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Past.

Era quel momento della lezione in cui in genere il professore ci chiedeva di leggere a voce alta almeno una strofa di una poesia a nostro piacimento dell'autore che stavamo studiando.

Byron.

Un'espressione di panico s'irradiò sul mio viso quando mi accorsi che, nella fretta di quella mattina, avevo dimenticato il libro con le poesie di Byron a casa.

Il pizzicore alle mie guance si accentuò quando chiamò il mio nome a voce alta.

"Camila! Ecco, tu sei perfetta per la lettura di oggi." Annunciò con un sorriso sulle labbra e le braccia incrociate al petto.

Mi voltai senza alcun tentativo di poter nascondere il mio rossore e giocherellai con le mie mani in grembo.

"Io uhm... "

"Non sei riuscita a trovare la tua preferita?" Chiese scherzoso Mr.Carson, non c'era traccia di sarcasmo nel suo tono, solo un sincero entusiasmo che mi fece sentire ancora più in colpa.

Mi morsi il labbro inferiore pronta a spiegare il vero problema, quando una leggera gomitata al fianco mi costrinse a voltarmi e un libro scivolò lentamente accanto a me.

Mi voltai per capire chi fosse stato e trovai un volto inclinato e le labbra piegate in un mezzo sorriso. Ero quasi sicura che la ragazza si chiamasse Lauren, ma non volevo fare la figura dell'idiota e blaterare il nome sbagliato.

Non ebbi il tempo di fare nulla in realtà, poiché la presunta-Lauren indicò con un cenno del capo il libro sul banco di fronte a me e mi fece riportare l'attenzione su Mr.Carson.

"No, certo che no, è proprio qui." Risposi confusamente scuotendo appena il capo.

"Allora falla sentire a tutti noi, per favore."

Mi alzai in piedi e lanciai un paio di occhiate veloci in giro, ma queste non erano le scuole superiori e sapevo che nessuno avrebbe fatto dei versi stupidi o interrotto la lettura con qualche commento ironico.

Non avevo davvero una scelta, mi ritrovai con gli occhi puntati al titolo della poesia e iniziai a leggere a voce alta.

"She walks in beauty, like the night

Of cloudless climes and starry skies;

And all that's best of dark and bright

Meet in her aspect and her eyes;

Thus mellowed to that tender light

Which heaven to gaudy day denies.

One shade the more, one ray the less,

Had half impaired the nameless grace

Which waves in every raven tress

Or softly lightens o'er her face;

Where thoughts serenely sweet express,

How pure, how dear their dwelling-place.

And on that cheek, and o'er that brow,

So soft, so calm, yet eloquent,

The smiles that win, the tints that glow,

But tell of days in goodness spent,

A mind at peace with all below,

A heart whose love is innocent!"

Finii con la gola secca ma un'espressione molto più rilassata in volto.

Non solo il panico non aveva avuto la meglio su di me, ma quella ragazza aveva scelto una poesia meravigliosa. Per un momento mi chiesi se non fosse davvero la sua preferita e cosa avrebbe fatto se Mr.Carson avesse e chiesto a lei di leggerne una.

Ma smisi di pensare a tutto quando un breve applauso da parte della classe distolse la mia attenzione dalla pagina del libro.

Anche la ragazza alle mie spalle batté le mani un paio di volte e le rivolsi un breve sorriso come ringraziamento.

Quello fu "l'incidente" che permise a me e Lauren d'incontrarci.

Certo, se non contiamo il fatto che mi seguì dopo la lezione e, di fronte a tutto il cortile del campus, iniziò a recitare un'altra poesia di Byron.

"There is a pleasure in the pathless woods,

There is a rapture on the lonely shore,

There is society, where none intrudes,

By the deep Sea, and music in its roar:

I love not Man the less, but Nature more,

From these our interviews, in which I steal

From all I may be, or have been before,

To mingle with the Universe, and feel

What I can ne'er express, yet cannot all conceal."

Strinsi i libri al petto e sollevai un angolo delle labbra in un abbozzo di sorriso.

"Allora non è una passione confinata all'interno della classe." Avevo spezzato il silenzio attorno a noi.

Non avevamo esattamente attirato un pubblico, ma qualcuno si era fermato ad osservarci incuriosito.

La ragazza dagli occhi verdi fece scivolare una mano in una delle tasche e scosse la testa, l'altra si protese verso di me.

"Lauren."

"Oh no, credevo che Lord Byron fosse più appropriato per te." Scherzai.

Lauren si strinse nelle spalle, ma una voce in lontananza la interruppe.

"Chancho? Sbrigati, sto morendo di fame."

Oh Dinah.

Lauren ridacchiò quando vide un lieve rossore colorarmi le guance.

"È stato un piacere recitare per te, Camila." Disse prima di sistemarsi lo zaino sulla spalla e avviarsi in direzione dei dormitori. 

The opposite of death. [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora