[Elena]
Mi alzo dopo essermi tuffata in questo labirinto di ricordi. Ormai è pomeriggio, non ho pranzato, non pranzo mai. Non ho bisogno di mangiare, dovrei, ma non voglio. Sono parecchio magra, non mi interessa. Tante ragazzine sognerebbero di essere fisicamente come me. Ragazzine giovanissime che vanno in palestra per avere un corpo perfetto. Un corpo simile a quello di una modella, una modella che in realtà è piena di cellulite, ma che il Photoshop nasconde.
Voglio andare a fare una passeggiata al parco, magari mi distraggo dagli scarabocchi neri dentro la mia memoria. Mi faccio una doccia per eliminare la tensione dai muscoli e mi vesto. Metto una felpa grigia larga il doppio di me, dei jeans neri con degli strappi sulle ginocchia, le mie converse color cenere e faccio una coda ai capelli. Ora che ci penso dovrei andare dal parrucchiere, i capelli stanno ricrescendo e la tinta bianca sta facendo amicizia col mio vero colore. Non so perché ho iniziato a tingermi i capelli o ad esempio mi sono fatta il piercing al labbro, volevo provare qualcosa di nuovo e, beh mi è piaciuto. Mi piaceva l'abbinamento di colori tra la mia carnagione pallidissima e il mio colore degli occhi azzurro ghiaccio, con il piercing nero al labbro e i capelli bianchi. Sì, sono strana, ma essere identica agli altri non mi faceva capire di avere un'altra personalità. Tutti quelli che mi vedono si danno gomitate come per dire:
«Oh hai visto quella, è strana!»
No, io non sono strana, solo perché mi sono tinta i capelli non vuol dire che io abbia qualche problema. Sono solo diversa esteriormente. Forse è per questo che non ho tante amicizie ma sono dell'idea:
«Amici pochi ma buoni»
Non ha senso circondarsi di tante persone se alla fine, nel momento del bisogno diventano trasparenti.
Prendo lo zainetto rigorosamente nero e chiudo a chiave la porta del mio appartamento. Scendo le scale metto le cuffiette e faccio partire la riproduzione casuale dal mio iPhone.
Dopo cinque minuti eccomi al parco.
Mi siedo sulla panchina isolata dalle urla dei bambini che giocano sullo scivolo. Alcuni si rincorrono mentre altri si dondolano sull'altalena di legno.
Tiro fuori dallo zainetto il mio blocco da disegno e comincio a imbrattare il cartoncino. In qualche modo disegnare mi fa sentire in pace col mondo, il mio piccolo mondo.Ciao ragazzi/e.. Spero vi stia piacendo la storia anche se fin ora ho fatto solo 2 capitoli, ma vi assicuro che presto ne arriveranno altri.. A presto :)
✨Erica✨
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Se passo, scendi?
RomansaVi è mai capitato di proteggervi nella vostra corazza, essendo distaccati da tutto e con tutti?Distruggendo legami perché l'orgoglio è più importante di un'amicizia o di una relazione?Si può salvare una persona chiusa in se stessa come Elena, la pro...