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Preparo la colazione, ho un sonno terribile. Ho passato la notte in bianco a cercare di capire cosa ci fosse scritto in quella dannata lettera.

Bevo il mio caffè, la busta è ancora sul tavolo. Un momento... Sulla busta è scritto l'indirizzo di Fede!

Gli manderò una lettera con scritto di inviarmi di nuovo la sua lettera. Sensato come discorso, no?!

Vado subito in camera mia e mi vesto velocissima, pettino i capelli alla meglio e mi lavo il viso e i denti.

Subito entro in auto e parto.
Devo comprare i francobolli, gliela spedirò oggi stesso.

C'è qualcosa che mi dà fastidio sotto al sedere ma non capisco cosa sia.

Accosto e compro i francobolli per poi rientrare in macchina. Il mio libro, ecco cosa mi dava fastidio.

Lo apro e inizio a leggere:
<<Quei due ragazzi furono tra le persone migliori che io abbia mai conosciuto, volevo loro un gran bene e gliene voglio ancora.
Avevano quello strano 'potere' di farmi stare bene ogni volta, di farmi sorridere, di farmi sentire viva.

Ero al bar con loro. Mangiammo un cornetto a testa e poi andammo a fare una passeggiata.

Federico si fermò a parlare con un'amica di sua madre ma io e Benji continuammo a camminare.

"Credi tra l'amicizia tra un uomo e una donna?" mi chiese lui

"Forse, non ne sono sicura. Tu?"

"Non proprio. Alla fine uno dei due s'innamora dell'altro e ci sta male, ci soffre. E si potrebbe rovinare quell'amicizia se la cosa non fosse ricambiata. Non so se mi spiego... "

Annuii. Aveva ragione, io ero innamorata di lui e ci soffrivo.

Federico ci raggiunse poco dopo mettendosi tra di noi, come per separarci e ci prese a braccetto.

"Allora, ora dove andiamo?" disse allegro. Quanto adoravo la sua voce, era sempre così allegra e particolare

Facemmo un giro in piazza e all'improvviso, mentre ancora camminavamo,Federico mi abbracciò, mi si fiondò addosso.

Ricambiai l'abbraccio stringendo di più, gli volevo un bene dell'anima. Benjamin sembrava far finta di niente e continuò a camminare.

"Scusa, volevo abbracciarti da un po'..." si grattò il collo e abbassò lo sguardo

"Figurati" dissi lasciandogli un bacio sulla guancia

Subito arossì e corse verso Benjamin con un sorrisone stampato in faccia.
Che carin->>

"Che leggi?"

Mi giro di scatto. I miei occhi incontrano i suoi che oggi sono verdi. Perfetti.

"Niente" chiudo il libro a scatti fulminei e lo poso nella mia borsa

"Come mai da queste parti?"

"Ho comprato dei francobolli" glieli faccio vedere

Annuisce anche se non è una domanda. Sempre strano lui.

"Vabbè io devo andare. È stato un piacere rivederti, piccola Vane"

E detto questo se ne va

Piccola Vane, mi chiamava così tanti anni fa. Quanto mi piaceva quel nomignolo.
Ah Benjamin, quanto mi piaci tu. Mi piaci perché sei sempre lo stesso, mi piaci perché sei tu.
Noi, non cambiamo mai. Ma ci basta poco per riprenderci quello che è nostro e che ci han portato via...

Un Cuore In Due ||Benji&Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora