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Oggi è il 20 Giugno, il suo compleanno.
Ieri mia sorella mi ha telefonata per invitarmi, festeggeremo in pizzeria.
«Dovrò rivederlo» sospiro buttandomi sul divano. Dei brividi mi assalgono
Mi mancano i suoi sorrisi, i suoi occhi, la sua risata, i suoi modi di fare. Mi manca lui, ma questo si era capito.
È brutto non mancare a una persona come lei manca a te,  non si vive bene.
È brutto svegliarti pensando a una persona che non avrai mai e addormentarti allo stesso modo.
È brutto soffrire così, in silenzio, mentre dentro qualcosa ti divora. Mentre qualcosa ti uccide l'anima.
È brutto tutto questo, eppure io ho imparato a conviverci. Perché con certe cose devi per forza imparare a conviverci. Non puoi liberartene, vorresti ma non puoi. Non puoi essere felice se la tua felicità dipende da altre persone. E la mia, la mia dipende da lui, ancora.
Mi preparo per questa sera, metto un vestito corto a tubino nero. Mi trucco e mi pettino i capelli.
Sono le sei, per arrivare da loro ci vuole circa un'oretta e mezza quindi decido di avviarmi.
Entro in auto e metto in moto.
Oggi compirà 33 anni... Solo pensare che sono 10 anni che vivo così, che vivo male mi fa stare anche peggio. Però mi aiuta a capire quanto io sia una persona forte.
Accendo la radio e quell'ora passa molto in fretta.
Quando arrivo e guardo il mio cellulare, questo segna le 20:03.
È passata più di un'ora e non me ne sono resa conto. Dovrei essere in orario.
Entro dentro e ci sono già diverse persone. Saluto tutti e poi vado da Benjamin per fargli gli auguri.
Mi siedo al mio posto. Vedo entrare Federico con una ragazza, la sua fidanzata suppongo.
Non mi guarda nemmeno, è cambiato molto in questi anni, Federico di un po' di anni fa non lo avrebbe mai fatto. Ah, quanto mi mancano quei giorni...

«Ehi Vanessa cos'hai?» la madre di Ben è seduta vicino a me ha notato che ho gli occhi lucidi

«Nulla Jocelyn, non si preoccupi» le sorrido, un sorriso finto ma non perché io non le voglia bene, perché dentro sono spenta.

Jocelyn mi ha sempre voluto un gran bene, mi ha sempre preferito a mia sorella, così come il marito, Alfonso. Ma purtroppo la decisione non spettava a loro, che come me pensano alla felicità di Benjamin.
La serata passa abbastanza velocemente ed io decido di andare via prima.
Non riesco a stare lì, mi sento di troppo.
Entro in auto e inizio a piangere ininterrottamente.
Lacrime calde mi graffiano il viso, le lacrime mi rigano le guance da tanto tempo. Davvero tanto tempo.
Amo Benjamin, lo amo tanto.
Starò male ancora, soffrirò ancora, piangerò ancora, darò ancora la colpa solamente a me delle mie sofferenze.
Non m'importa non smetterò di amarlo.
E a mano a mano, si scioglie nel pianto quel dolce ricordo sbiadito dal tempo.

Un Cuore In Due ||Benji&Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora