- Svegliati Hellys. Svegliati.-
Sento una mano nella spalla e l'altra nel fianco che mi stanno scuotendo.
Apro gli occhi.
Una figura mi appare davanti.
È James.
Alzo la parte superiore del corpo.
- Dove sono?- è la prima cosa che chiedo.
Ma certo, sono venuta al parco subito dopo scuola.
- Al parco. Tutto bene? Cosa ci fai qui? Tutti ti stanno cercando da ore.- mi chiede preoccupato James.
- Si, tutto bene. Mi sono addormentata dietro al cespuglio. Come mi stanno cercando? Che ore sono?- chiedo confusa.
- Sono le 8:45 p.m.- alzo gli occhi; nel cielo il color blu si era mescolato in perfetta armonia con l'azzurro.
- Torniamo a casa, ti stanno aspettando. Dopo aver litigato con tua madre, credevano fossi scappata con me.- mi dice James porgendomi la mano per farmi rialzare.
Mi avvolge il braccio attorno alle spalle.
Attraversiamo il parco quasi deserto.
Vedo solo un gruppo di ragazzi più o meno della nostra età. Forse più grandi di qualche anno.
Era il gruppo di James.
Quello di cui lui non fa più parte.Arriviamo alla sua moto e mi aiuta a salire.
Appoggio le mani sui suoi fianchi e partiamo nel buio.
Arriviamo davanti a casa mia.
Mi fa scendere dalla moto.
Mi appoggia il braccio attorno alle spalle nuovamente e attraversiamo il viale d'ingresso.
Suono il campanella e nella porta appaiono i miei genitori.
Corro ad abbracciarli.
- Hellys dove sei stata?- mi chiede la mamma.
- Al parco, all'ombra di un cespuglio. Volevo studiare lì oggi, però mi sono addormentata e devo aver dormito un pò troppo. Comunque mi dispiace per oggi e anche per l'altra sera.- abasso lo sguardo.
- L'importante è che sei qui. Credevo ti fosse successo qualcosa.- mia mamma lancia una veloce occhiata a James.
-Scusa noi, invece.- aggiunge poi.
Come?
Perché dovrei scusarli?
- Già, tua madre ha ragione se non fosse stato per James, probabilmente ti stavamo ancora cercando.- dice papà.
E lancia un segno di approvazione a James.
- Come facevi a sapere che si trovava lì?- chiede poi mio padre.
- Non lo so, forse pura fortuna. Sono andato per istinto.- risponde James rivolgendomi uno sguardo complice.
Quel luogo quella panchina, era il nostro posto.
Una delle prime volte dove James mi ha baciata.
- Vuoi fermarti a cena da noi?- chiede mia mamma.
- No, grazie signora Mason, ma devo tornare a casa.- risponde James gentilmente.
- Davvero, insisto. Chiamami pure Grace.- mia mamma va in cucina e inizia a preparare la cena.
Mio papà si sposta nel suo studio al piano terra.
Io e James saliamo al piano di sopra.
Lo prendo per mano e lo porto in camera mia.
Mi siedo sul letto e lui fa lo stesso.
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♡INNAMORATA PER SBAGLIO♡
RomanceTutto iniziò per caso. Da uno sbaglio, uno sbaglio voluto, forse. Da uno sbaglio nascono anche delle conseguenze: a volte banali, a volte rilevanti. Questa è tra quelle rilevanti, visto che poteva cambiare il destino di due ragazzi. Ma loro non lo p...