Our love story

Tristezza

"E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia."
Mi sentivo come Montale allora, avevo compreso fino in fondo la sua poetica.
Provavo il suo stesso senso di smarrimento quando scrisse che con la moglie "Mosca" aveva sceso milioni di scale, ma senza lei era il vuoto ad ogni gradino.
Perché Il cielo era grigio e austero, il Paddock e pista erano circondati dalla pioggia molto forte.
I palazzi oltre il paesaggio sembravano piccoli, le strade erano deserte.
Il clima rispecchiava il mio stato d'animo, ero cupa e grigia.
Mi ero promessa di non piangere più per un uomo, ma avevo ceduto.
Ma sapevo di non poterlo perdonare, il mio orgoglio era troppo forte.
Daniel dal suo canto, si prendeva cura di me non facendomi domande..ben sapendo che non avevo intenzione di parlare.
"Beatrice, andiamo a cena. Devi mettere qualcosa sotto i denti, e poi dovresti distrarti." disse gentilmente Daniel, prima di entrare nella doccia.
"Si, io vado a prepararmi."
"Passo a prenderti tra mezz'ora."
Salutai Daniel e mi diressi nella mia stanza.
Sebbene Daniel fosse stato gentile e comprensivo con me, avevo paura a fidarmi.
Non dimenticai le sue parole al gala, quando mi definii un "giocattolo".
Ma sapevo che non aveva agito in mala fede, aveva fatto tutto guidato dai sentimenti.
Avevo capito che i suoi sentimenti erano puri e veritieri,ma io ero accecata dall'amore per Sebastian.
Non potevo fingere che i mesi passati insieme non Fossero esistiti.
Per la cena indossai un jeans con camicia bianca e giubbotto di pelle nero, accompagnato dalle adidas.
"Sempre brutta, Bea." Sorrise Daniel come solito fare.
"Si, direi anche tu!" Esclamai ridendo.
Andammo a cenare, la cena era ottima.
Ma a metà serata si accomodò di lato al nostro tavolo Sebastian con i suoi amici.
Mi guardò per tutta la serata e ad un certo punto andai in bagno.
Uscita dal bagno, ritrovai una sorpresa..