Capitolo 12

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Tre ragazzi entrarono in un negozio di vestiti nel primo pomeriggio per acquistare qualcosa di adatto per la sera. Purtroppo nessuno ne era molto entusiasta all'idea di parteciparvi, forse solo Niall.

"Voi cosa vi prendete?", chiese Louis guardando distrattamente una camicia nera con le maniche rosa confetto e con merletti bianchi sui polsini, orripilante.

"Io pensavo qualcosa sul classico: camicia e jeans scuri o forse è meglio un sacco per l'immondizia. Voi?", rispose Zayn mentre addocchiava una camicia bianco lucido. Molto carina. Altro che sacco.

"Io voglio fare un po' la zoccoletta", ridacchiò Niall spostandosi una ciocca di capelli dagli occhi. Sia Zayn che Louis lo guardarono con un'espressione veramente esilarante.

"Che c'è?!", domandò appunto il ragazzo.

"Che vuoi dire esattamente con zoccoletta?", chiese Louis guardandolo attentamente. Sapeva che il suo amico era un po' strano ma per andare a una festa non si sarebbe mai aspettato che optasse per questo genere di look. Di solito, Niall, era un ragazzo giocherellone tutto sorrisi e guance rosse ma nell'ultimo periodo aveva notato che si atteggiava diversamente.

"Voglio dire che voglio far colpo", rispose con un sorriso sulle labbra. Gli altri due tacquero guardandolo gironzolare per i vari reparti.

"Tu invece che ti prendi?", gli domando Zayn passandosi una mano fra i capelli ora liberi dall'elastico che porta di solito in casa e al lavoro.

Louis si ricordava bene le parole di Harry. Qualcosa di rosso, aveva detto. Ma era più che sicuro di riuscire nel suo intento di disubidirgli. Sapeva che il rosso gli stava da Dio ma non voleva soddisfare gli ordini Harry per nulla al mondo. Non avrebbe toccato nemmeno un capo rosso in quel negozio. Nemmeno sotto tortura. No.

"Provati questo, ti dona da morire questo colore Lou", gli disse Niall, lanciandogli al volo un paio di skinny rosso. Dio Cristo. Non è possibile.

"Io non credo", mormorò cercando di ridarglieli ma Niall insistì obbligandolo a provaseli.

"Corri, che voglio vedere come ti stanno", lo spinse verso i camerini seguendolo a sua volta con Zayn al suo fianco che li guardava divertito.

"Come sto?", domandò titubante Louis, non appena uscì dal camerino. Mentre si provava i pantaloni Zayn gli aveva passato una semplice maglietta bianca e delle sottili bretelle in pelle per completare il tutto. Louis si mise difronte allo specchio; sistemo le bretelle lasciandole un poco libere; si piegò infine sistemando i pantaloni piegandoli, scoprendo così le caviglie sottili.

"Ti fa un culo perfetto. Devi assolutamente venire così stasera", disse Zayn, ricevendo una pacca sulla spalla da Niall.

"Perfetto".

Louis li guardò e sospiro conscio che si sarebbe vestito di rosso, come voleva lui e rientrò nel camerino.

Gli venne un'idea.

You: Vado bene così?

You:  Vado bene così?

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Harry: Niente rosso?

You: No. Non sto ai tuoi ordini.

Harry: Eppure questa sera verrai.

You: Non ti montare la testa, lo faccio solo perché mi hai obbligato.

Sorrise ironico e bloccò il telefono finendo di cambiarsi.

"Bene, uno è apposto. Ne mancano due", disse Niall.

Dopo un'ora tra corsie di vestiti e viaggi fino al camerino Zayn trovò il suo look classico e Niall quello da zoccoletta, per poi decidere di andare a prendere qualcosa da mangiare.



"Le birre ci sono?", chiese Michael non appena entrò in casa Styles, circa mezz'ora prima dell'inizio della fantomatica festa. Harry, che gli aveva aperto, lo guardò seccato.

"Ma secondo te siamo a una festa o al raduno dei vecchietti il martedì sera?"

"Quelli che giocano a bingo?", domandò Michael con finto interesse, lasciando una pacca sulla spalla del suo amico. Harry lo guardò.

"Stai zitto ed entra cazzo", lo spinse per poi chiudere il portone. Continuava a chiedersi perché usciva con gente del genere; fatta eccezione per Liam, gli altri erano delle persone insignificanti. La metà di loro per la maggior parte del tempo parlava di scoparsi tipe e l'altra metà era perennemente fatta; di alcohol o di marijuana era un mistero.

"Che modi di merda, ma dove sono tutti?", chiese poi vedendo la casa vuota di anima viva. Fece una smorfia e sull'orologio in cucina notò l'ora.

"Giusto, è troppo presto. Colpa mia", si rispose da solo.

"Già".

Harry lo lasciò sedersi in cucina per tornare in camera sia a finire di prepararsi. Una cosa che non si sarebbe aspettato era quella di trovarsi steso sul letto lui.

"Come sei entrato? E cosa ci fai qui adesso?", domandò velocemente guardandolo con un nodo in gola.

"Pensavo di farti una sorpresa", rispose il ragazzo sul letto.

"Beh, sappi che non è stata gradita", disse Harry, guardandosi nervosamente attorno. Mai in vita sua, gli era parso che la sua stanza fosse così piccola come in quel momento.

"Ma se hai insistito tanto che venissi. Allora ti piace come mi sta il rosso?"

"Non trovo Louis, lo hai sentito?", chiese Zayn a Niall mentre erano difronte casa Styles. La musica alta si sentiva bene anche a metri di distanza dal vialetto, come facevano i vicini a non chiamare la polizia?

"Sì, mi ha detto che sarebbe venuto prima perché voleva parlare con Harry", disse Niall col solito sorriso sulle labbra. Zayn lo guardò come a dire 'ma sei serio?'

"E cosa aspettavi a dirmelo? Natale?"

"Scusa, pensavo lo sapessi", si giustificò il ragazzo. "Dai entriamo", continuò poi. Ricevendo un okay dall'amico che però non finì di guardarlo male.

"Harry? Hey amico manchi solo tu alla festa", disse Liam entrando in camera del riccio. Quando si girò, si sarebbe aspettato tutto tranne quello che aveva difronte.

"Cosa cazzo state facendo?! Cosa cazzo ci fa lui qui?!", urlò contro i due ragazzi stesi sul letto intenti in atteggiamenti poco casti.

"Liam giuro che posso spiegare", tentò di spiegare Harry, saltando via dal suo letto.

"Spiegarmi cosa?! Che te la fai con questa puttana? Di nuovo, poi", sbottò Liam.

"Avrei un nome, Payne".

"Quindi quella cazzo di bocca, troia se non vuoi che te la spacchi", gli ringhiò contro.

"Liam..?", provò a chiamarlo Harry.

"Liam un cazzo, Harry".

"Io vado a cercarlo", urlò Zayn all'orecchio di Niall.

"Ti aiuto, partiamo dalla stanza di Harry. Se è andato a parlarci e poi le cose si sono fatte bollenti allora deve essere lì", ridacchiò Niall, beccandosi una pacca sulla nuca.

"Andiamo idiota".

I due in prossimità della camera del riccio sentirono qualcuno urlare e così affretarono il passo per poi spalancare la porta.

"Che cazzo succede qui?", chiese Zayn vedendo i tre difronte. Guardò il ragazzo sul letto e notò una cosa.

"Perché sei vestito con gli stessi vestiti di Louis?", gli chiese appunto. Harry e Liam si guardarono confusi.

"Indovina", il ragazzo rispose con un strano sorriso sulle labbra.

"Chi cazzo sei e cosa hai fatto a Louis?!", urlò Niall.

"Mi chiamo Lance e solo io so dov'è finito il vostro amichetto".

Alive [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora