XII

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Pov's Jordan

Non dimenticherò mai la sua espressione di paura. In un certo senso mi sono sentito potente. Guardo il suo profilo bellissimo. Le labbra, il nasino perfetto, le guance rosse e gli occhi verdi persi davanti a se. Si passa le mani sulle cosce come se dovesse sistemare le pieghe dei pantaloni.

"So di avere esagerato, ma l'ultima che mi ha toccato è stata lei, non voglio dimenticarmi il suo tocco"

Evelyn annuisce, ma i suoi occhi rimangono vuoti. Non so perchè gli ho detto questo, di solito non dico mai quello che mi passa per la testa. Ma è come se ... non lo so. È tutto strano e lei è solo una sconosciuta.

"Ehi" mi avvicino, sfiorandola con le spalle e i fianchi. Si scosta di scatto cadendo dalla panchina, e finendo col culo a terra.

Per quanto la scena sia esilerante, mi sento male. Ha paura di me?

Gli porgo la mano, e lei mi guarda non capendo.

"Credo sia meglio che vada a casa"

Ridacchia imbarazzata, si alza di scatto, e guarda in basso, lascio cadere la mia mano.

Aggrotto le sopracciglia, vuole già andare a casa?

"Come di già? Ho sentito dire da tuo padre che stasera sei a casa da sola"

"Si-si, ma sai, sono l'unica donna, devo far le pulizie, si ehm..cucinare.. sai quelle cose lì, ti ringrazio per questa passeggiata"

Balbetta e a volte abbassa la voce per cercare qualche scusa. Le sue guance diventano sempre più rosse quando alza lo sguardo e vede che la sto osservando.

Evelyn è la prima ragazza che ha attirato la mia attenzione, è bella, sexy, il suo carattere è molto forte, poi è intelligente e timida.

Il contrario della mia biondina, lei era bella, sexy, si..ma il suo carattere era più debole, doveva essere coccolata, era un pò viziata, ma mi piaceva, era un pò stupidetta e per niente timida. Ma la amavo, la amo.

Mi fa un sorriso, e osservo quel sorriso, quello del mio angelo non aveva le fossette.

"Quindi non ti dispiace se vado?"

"In realtà si"

Alza lo sguardo confusa.

"N-non sono un peso?"

Nego con la testa. Si siede di nuovo sulla panchina e mi guarda con i suoi grandi occhi verdi.

Non riesce a vedere nulla di me, vero? Eppure mi sembra che stia vedendo ogni mio segreto.

"No che non lo sei, Evelyn. Mi dispiace per la mia reazione, se vuoi starmi vicino puoi"

Annuisce e mi sorride di nuovo. Come fa ad essere così bella? Ricambio anch'io e la vedo mordersi le labbra quando guarda le mie.

Non farlo, Evelyn.

Perchè non dovrebbe?

Come perchè? Non ti viene voglia di saltargli addosso?

Perchè dovrebbe venirmi questa voglia? Non mi fa voglia.

Bugiardo. Quindi non eri tu che ieri sera, prima di venire qui pensavi a..?

"Quindi che facciamo?"  mormora.

Oh io ti farei di tutto..

Sono completamente fuori di testa, cosa sono questi pensieri? Passo dall'arrabbiarmi a il voler essere toccato da lei.

Forse perchè hai sentito dei brividi appena ti ha sfiorato? Perchè vuoi un pò di calore? Da quanto non ti fai amare?

Chiudo gli occhi e sospiro. Niente pensieri di questo genere Jordan.

"Non lo so" mormoro. Non so se sto rispondendo a lei, o alle mie domande.


"Tu cosa vorresti fare?" mi chiede curiosa.

Sai un pò...

No.  Niente pensieri sconci.

Il tuo corpo ha dei bisogni..

"Molte cose"

"Quali?"

"Beh è sera, non si può andare in giro per negozi, sarebbe bello andare in discoteca?"

Arrossisce.

"Uhm, io non so ballare, e mi sentirei a disagio"

"Ci sei mai stata?"

Nega con la testa.

"I miei fratelli di solito ne parlano, ma sinceramente non mi attira, e poi non avrei amici o amiche con cui andarci"

"Non ci vai con i tuoi fratelli?"

Nega con la testa e abbassa lo sguardo, si sistema le pieghe del vestito, l'ho vista fare questo gesto molte volte, credo xhe sia un suo modo per mandare via l'imbarazzo, oppure distogliere l'attenzione dalla pressione che la preme.

"Il passato ci accompagna sempre, Jordan"

"Questo lo so bene"

Mormoro e ritorniamo di nuovo al nostro silenzio imbarazzante.

"Ti ho visto due settimane fa, quando eri piena di .. " lividi.

" Ho capito" annuisce. "Si, non tutti ma anche loro"

Quanto sei forte, come fai ad avere sempre questo sorriso splendido?

"Stai dicendo che anche loro come tuo padre?"

Chiude gli occhi e annuisce nuovamente.

Mi fa male solo pensarci. 

Povera la mia dolce Emily.

Pov's Evelyn

Dicono che per far passare i ricordi dolorosi, servono ricordi felici per rimarginare le ferite, anche se una piccola cicatrice rimarrà per sempre, infondo sono ricordi, lo sanno tutti che i ricorsi formano le persone,il loro carattere, il loro cuore, il loro modo di pensare e di risolvere i problemi.

Si potrebbe pensare alla matematica.

L'amore è la matematica, dove le cifre sono le emozioni, elevate alle farfalle nello stomaco,  l'unica soluzione al problema non è niente meno che il bacio, anche se i passaggi per arrivare alla metà, come per gli errori di calcolo, le cancellature, noi qui abbiamo le persone e le storie.

Ah bene, io in matematica ho sempre fatto schifo.

"Facciamo la solita passeggiata per il centro?"

Sono passati due mesi da quando conosco Jordan, conosco è una parolona, lui non parla mai di sè, non so nemmeno se definirlo un amico, Matt è molto simpatico. Ormai ho diciotto anni, negli ultimi due mesi non ho ricevuto molte sberle, sembra come che ora mi portino rispetto...

Meglio non parlarne..

Jordan mi guarda con i suoi occhi bellissimi, non so cosa provo per lui. Ma quando sono senza di lui non penso.che alla sua risata.

Credo che le mie ferite si stiano rimarginando piano piano.

"No, oggi hai finito prima, che ne dici  andiamo al mare?"

"Mi sembra una bella idea, infondo iniziano le vacanze estive per i bambini e le ferie per noi due bravi adulti"

Jordan ridacchia e mi circonda la.vita con un braccio, l'avete sentito? Beh...il mio cuore batte un pò più forte, e sento calore dove si è posata la sua mano, e di solito sono di temperatura corporea molto bassa.

"Si, dobbiamo passare a casa per prenderci i costumi"

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Revisionato✔. Se c'è un errore, vi chiedo di farmelo notare.

Amore TatuatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora