• Capitolo 29 •

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• Michele •
Ormai riesco a percepire il trascorrere dei giorni.
Anche se è sempre tutto uguale.
Tutto dannatamente uguale.
E da una parte è un bene, il tempo mi sembra non essere passato.
Da un'altra questa continuità inizia a stancarmi.
Perché non staccano la spina?
Quella dannatissima spina?
Negli ultimi giorni mi son sentito strano, come se qualcosa dentro di me si stesse affievolendo.
Qualcosa dentro di me stesse rallentando.
E ho notato che anche i controlli sono aumentati.
Che Alice è Francesco sono molto più spaventati.
Ma io sto bene.
Inizio a pensare che questo indebolimento, che alla fine è un piacevolissimo senso di leggerezza, inizia ad avvicinarmi sempre di più verso le nuvole.
Verso il cielo.
Probabilmente diventerò anche io una stella.
Fa male?
No, non fa male.
Ormai non so neppure cosa faccia bene e cosa male.
Cosa mi faccia star bene e cosa no.
Basta che non pensi a lei.
Sapete tutti a chi mi riferisco, lo sapete benissimo.
L'unico mio rimpianto è lei.
L'unico mio rammarico.
Ormai mi affievolisco, come la luce dentro di me, che tutti consideravano spenta.
Ma era accesa, pronta a brillare di nuovo.
Ormai mi affievolisco.
Divento sempre più leggero.
Mi avvicino sempre di più alle nuvole.
Ma sapete una cosa?
Si sta bene.
Credo di poter essere felice una volta imparato a volare.
Un volo che farà male a tanta gente ancora laggiù.
O magari nessuno se ne accorgerà.
Ma io ormai mi sento più vicino ad una nuvola che al terreno, più vicino alle stelle che alle persone di questa terra.
E so che ad una persona farà particolarmente male, farà tanto tanto male.
Ma purtroppo vorrei poter avere una calamita e precipitare di nuovo giù su questo modo dove ora sono poggiato, ma che non mi appartiene più, a cui non appartengo più.
Ormai sono molto più vicino al cielo che al mio letto.
E lo sapete?
Non mi dispiace.
Desidero con tutto il mio cuore ritornare e ricominciare.
Ricominciare tutto da capo.
Ma ormai il mio viaggio è iniziato.
La meta è stata scelta.
E infondo so che lei mi mancherà.
Mi mancherà troppo.
Ma io non resisto.
Non ce la faccio più.
Questa stanza bianca, questo mio stare con i piedi staccati dal suolo ma comunque non poter volare mi fa male.
Voglio staccare la spina, non resisto, credo di voler volare via.
Forse è stupido scappare.
Forse è la scelta migliore.
Ma ormai cos'è bene?
Cos'è male?
Ho deciso.
Io
Qui
Ora
Inizio il mio percorso
Inizio a volare
Infondo, diventare una stella non sarà così male...

• Alice •
Sta sorridendo, lo vedo, non è la prima volta, ma sembra proprio felice.
Come se stesse per realizzare ciò che sognava.
Il suo sorriso si è ritratto, peccato.
Anzi, nono, eccolo di nuovo.
Lo faccio notare a Katoo.
Ha un sorriso stupendo, un sorriso sincero.

• Michele •
Sento Alice che fa notare il mio sorriso a Katoo.
Probabilmente è vero, sono felice, finalmente quest'oblio, questo essere in mezzo finirà.
Ma per me finirà anche quella voce che avrebbe potuto deliziare la mia vita.
E allora una lacrima scende inevitabilmente bagnando quel sorriso che probabilmente domina ancora sul mio volto magro e sciupato.
Ho deciso, devo fare presto.
Ho deciso.
Devo smetterla.
Con questo dolore.
Con questo oblio.
Con questa vita.

• Alice •
Cade una lacrima che bagna le sue labbra ancora ricurve in un sorriso.
Però non so, all'improvviso sento un nodo allo stomaco, come se una parte di me stesse piano piano volando.
Ma non ci faccio caso.
Quel sorriso è stupendo.

• Michele •
Vorrei potertelo dire a voce ed invece mi ritrovo bloccato.
Alice io ti amo e ti ho sempre amato.
Ma non ce la faccio.
Non ho più la forza, non ho più il coraggio.
Solo, ciao.💙

• Alice •
Ho lo sguardo fisso su quelle labbra.
All'improvviso però quel sorriso si ritrae.
Inizio a chiedermi come mai ma non ho tempo di voltarmi verso Katoo che inizia un suono.
Un suono acuto.
Un suono sottile.
Il suono della fine.

contro tutto e tutti, io e te || #micheliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora