XVI -Speciale-

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Casa Prior

"Evelyn, cosa hai preparato di buono?" chiede uno dei fratelli mentre entra in cucina.

Ma rimane immobile, quando nota che la sorella non lo accoglie con un sorriso e gli occhi felici per il fatto che la abbia chiamata o meglio che la abbia solo considerata.

Si sente strano, ora,  lei gli farebbe le solite domande a cui lui  avrebbe risposto con sincerità, e poi avrebbe fatto l'indifferente solo per ricevere ancora più attenzioni.

Si siede al suo solito posto e alza il piatto, trovando il suo sandwich preferito, in quello stesso momento entrano tutti, e si siedono e rimangono ad aspettare il padre.

Una volta seduti tutti guardano il posto di vuoto di Emily.

Non fanno una parola, mentre sollevano il tovagliolo che coprono i loro panino farciti con le loro salse  preferite e lo stesso vale per gli ingredienti che lei ha messo. Per loro.

Dopo un po' capiscono che la loro sorellina quella sera non sarà li con loro.

"Non è all'ospedale se ve lo state chiedendo" Risponde il padre mentre guarda il suo piatto. Mozzarella e prosciutto crudo. Il suo preferito.

"E dov'è?"  chiede Aaron.

"Ha detto che andava al mare con alcuni suoi amici" ribatte il padre, mentre ripensa a l'unico ricordo felice che ha con quella bambina dagli occhi uguali ai suoi.

"Amici? Maschi? Stai dicendo che la mia sorellina sta uscendo con due persone del suo sesso opposto e noi non lo sappiamo?" chiede Gaile.

"Secondo me... Ben e Sean lo sanno" interviene un altro, Ian.

"Loro... sono stati gli unici a renderla ... beh lo sapete che intendo"

Fanno un morso al panino, e sospirano. Rimanendo in silenzio.

"Se ne andrá via, vero?"

Sapevano giá che la risposta era affermativa, ma non sapevano ancora che lei sarebbe andata via per sempre, e nessuno l'avrebbe piú vista.

Diciotto anni prima..

"C-c'é un problema"

Sussurra il dottore.

  "Q-qual è?"

"Deve scegliere. Sua moglie o sua figlia".

Avrebbe scelto sua moglie, sempre, di bambine o bambini avrebbe potuto farne ancora con lei. Selena non lo avrebbe guardato per un po', ma almeno tutti i suoi figli sarebberó rimasti accanto a lei. E poi ci sarebbero stati altri bambini, i soldi non mancavano di certo.

Una infermiere esce di corsa dalla stanza.

"Stiamo perdendo entrambe, deve decidere in fretta"

"M-mia moglie, salvate lei"

Certo, la loro prima femminuccia sarebbe andata, ma ne avrebbero potuto farne altre, e se dopo questo non sarebbe piú risciuta ad avere figli, avrebberó potuto adottarla. 

Lei era il suo angelo, dagli occhi azzurri e i capelli castano scuro, che tendevano al nero. E lui era solo un povero che cercava disperatamente di non pensare ad una vita senza di lei.

Non c'è l' avrebbe fatta. Una vita senza la sua Selena con tutti quei bambin. Decise di mettersi quel dannato camice verde, la cuffia e i guanti ed entrò nella sala parto.

Non era la prima volta che vedeva sua moglie stringere il lenzuolo e gridare per portare alla luce uno dei suoi figli.
Solo che questa volta, qualcosa non andava. Lei non stava gridando, era immobile. Non era morta, piangeva e basta, continua a dire una sola frase.

"Salvate la mia bambina" chiedeva la madre.

"Salvate lei, perfavore" chiedeva mentre teneva quel dolore dentro di se.

Lui si avvicino a lei, e le strinse la mano. "Selena, non posso, non possiamo"

La guardo con quegli occhi azzurri, angelici. Bellissimi.

"Ti prego, amore. È nostra figlia Evelyn. Ti piaceva tanto l'idea di avere una bambina tra quei maschietti.. La tua principessa, ricordi?" parlava mentre gemeva dal dolore.

"Si, ma tu sei la mia regina, Selena"

"Non odiarla, lei ti ama già, lo sai che anche se fosse sarei morta tra un po' di anni"

Dianime, se lo sapeva.

Voleva altro tempo, voleva passare più tempo con l'amore della sua vita, stavano insieme da quanto avevamo sedici anni e ora avevano superato la soglia dei trenta.

E poi sua moglie strinse le labbra, chiuse gli occhi e strinse forte la mano di Ryan. E segui i consigli del dottore. E mentre la bambina dava i primi respiri della sua vita, la madre stava respirando e vivendo gli ultimi attimi della sua. Le misero tra le braccia la bambina e sorrise. La bambina aveva gli occhi verdi del suo amato.

"È bellissima" sussurro il padre. Mentre guardava la sua creatura. Una cosa così bella e graziosa nata dal loro amore.

"Evelyn" sospiro la madre.

E le infermiere presero di scatto la piccola, mentre gridavano -La stiamo perdendo-.

E da quel momento, il padre di quello bambina, non pensava più alla piccina come il dono del loro amore, ma a ciò che l'aveva spezzato.

Amore TatuatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora