Capitolo 14

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-bene mamma non mi sarei mai aspettata queste parole da te. Grazie mille, mi fa piacere sapere che io non dovevo esistere. Almeno così non ti creavo così tanti problemi!!-urlai dalla rabbia e frustrazione.

-no piccola, io non volevo dire...-

-non volevi dire peró lo hai fatto e sei stata anche molto chiara! Se io sono stata un'errore non mi considerare tua figlia perchè tu invece non sei più mamma!-

Me ne ritornai in camera e iniziai a buttare tutto quello che mi tirava a tiro, ero frustrata e anche arrabbiata.

Andai in bagno e mi guardai allo specchio, avevo le guance rosse e bagnate.

Sapevo che ero solo un'errore ma adesso ne ho la conferma. La verità fa male però non immaginavo così tanto. Vorrei non essere scesa. Vorrei non aver ascoltato... Vorrei che avessi una vita migliore di quella che ho attualmente...

Esco dalla finestra e inizio a dirigermi verso il bosco. Cammino lentamente guardando sempre in basso, stranamente i miei piedi erano interessanti da guardare.

All'improvviso sento picchiettare la testa e pian piano diventa tutto forte. Stava piovendo. Non mi preoccupavo della pioggia anzi, era piuttosto rilassante.

Trovai un'albero molto grande così mi sedetto sotto e iniziai a guardare le gocce d'acqua cadere. Il suono era davvero rilassante e riusciva a non farmi pensare a mia mamma.

No, non dovevo adesso sto piangendo. Mi rannicchio su me stessa.Singhiozzo leggermente ma i suoni sono coperti dalla pioggia.

-ehy perchè sei qui, non vedi che sta piovendo a dirotto?!- urlò qualcuno venendo dalla mia parte

-ehy ti prego vieni via di qui!-disse prendendomi il mento

-Carmela, cosa ci fai qui?! Perchè piangi?- disse Liam

-ti prego rispondimi-aveva gli occhi preoccupati ma amorevoli. Amorevoli, non da Liam,ma non sono lucida adesso per pensare a qualcosa di sensato

-non ho niente-

-e allora stai piangendo senza un motivo?-annuì

-non ti credo. Ma se vuoi ti offro una cioccolata calda e se ne hai voglia ne parliamo un po'- mi tese la mano

Aveva un sorriso così dolce come potevo non dire di no?

La presi e mi aiutò ad alazarmi. Si sfilò la giacca e me la mise in testa.

-ehy tienitela altrimenti ti bagni tutto!-

-sei più importante tu adesso, non preoccuparti per me ok?- non risposi. Adoro i suoi gesti, mi fanno senitire così bene. È questo l'affetto che voglio ma io ricevo solo odio e disprezzo...

-Liam dove stiamo andando?-

-a casa mia-

-no no!! Non voglio amdare a casa tua!!-urlo dalla paura

-ehy tanto non c'è nessuno a casa, poi non so se vuoi andare in un bar in questo stato. A casa poi non c'è confusione-

-eh va bene...-

Arrivammo davanti ad un portone bianco, Liam prese le chiavi e le infilò nella serratura. Aprì la porta, si fece di lato e io entrai.

Molto bella e moderna, mi piace!

-sei tutta bagnata, se vuoi ti dò dei miei vestiti così aspettiamo che i tuoi si asciughino-

-noo, lascia stare-

-davvero Carmela, non puoi stare così, t' ammalerai! Dai se vuoi puoi farti anche una doccia però ti prego ascoltami, è per il tuo bene!-

-chi sei tu?-

-sono Liam, ovvio-

-non sei Liam...-

-cosa te lo fa pensare?-

-dai tuoi modi, Liam non si preoccuperebbe mai di me, anzi farebbe forse il contrario-

-qualcuno lo sono e di me puoi fidarti-mi fece un'altro dei suoi sorrisi

-va bene, dov'è il bagno?-

-devi salire le scale, é la porta in fondo. - lo ringraziai e mi feci una doccia calda non troppo lunga da farlo aspettare. Ci voleva proprio perchè era davvero rilassante.

Esco e prendo un asciugamano per avvolgermi il corpo e un'altro per i capelli.

Non tovo più i miei vestiti bagnati ma solamente quelli di Liam. Fortunatamente mi ha lasciato mutande e reggiseno ma anche dei suoi boxer. Che faccio li metto? Starei scomoda con le mie mutande bagnate quindi purtroppo devo metterli. Che vergogna...

Mi misi tutto e andai in cucina, dove mi aspettavo il dolce odore di cioccolata calda.

-com'era la,doccia?-

-bellissima grazie! Spero non ti dispiaccia che... Io..a-abbia preso i tu-tuoi....-iniziai a balbettare dalla vergogna. Stavo avvampando

-boxer?-disse tranquillo

Annuì incapace di parlare

-oh non ti preoccupare, pensavo che le mutande bagnate ti sarebbero dato fastidio... Poi comunque dovevi indossare qualcosa- annuì, di nuovo

-tieni la cioccolata, ne ho preparate due-disse porgendomi una tazza fumante

-grazie...-

-allora vuoi parlarne?- iniziai a lacrimare

-no, ti prego non farlo... Se vuoi non parlarne! Odio vedere le persone piangere- annuì

-dai ho un'idea guardiamo una commedia ok?-

-grazie mille, sei troppo gentile-

-pff per così poco?-

-sì nessuno si é mai preoccupato di me, mai...-sussurai più a me stessa che a lui

-dai guardiamoci questa commedia su!-

Ci mettemmo sdraiati sul divano con delle coperte mentre ridevamo a crepapelle.

Dopo un po' sento russare vicino a me, quindi capisco che è il momento di andare.

Mi fermai un attimo a guardarlo... Era impossibile che lui fosse lo stesso Liam della scuola!

Mi rimetto i miei vestiti asciutti e lascio un bigliettino a Liam per non farlo preoccupare al suo risveglio.

Prendo in prestito un ombrello ed esco.

La compagnia di Liam, mi ha fatto bene. Sto meglio di come ero prima ma soprattutto perchè c'è qualcuno che si è preoccupato di me, e non mi importa di chi fosse, il gesto è stato bellisimo!

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Eccolo il capitolo, con un ritardo di un giorno quindi scusate.

Come promesso il capitolo è più dolce e meno drammatico. Come trovate i gesti di Leeroy? Scoprirà mai Carmela chi ha di fronte quando c'è "Liam"?

Fate com l'ultimo capitolo 32 voti e 10 commenti ok?

Monica xxx

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