Oggi è stata una giornata piuttosto piatta e noiosa quindi sono io che, per la prima volta, lo cerco.
~Olà, Cristiano, oggi ancora non rompi?
Non poso neanche il cellulare, di solito la sera è piuttosto celere nel rispondermi, ma questa volta ci mette più del solito e quando mi torna dal suo cellulare un messaggio non è Ronaldo a scrivere.
~Olà ragazza del pub(?). Sono Marcelo, Cristiano està ocupado.
~Marcelo chi?
~Sono un compagno di squadra ed amico di Cris. Ma tu sei la tipa che gli ha dato dello scemo al pub in Italia?
~Ah scusa, non conosco i calciatori, Ronaldo è un'eccezione. Sì sono io, comunque.
~Ahahah sei una grande! C'hai le palle. Non ti preoccupare Cris mi ha parlato di te.
~Che ti ha detto? Sono curiosa.
~Solo cose belle, però fattele dire da lui.
~È vero, sono cose tra voi due. Ma scusa Cristiano dov'è? Perché hai il suo telefono?
~È a fare un'intervista ed io glielo tengo così non lo disturba. Solo che non sta andando molto bene.
Non posso impedirmi di agitarmi a questo punto, in fondo di lui me ne importa anche se non c'è mai stata occasione di dirglielo.
~In che senso?- cerco di informarmi con distacco.
~Sai che ha un carattere un po' irascibile e difficile. Non gli piacciono i giornalisti che divagano.
~Sì me ne ha parlato- ricordo qualche messaggio in merito.
~Quindi è un po' arrabbiato, ma ora sta tornando. Adeus.
~Adeus Marcelo.
Il messaggio che mi arriva dopo qualche minuto, mentre sono intenta a farmi un piatto di pasta per cena, ha il tipico tono da Cristiano.
~Ragazza del pub, ti diverti alle mie spalle col mio amico?
~Sì, molto. Marcelo è molto più simpatico di te.
~Sarà, ma lui non è il migliore.
~Quanto ego in un solo messaggio, ora mi sembro mia madre che mi diceva:《Giuliana se ti gonfi come un pallone poi scoppi come una bomba》.
~Aspetta ... Giuliana? Il tuo nome è Giuliana?
Mi sembra infantile andare avanti con la storia dell'anonimato. È da più di un mese ormai che ci scriviamo e nonostante il carattere mi sembra una persona affidabile.
~E già. Ora puoi cambiare il mio nome in rubrica.
~Ci puoi giurare.
~Ahahah quanto entusiasmo.
~La vuoi sapere una cosa?
~Dipende. È bella o brutta?
~Bella, bella.
~Certo che la voglio sapere!
~Il tuo nome mi suona incredibilmente bene.
Ci è mancato poco che non mi soffocassi con il boccone di pasta, quando ho letto il messaggio sono sobbalzata sulla sedia.
Sento le guance rosse, ma non voglio assolutamente guardarmi allo specchio per scoprire che sono arrossita.
~Lo so, è il mio nome, che ti aspettavi?!- mi nascondo dietro la solita battuta di circostanza.
~Dato che non è il mio sarebbe potuto essere brutto.
~E tu saresti stato così delicato da farmelo notare?
~Non delicato, sincero, ma no. Sarò uno "scaricatore di porto" come dici tu, ma non sono un maleducato.
~Grazie al cielo.
~Ora che io so qualcosa di te, ti informi tu su di me?
~Che peccato, devo andare. Ci sentiamo Cristiano!
~Ahahahah che stronza.
~Se non fossi così stronza non ti piacerebbe parlare con me.
~Chi lo sa ...
Lascio perdere i messaggi, mi sento troppo agitata per poter continuare la conversazione.
Il giorno dopo mi prefisso come obbiettivo di distrarmi da Ronaldo, sono arrivata alla conclusione che siano stati i nostri continui messaggi ad avermi destabilizzata.
Devo trovarmi qualcuno con cui passare la serata, ma Matteo non è in città e Federica non risponde ai messaggi.
A salvarmi in corner arriva un mio compagno di università, Lorenzo, che vedendomi tesa mi propone una cena da qualche parte.
Lui è molto carino e simpatico, mi è sempre piaciuto un po' così non esito ad accettare.
Dopo lezione vado a casa a cambiarmi e lui mi viene a prendere lì vestito di tutto punto, non elegante, ma abbastanza da farmi apprezzare la sua bellezza con i capelli castani tirati dietro e negli occhi marroni una luce che non riesco a decifrare.
Non sarà proprio come Cristiano quando l'ho incontrato, e dire che lì non si era neanche impegnato, ma mi impedisco di fare ogni tipo di paragone per godermi al meglio la serata.
Mi porta a mangiare in un ristorante sul Po in un ristorante proprio carino su una barca.
-Questo posto è fantastico! Ti sarà costato un sacco-
-Tu non ti preoccupare e goditi la serata. Ti ho vista tesa nell'ultimo periodo- si preoccupa per me e mi prende la mano sul tavolo.
Al contatto non provo nessuna emozione specifica, mi fa solo un po' schifo che abbia le mani sudate ed in più senza un solo callo, neanche quello della scrittura. Non mi dà un'idea positiva di lui il fatto che non faccia nulla di faticosi, sembra come se tutto gli fosse sempre stato dovuto.
Cerco di oltrepassare questa impressione per potermi divertire.
Il cibo è buonissimo e lui un po si preoccupa per me così parliamo molto.
Non posso fare a meno di notare quanto sia cortese ed educato, talmente tanto che non dice una sola parola fuori posto, neanche quando il cameriere gli rovescia inavvertitamente un po' di sugo sulla giacca. Mi sembra composto quanto un manichino e sospetto che, proprio come uno delle tante figure di plastica, sia finto.
Non voglio rovinare la cena per dei dubbi così mi sforzo di stare sempre al centro della conversazione quando Lorenzo mi fa un sacco di domande personali che mi danno un po' fastidio. Il discorso cade, di mio proposito, più verso di lui per permettergli di parlare, ma lui si premura di chiedermi qualcos'altro, sempre su di me.
A fine serata, anche se ho insistito per fare a metà, ha voluto pagare da solo quel conto salato.
Mi ha anche quasi imposto di farmi accompagnare a casa, coprendo la costrizione con tanti gesti premurosi.
Ho sempre voluto che qualcuno mi desse la sua giacca per ripararmi dal freddo, ma non quando è quasi estate e pantaloni lunghi e camicetta mi stanno facendo abbastanza sudare.
Giunti al portone mi giro verso Lorenzo pronta a salutarlo, ma lui mi sta guardando con un sorrisetto ambiguo in faccia.
Lo lascio perdere e mi si avvicina per salutarmi con un bacio sulla guancia.
All'ultimo però si volta di scatto e mi bacia con forza le labbra. Accetto l'intrusione solo per risarcirmi per la serata, che non è stata "stupenda" quanto gli ho fatto credere.
Non bacia male, forse quando mette la lingua fa un po' troppa saliva, ma in fondo nessuno è perfetto e mi conviene accontentarmi.
Decido di mettere fine a questa farsa prima dell'inizio del secondo round, in fondo l'ho baciato quindi dovrebbe essere a posto.
Ma Lorenzo non è della mia stessa idea perché torna irruento sulla mia bocca, facendomi sbattere la testa contro il portone.
Questo contatto inizia a disgustarmi, ma lui non mi dà via di scampo e quando inizia ad accarezzarmi i fianchi morbidi sotto la maglia, dove non dovrebbe neanche osare allungare le mani, non posso impedirmi di andare un po' nel panico.
Ne approfitto del suo bisogno d'aria per sgusciare via dal suo abbraccio soffocante.
-Ma che ti prende?- mi chiede e ha perso ogni traccia di galanteria che potesse aver simulato durante la serata.
-Potrei farti la stessa domanda. Non osare toccarmi-
-Perché? Io ti ho invitata, ho pagato la cena, ti ho fatta parlare di te per tutto il tempo, ti ho dato la mia giacca, ti ho accompagnata a casa. Dove ho sbagliato? Cos'altro devo fare perché tu me la dia?-
Ci rimango male quando scopro che era tutto calcolato dall'inizio. Alla fine vuole solo portarmi a letto perché è in astinenza, non perché prova un qualche tipo di attrazione verso di me.
-Non toccarmi, schifosi!-
-Cosa dici? Vedrai che ci divertiremo, dai- fa l'errore madornale di appoggiarmi una mano sul braccio, invadendo il mio spazio vitale.
Senza neanche pensarci gli carico un pugno dritto in faccia ed è solo fortunato se non gli ho rotto la mascella.
Lo lascio lì per terra dolorante mentre io scappo in casa.
Una volta chiusa la porta a tripla mandata mi accasciato per terra solo per rendermi conto che per poco ho rischiato lo stupro. Se sono salva lo devo al mio essere sempre così pronta a fare a pugni.Spazio dell'autrice ...
Zan Zan zaaaaan! Colpo di scena gente! Chi si aspetterebbe mai di avere uno stupratore in facoltà? Io dico solo che non vorrei mai la fortuna di Giuliana in questo campo, nel campo di Cristiano vorrei avere più di una fortuna.
Ok dopo queste uscite da pazza mi ritiro con ancora un po di dignità intatta (ma dove?)
Saluti
Artemide BlueMoon
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La testa nel pallone
DiversosUna ragazza che non sa niente di calcio, a parte che sia uno sport che si gioca con un pallone. Un uomo che ha fatto del calcio la sua vita e ha salvato la sua famiglia con questo. Due caratteri difficili. Cosa succederà quando si incontreranno? Nas...