[Elena]
Mi fermo, indietreggio, mi volto verso di lui e intanto mi tolgo l'auricolare.
«Ma, a cadere così in basso, non ti sarai fatto male?» gli dico con una voce calmissima e inespressiva.
I suoi amici mi guardano increduli ed io riprendo a camminare per la mia strada.
Quanto odio le persone che si credono Dio sceso in terra. Qualcuno mi prende il polso. Mi giro di scatto e gli occhi azzurri di Francesco incontrano i miei.
«Scusa per prima...» mi sussurra.
«Scusa?!» inizio a urlare.
«Si scusa, sono stato uno sciocco»
Mi libero dalla presa e continuo a camminare verso il cancello. Devo uscire da qui il prima possibile o le cose potrebbero peggiorare. Mi cerca di riprendere il braccio e mi fa voltare per guardarlo negli occhi.
«Scusa» mi ripete.
«Mi vieni a insultare e poi pretendi di essere perdonato, cosa sono, una bambola?!» gli grido in faccia.
«Avevo letto che alle ragazze piacciono i ragazzi bastar... Si hai ragione...»
Inizio a correre con lo zainetto che rimbalza nella schiena, facendomi male. A pochi metri da cancello mi riafferra il polso.
Mi volto dall'altra parte e lui mi rigira e mi tira a se, in modo che le sue labbra e le mie siamo a pochissima distanza le une dalle altre.
«Mi dai un'altra possibilità?»
«Ma che cosa vuoi da me?»Gli urlo
Cerca di baciarmi. Cos'ha in testa questo ragazzo? Lo respingo via e senza rendermene conto,la sagoma della mia mano è sulla sua faccia. Inizio a correre. Devo tornare subito a casa, non mi interessa se c'è il collega di mio padre..preferisco venir picchiata, che stuprata o robe del genere. Quando supero il cancello i passi di Francesco si fanno sempre più vicini finché un ragazzo non gli si sbarra davanti in modo da farmi recuperare tempo, mi giro e vedo lui, Fabio. Quanto lo dovrò ringraziare?
«Ti raggiungo dopo» mi dice
Anche se non sono molto socievole, questa volta devo aspettarlo, se non ci fosse stato lui chissà cosa mi avrebbe fatto Francesco. Annuisco.
Inizio a correre, non so dove rifugiarmi, se prima non avevo idea su dove andare, ora con questa pressione lo so ancora meno. Devo solo correre.
Arrivata lungo la strada che percorro ogni giorno per tornare a casa decido che sia meglio per tutti sedersi sul marciapiede davanti casa sua...
«Scusalo, è un cretino»sento dire mentre una figura viene nella mia direzione
«Questo l'ho sempre saputo ma non pensavo così tanto...»
«Ora che ci penso non mi hai detto ancora come ti chiami, mi sono presentato solo io mentre tornavamo oggi da scuola...» dice sedendosi accanto a me.
«ehm.. Sì giusto, mi chiamo Elena»rispondo
Silenzio
«Ti accompagno a casa?»dice fissando per terra
«Meglio di no»
«Per quale motivo?» mi chiede guardandomi negli occhi. Ora che riesco a vederli bene noto che sono di un verde con delle sfumature sul marrone, parecchio simili quelli di Lorenzo.
«Mio padre non è molto contento di vedermi, perciò, meno ci sto meglio e meglio è...»
«Vuoi stare da sola? Se vuoi posso anche andare»
Si, mi piace stare da sola ma ora ho bisogno di stare con qualcuno, anche se non lo conosco ho bisogno di un appoggio psicologico...
«Se vuoi rimanere, puoi stare... Insomma, faccio così tanta paura?» gli chiedo guardando fisso il cemento della strada
«Cosa? Ma no.. È perché di solito ti vedo tornare a casa sola o con Azzurra, e allora pensavo che tu preferissi così ma se vuoi posso stare qui a farti compagnia » mi risponde arrossando leggermente.
« No no, tranquillo stai pure, andiamo in pizzeria?»Non ho pranzato e la fame mi sta assalendo.
«Certo, quella vicino scuola o quella davanti a quel palazzo orrendo?» mi domanda sorridendo
«Per tua informazione io ci vivo in quel palazzo orrendo»
«Ehm.. Belle le mie figure di merda, non lo pensi anche tu?» mi risponde ridacchiando
«Fidati anche io ne faccio parecchie e anche peggiori» gli sorrido
Sono le 17:00.
La pizzeria apre fra un quarto d'ora. Intanto meglio mettersi in cammino. Mi alzo
«Mi dai una mano?» mi chiede
«Certo»
Gli passo la mano per farlo alzare e inizio a pensare a quello che ha fatto Francesco. Dovrei dirlo a Azzurra? Si arrabbierebbe? Io non ho fatto nulla d'altronde.. Sento tirarmi la mano, scendendo dalle nuvole mi ritrovo stesa sul marciapiede sopra Fabio.Ehi.. come va? A me malissimo, ho litigato con uno dei miei migliori amici e mi sento uno schifo. Spero si risolva tutto...
Comunque piaciuto il capitolo? Alla prossima...
✨Erica✨
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Se passo, scendi?
RomansaVi è mai capitato di proteggervi nella vostra corazza, essendo distaccati da tutto e con tutti?Distruggendo legami perché l'orgoglio è più importante di un'amicizia o di una relazione?Si può salvare una persona chiusa in se stessa come Elena, la pro...