13. Alex

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Lampi di luce proveniente dalla tv sulla parete riempiono il soggiorno, ed ogni flash evidenzia il mio corpo imperlato di sudore, ora coperto solo da un paio di boxer e una maglietta. Come sempre, una sera sì e una no, mi siedo sul bianco tappeto del salotto e comincio il regime serale di piegamenti e flessioni che mi aiutano a restare in forma. Questo, oltre alla corsa mattutina e ad un intenso programma di addestramento giornaliero assieme ai cani per affrontare i percorsi più ispidi tra le montagne, qualora debba salvare delle vite in difficoltà.

Senza eccezioni, eseguo sempre la mia routine, con Anja allungata vicino alla testa e la lingua a penzoloni.

Nonostante mi stia impegnando però, non riesco a dimenticare quanto accaduto nelle ultime ore: non so spiegarmi perché alla fine ho detto quello che ho detto, le parole mi erano uscite di bocca senza volerlo.

Non ti facevo così frettolosa nel giudicare...

Avrei potuto rimangiarmele o cercare di darle un altro significato, ma per qualche ragione non ne ho avuto voglia. Ci sono rimasto male e ci sto male tutt'ora.

Non meritavo di essere ferito da quella stessa ragazza che ho cercato di proteggere.

Non ho molta esperienza con il genere di donne come Lisa: lei è diversa da tutte le ragazze che ho frequentato fino ad oggi, non che sia uno sciupafemmine, anzi direi l'opposto. Oltre a Vivian ho avuto si è no un altro paio di piccole relazioni durate meno di sei mesi. Sono dell'idea che una storia vada vissuta con l'intenzione di costruire qualcosa assieme, e non viverla fine a se stessa, aspettando che l'entusiasmo si spenga per riaccendere un nuovo fiammifero. Ma quelle ragazze non erano di questo pensiero, o se lo erano puntavano al mio portafoglio, inclusa Vivian. Il loro futuro era dipinto nel lusso, di conseguenza ambivano al miglior partito sulla piazza per mantenere alta la loro classe sociale.

Che senso ha possedere il mondo se non hai accanto qualcuno di speciale con cui condividere? Nel mondo di Vivian, ogni cosa ed ogni persona avevano ed hanno tutt'ora il loro posto: famoso o anonimo, costoso o da poco, ricco o povero, bello o brutto. Alla fine mi ero stancato dei suoi giudizi generici e della sua incapacità di accettare o apprezzare le sfumature. Per questo avevo rotto con lei: non sentivo quel senso di famiglia che ho sempre desiderato. È bella, non c'è dubbio, ma le cose più importanti per lei sono il denaro e l'apparenza, mentre io volevo al mio fianco qualcuno che dimostrasse di avere dei valori veri.

Invece Lisa...

Mi è bastata mezz'ora in sua compagnia per sentire un calore sprigionarsi dal cuore ed invadermi il corpo. So che sto correndo troppo ma lei è stata la boccata d'aria fresca di cui sentivo il bisogno.

Così almeno credevo, ma adesso, mi domando se veramente sia la persona che ho idealizzato nella mia testa.

Forse, tra le mani, ho avuto una cosa troppo fragile, troppo preziosa per credere di potermene prendere cura. Eppure eravamo partiti bene. C'è stato un momento in cui avevo intuito che, per qualche motivo, quelle poche parole scambiate avevano ammorbidito la sua resistenza, poi però, non so cosa sia successo. Forse un ripensamento, una paura, o peggio ancora una presunzione, fatto sta che all'improvviso, tutto ha preso un'altra strada.

Ero sicuro che lei non etichettasse gli altri in base alle categorie precostituite, mi sembrava lampante che non collocasse neppure se stessa in una di esse, eppure lo aveva fatto.

Non ho capito un tubo di lei a quanto pare.

Ciò che mi dà più fastidio è perché ha dato ascolto ad una persona come Vivian, senza dare a me alcuna possibilità di chiarimento. Certo, sono consapevole di quanto possa essere difficile per lei fidarsi di un uomo, ma io?

Non lasciarmi cadereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora