila poteva essere disarmata in un apocalisse zombie.

"Resta in macchina," disse Lauren alla ragazza bionda che parcheggiò davanti ad un supermercato proprio all'ingresso del paesino appena fuori la fattoria.

"Uh, per quanto al mio culo farebbe piacere rimanere seduto su questo sedile, le mia testa dice di alzarmi e venire con te perché non vuole che tu vada lì fuori da sola," rispose Dinah.

"Dinah, se qualcosa succede lì fuori ho bisogno che il tuo brutto culo guidi la macchina e ci porti tutti alla fattoria."

"Hey, non ho passato tre anni della mia vita a fare squat per poi lasciare qualcuno chiamare il mio culo 'brutto', amica," rispose offesa Dinah. "Ma il mio culo ti ringrazia perché non aveva la minima intenzione di alzarsi da qui," concluse.

"Bhe, accomodati perché ci metterò un po'."

E con quello Lauren chiuse lo sportello alle sue spalle e incominciò a farsi strada dentro il supermercato con il fucile in spalla.

Il vetro della porta era completamente rotto e Lauren fece attenzione a non tagliarsi dal momento in cui quei bastardi riuscivano a sniffare l'odore del sangue anche in lontananza come se fossero squali. Aprì la porta lentamente e appena entrò fece attenzione a non sbatterla per non attirare l'attenzione di chiunque fosse lì dentro. Giusto per precauzione.

Appena entrò l'unica cosa che attirò la sua attenzione fu una macchia di sangue vicino il bancone della frutta, oramai marcia.

Avvicinandosi sempre di più alla macchia notò che il sangue era molto fresco, più o meno di mezz'ora fa.

"Ti prego, fa che non è il sangue di Camila," mormorò Lauren.

Ma a parte quella macchia di sangue, in quel supermercato non c'era più nulla. Perciò ritorno all'esterno.

"Dinah, dobbiamo dividerci!" Disse alla ragazza nella macchina.

"Ma se mi hai appena detto che avevi bisogno di me in macchina," sbuffò Dinah.

"Questo posto è immenso, se tu andassi nei negozi in area nord e io nell'area sud la troveremo subito," disse Lauren accarezzandosi le tempie. "Ti prego DJ, non voglio che le succeda nulla," e ora il tono di voce della giovane ragazza si riempì di tristezza e Dinah non poteva dirle di no.

Scese dalla macchina e si mise davanti a Lauren che affondò il suo viso nel petto di Dinah.

"Hey hey," sussurrò Dinah legando le sue braccia intorno la schiena di Lauren. "So che quella ragazza sta bene, okay?"

"C'era una macchia di sangue fresca nel supermercato," la voce di Lauren si spezzò al pensiero che alla sua ragazza fosse successo qualcosa.

"Lauren, devi credermi," disse Dinah. "So che quella ragazza sta bene, ha vissuto da sola in una casa per un sacco di tempo. Non saranno quei bastardi a farla fuori, okay?"

Lauren annuì leggermente, asciugandosi gli occhi.

"E ora muovi quel bel culo che ti ritrovi e facciamo di tutto per far tornare la tua ragazza sana e salva alla fattoria," mormorò la ragazza con i capelli biondi, lasciando un piccolo bacio sulla fronte di Lauren.

fire's coming ➳ camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora