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Entrare nel dormitorio di Lauren quando Alexa era presente non rientrava esattamente tra i miei piani, soprattutto se il mio obiettivo era prelevare qualcosa senza che lei lo venisse a sapere.

Questo mi aveva portata a dover studiare l'orario delle lezioni di Alexa per un paio di giorni e confrontarlo con il mio, in modo da poter trovare il momento perfetto e sperare che tutto sarebbe andato per il meglio.

Erano passati due giorni dalla telefonata con Lucy e lei, come aveva inteso, non si era fatta più sentire. Aspettava che fossi io a farlo.

Ero ancora abbastanza sorpresa dal fatto che avesse scelto proprio me, tra tutti, per recuperare il diario di Lauren.

E una volta preso, cosa avrei fatto? Lo avrei davvero semplicemente riposto in una qualche scatola insieme a vecchi ricordi del college e vi avrei scritto di sopra "Non aprire."?

Se lo avessi letto, cosa vi avrei trovato?

Potevo rispondere a queste domande in un unico modo.

- - - -

Era stato anche più semplice di quanto avessi pensato. E ora che avevo quel diario tra le mani non sapevo cosa fare.

Inviai il messaggio a Lucy come promesso, mi rispose con un semplice "okay". Era tutto ciò che aveva bisogno di sapere, o così aveva detto.

Non capivo per quale motivo Lucy dovesse avere così tanta fiducia nel fatto che io non lo leggessi; avevo un intero mondo -il mondo di Lauren- a portata di mano... tutto ciò che avrei dovuto fare sarebbe stato sollevare la copertina e immergermi in quelle pagine.

Lo osservai dall'esterno più e più volte, come se il solo guardare quella copertina nera potesse già darmi delle risposte.

Chissà se vi era scritto di me.

Chissà cosa vi era scritto.

Sfogliai le pagine rapidamente in successione senza soffermarmi su qualcosa in particolare; c'erano liste, date, accenni di disegni e pagine piene zeppe di parole.

Era quasi strano pensare che la mano di Lauren aveva impugnato la penna e aveva scritto lì.

Non avevo in mano soltanto un diario, ma parte della sua mente.

Avevo in mano le sue paure e i suoi sentimenti e potevo scegliere se chiuderlo con un semplice movimento del polso, o svelare il mistero che ancora era per me Lauren Jauregui.

Sfogliai di nuovo le pagine, questa volta più lentamente per vedere dove il mio nome fosse comparso per la prima volta.

Mi fermai quando lo vidi – non sapevo se con certezza fosse la prima volta che venivo menzionata nel suo diario, ma fu la prima che notai. -

"Avrei dovuto capirlo da subito che non era come le altre (cavolo... questa frase suona così cliché) non in un senso assoluto; so che ci sono ragazze ancora più belle, forse più intelligenti, ma in realtà non m'importa, se dovessimo passare la vita intera a paragonarci agli altri smetteremmo di vivere ancora prima di accorgercene. No, la verità è che Camila è diversa in termini differenti, sotto aspetti differenti... riesce a farmi ridere anche quando non ne ho voglia, e mi ascolta come se non avesse attenzione per nient'altro quando le parlo.

C'è onestà in tutto quello che fa, non riuscirebbe a nascondere qualcosa nemmeno se lo volesse, i suoi occhi parlano in modo troppo chiaro. Mi sono accorta di cercarla sempre di più, perché il semplice fatto di essere guardata senza un secondo fine mi faceva sentire meno disgustata dal mondo intero.

La stessa onestà che mancava da un pezzo tra me e Lucy. Nessuna delle due aveva tradito l'altra, ma l'onestà non significa solo rivelarsi le cose brutte quando non vuoi sentirle... significa anche sapersi guardare in faccia e ammettere che le cose vanno bene.

Chiaramente non sono andate bene per noi, ma anche qui non è stata Camila ad entrare in gioco, l'ho fatto io per lei e in certi momenti mi sento terribilmente in colpa ad averla trascinata nella mia vita senza alcun motivo, solo perché in lei riuscivo a vedere qualcosa di diverso da tutti gli altri.

Non so nemmeno se la cosa è reciproca. Non so niente... tutto ciò che ho sono ipotesi e frammenti del tempo che passiamo insieme.

Con lei mi sento come se mi stessi fermando e respirando a pieni polmoni per un momento, ma l'attimo dopo non posso fingere di pensare che non ho provato la stessa cosa agli inizi della mia relazione con Lucy.

Sono già passati undici mesi? No... erano undici mesi che stavamo insieme, solo tre da quando abbiamo rotto. È quasi ironico pensare che nonostante avessi pianificato da giorni cosa dirle, è stata lei la prima a capire chele cose non stavano andando più e ha tagliato il filo ancora prima che potessi aprire bocca.

Ad essere sincera non so se in futuro ci sarà ancora e di nuovo una possibilità per noi, non credo nemmeno di starci pensando lucidamente al momento.

Lucy è stata un frangente della mia vita che può essere destinato a non ripetersi.

È strano pensare ad una simile storia con Camila, non perché non possa provare gli stessi sentimenti per lei – tutto il contrario in verità – ma perché lei non sembra particolarmente propensa ad una relazione al momento, e a me va bene così... mi sto prendendo il mio tempo per sistemare le cose, fuori e dentro me stessa, forse è quello che sta facendo anche lei.

Forse dovrei solo chiederle di essere la mia ragazza invece..."

Seguivano una serie di frasi che però Lauren aveva cancellato in modo tale da essere illeggibili.

Mi chiesi cosa avrei risposto se Lauren davvero mi avesse chiesto di essere la sua ragazza. La cosa che m'intimorì di più fu notare come istintivamente avrei detto di sì... ma più ripensavo ai momenti in cui eravamo insieme, in cui il tempo passava senza lasciare traccia e ci faceva perdere l'una nell'altra, più mi rendevo conto di quanto i miei sentimenti per lei fossero confusi.

È facile poter dire di amare qualcuno quando non è presente – non serve che sia morto, serve solo che non sia presente – è facile dirlo ad alta voce a quel punto perché non si ha paura della risposta.

Avevo da diverso tempo capito che uno dei più grandi timori degli esseri umani era proprio il confronto, che fosse con se stessi o con gli altri non importava, il confronto ci spaventa di continuo, e per qualche motivo non riusciamo ad avvolgere il pensiero attorno ad una risposta che non sia quella che ci aspettiamo. 

The opposite of death. [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora