• Alice •
Eh no, e che cazzo.
Proprio mo doveva venì?
Anche se in verità gli voglio un mondo di bene e non lo ringrazierò mai abbastanza per avermi messo nella camera con Michele.
Forse, se non l'avesse fatto, non ci saremo mai baciati."Ah bene, vedo che il giovanotto si è svegliato!" esclama lui con un gran sorriso.
"Eh... Eh già" dice lui imbarazzato.
Quando è entrato il medico ci stavamo baciando e conoscendo Michele ora starà morendo dalla vergogna. È un ragazzo molto timido con chi non lo conosce.Però noto una cosa strana.
Appena Michele finisce di parlare si intristisce."Mi fa piacere... Beh, non so che altro dirvi... Michele, ti terremo qui solo fino a domani mattina, il tempo di ricevere i risultati degli ultimi controlli. Poi sarai libero" conclude il dottore.
"Oh, beh, grazie" dice Michele triste, quasi come se gli dispiacesse, ma cercando di sembrare felice per non far preoccupare me e il dottore.
"Non ringraziare me, ma lei" dice il dottore posando il suo sguardo su di me.
"Già fatto" dice Michele con un grandissimo sorriso, guardandomi con lo sguardo più dolce che ci sia e accarezzandomi la mano.
"Ah... Ho capito!" dice lui ridacchiando.
"Vabbe vi lascio soli" conclude il dottore uscendo dalla stanza.
Mentre usciva noto che si avvicina ad un infermiere esultante e fa come per dire 'io te l'avevo detto'.
Che avesse già capito che ero innamorata di lui? Si notava così tanto già da prima?
Mi rigiro verso Michele e stranamente lo vedo triste, insolitamente triste.
• Michele •
Appena il medico esce dalla stanza non so che dire.
Ho solo tanta paura.
Paura di affrontare il mondo là fuori.
E Alice se ne accorge."Michele, so che questo ti fa male, ma devi parlaremene" dice lei.
"Di cosa?" dico io cadendo dalle nuvole.
"Di questo e del perché lo hai fatto" dice indicando la ferita sul braccio.
Mi intristisco.
"Devo proprio?" dico come un bambino che deve confessare un guaio appena fatto.
"Sì Michele. Io voglio aiutarti e tengo molto a te. Quindi ti sarei grata se me ne parlassi."
"Eh va bene" dico sospirando.
Le inizio a raccontare tutto. Tralasciando il rischio elevato di morte di mia sorella e le probabilità nulle.
Le dico solo che è molto a rischio, ma non entro nei dettagli.
Per il resto le racconto tutto senza tralasciare niente di niente.
Dalla telefonata, al 'litigio' con mia madre, a quando mi sono infuriato e ho buttato tutto in aria, al non so perché ho voluto mandare un messaggio solo a lei, al pezzo di vetro e a quello che ho fatto.Lei è sbigottita.
Rimane immobile, di ghiaccio.
Mentre continuo a parlare mi scendono le lacrime. Sembro una femminuccia che piange a fontana. Ma sono fatto così, sono sempre stato troppo sensibile.
Quando finisco rimane in silenzio."Alice ti prego parla!" le dico, scuotendola, con le lacrime che mi rigano il viso.
"Michele, non so che dire... Mi dispiace è una risposta troppo banale. Posso solo dirti che mi fa piacere che tu mi abbia raccontato tutto per filo e per segno. So quanto tieni a tua sorella e non so cosa dirti. Non mi sono mai trovata in una situazione del genere, quindi non posso dire di capirti. Posso solo dirti che immagino come tu ti senta. Che ti sarò sempre vicina. Non esitare a chiamarmi anche nel cuore della notte, per qualsiasi cosa. Io tengo a te più di chiunque altro. So solo questo." dice lei con gli occhi lucidi.
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contro tutto e tutti, io e te || #michelice
FanfictionMichele e Alice sono semplici amici. Sicuri? Presto anche loro scopriranno di non esserlo e tra loro potrebbe nascere qualcosa. Ma è ancora tutto da vedere...