Our love story

Believe

L'amore, quello vero, è in grado di farti sentire le cosiddette 'farfalle nello stomaco'. Quella persona entra nella tua vita e tu pensi solo a quest'ultima.
È qualcosa che tutti provano nella vita, l'avevo provato si con Seb, ma sentimenti simili anche con Daniel.
Quel sabato, mi svegliai di buon umore, Daniel diceva di sentirsi a suo agio nella sua seconda pista di casa. E in effetti le Red Bull erano molto forti, specialmente lui.
Facemmo colazione e ci recammo in circuito.
"Buona fortuna per le qualifiche, dimostra ancora una volta chi sei!" Esclamai accarezzando la guancia di Daniel.
"Piccola, oggi farò la pole position, è come una sensazione che sento da ieri sera. La farò e sarà tutta per te. Ci vediamo dopo, amore." Mi baciò e andò a prepararsi in vista delle qualifiche, fondamentali qui a Monaco.
Mi preparai perché tra qualche minuto avrei fatto un'intervista a Hamilton e a Rosberg.
Non avevo mai avuto l'occasione di intervistarli e si dimostrarono davvero simpatici..soprattutto nella gara d'Italiano, dove ovviamente vinse Rosberg.
Dopo l'intervista mi sedetti nella mia postazione per guardare le qualifiche, è già dal Q2 si notò la forza Red Bull.
Iniziò il Q3 e sentì tanta ansia, anche pensando alle parole di Daniel.
Ero focalizzata sul giro di Seb, quando all'improvviso tutti i settori di Daniel diventarono fucsia e conquistò una bellissima prima pole position.
Aveva mantenuto quanto detto, si sentiva sicuro della macchina e si era preso una pole coi fiocchi.
Appena uscito dall'abitacolo, mi vide da lontano e mi abbracciò.
"Cosa ti avevo detto? Questa è per te." Lo abbracciai forte.
"Questa è tua, questo è tutto frutto dei tuoi sacrifici." Ricambiò l'abbraccio e corse a ringraziare tutto il suo team..
Ero felicissima,capivo sempre di più che Daniel era stato la scelta giusta.
Festeggiammo tanto quella sera, gli preparai una cena saporita.
"Ti piacciono gli spaghetti? Ho cucinato per te il sugo alla bolognese."
Neanche a dirlo che Daniel divorò l'intero piatto di spaghetti.
"Sei un'ottima cuoca!"
"L'avevo capito Dan!" Scoppiammo a ridere e andammo a dormire perché domani si prospettava un grande giorno, il giorno decisivo.
Per il giorno della gara optai per una tuta nera corta accompagnata dalle adidas.
Salutai Daniel calorosamente e mi diressi dalle mie colleghe.
"Bea!" Esclamò Federica "Congratulazioni per te e Dan, sono felicissima per voi!"
La ringraziai e l'abbracciai.
Nel Paddock di Monaco vi erano moltissime super star tra cui Justin Bieber o moltissime top model di Victoria's Secret.
Mi sentivo leggermente brutta rispetto a loro.. Ma dopo aver augurato  il  consueto in bocca al lupo a Dan, guardai la gara.
Filò tutto liscio fino al primo pit stop, infatti i meccanici Red Bull fecero un pit stop inguardabile.
Non avevano le le gomme a disposizione quando Daniel rientrò.
La gara di Daniel infatti era definitivamente rovinata.
Fece di tutto per riprendersi la posizione su Hamilton, cercò il sorpasso in punti impossibili..ma tutto fu invano.
Arrivò secondo, e come scherzo del destino, il cosiddetto sorriso di Daniel scomparve.
Nel podio disse:"mi hanno rubato la vittoria", io non avevo mai visto Daniel così triste.
Ero anche io tristissima, di fatto lui meritava quella vittoria. Aveva dominato il week end e non era giusto quanto successo.
"Daniel.." Mi abbracciò forte, si sentiva indifeso e aveva bisogno una spalla su cui piangere. Aveva bisogno di me.
"Tu sai quanto vali, non hai bisogno di una vittoria per esserne consapevole.
Io sono qui, solo per te. Sei uno dei migliori. Se non è stata questa la tua occasione, ce ne sarà un'altra. Io credo in te. Non ti arrendere MAI."
Dopo il gran premio di Monaco, Daniel rifiutò di vedere nessuno oltre me per una settimana. Voleva solo metabolizzare la cosa, e stare insieme rafforzò ancora di più il nostro rapporto.
Ero felice, più che felice.
Adesso Dan faceva parte della mia vita, e per quanto possibile, riuscivo poco a poco a non pensare più Seb.
*PARTE DI SEB*
I giorni passavano, le settimane passavano, ma io non riuscivo a non pensare a Bea.
Stavo camminando per Monaco quando all'improvviso vidi tutto nero.
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