• Capitolo 13 •

346 20 8
                                    

Sono passati 5 giorni da quando mi sono svegliato.
Ci hanno trattenuto un po' di più in ospedale.
Abbiamo fatto gli accertamenti, tutti i controlli necessari e sto apposto.
Posso andare a casa.

Appena ritorno mi butto sul divano.
In questo ultimo periodo non sto capendo niente.
I miei fan non sanno niente.
Meglio così.
Odio quando i miei fatti personali diventano gossip.
Anche la mia vita privata, in generale, l'ho sempre tenuta per me.
Anche gli avvenimenti orribili.
Quelli che mi hanno cambiato.
Quelli che mi hanno fatto morire.
E poi rinascere.
Quelli belli.
Quelle storie d'amore passate.
Soprattutto una...
Anche se so che prima o poi dovrò parlarne.
Soprattutto di quelle brutte.
Poiché nell'album si parla di quelle.
Ma quasi nessuno lo sa.
Però l'ho fatto apposta.
In questo modo potrò liberarmi di un grande peso.
Anche se non so quando e non so come.
So solo che capirò di essere pronto e allora vuoterò il sacco.

In tutto questo tempo non mi ero accorto che Alice si era messa ai fornelli.
Era ora di pranzo.

"Alice non ho moltissima fame."

"E invece tu mangerai... Ne hai bisogno."

"Sì mamma... Erm volevo dire, sì nonna."

Mi alzo e la raggiungo.
Senza che se ne accorga le avvolgo i fianchi con le mie mani.

La faccio girare verso di me e le dò un bacio, per poi lasciarle continuare ciò che stava facendo.

"Grazie di tutto."

"Ti amo e tengo forse anche troppo a te, lo sai."

Quelle parole mi fanno ripensare a tutto.
A tutti quel che abbiamo passato.
A ciò che passeremo.
A ciò che ci succede.
E a quanto sia stato fortunato a trovarla.

"Stavolta però vedi di non bruciare di nuovo casa, grazie" le urlo dalla mia stanza.

"Simpatico... Ti ricordo che è stata colpa tua..."

"Hai ragione. Scusa nonna."

"Michele se vengo lì ti ammazzo" urla iniziando a correre verso la mia stanza.

Non ho il tempo di realizzare ciò che succede che mi ritrovo schiacciato da Alice.

"Così mi ucciderai" dico con voce strozzata.

"Ti avevo avvertito" dice con un sorrisino malizioso.

Allora la sollevo e inverto le cose.
Ora lei è sotto.

Inizio a baciarla appassionatamente.
E stavolta è lei a fare il primo passo.

Mi sfila la maglietta ed io faccio altrettanto.

Continuiamo così fino a trovarci nudi.

Facciamo l'amore.
Un amore pieno di speranza.
Pieno di gioia.
Pieno di noi.

Ci proteggiamo, ci baciamo, ci sussurriamo cose dolci.

E siamo felici.

Sapendo che, contro tutto e tutti, io e lei, vinceremo.

"Contro tutto e tutti, io e te" le sussurro.

"Contro tutto e tutti, io e te" mi risponde lei.

Era il nostro 'per sempre'.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Passa una settimana.
Oggi abbiamo una festa.
Muriel, venuta a sapere non so come dell'accaduto, ha deciso di organizzare una festicciola in mio onore.

Non ne ho voglia.

So che non ha invitato Lorenzo e che misteriosamente Sofia non verrà.

E mi fa piacere.

contro tutto e tutti, io e te || #micheliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora