Capitolo 4

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                   [Elena]
«Sai che non ci usciró mai, non lo sopporto, poi, odio le relazioni!» Cerco di spiegarmi.
Io odio le relazioni, penso che una ragazza a sedici anni dovrebbe pensare ad altro e non illudersi con una sciocca bugia. Si, una bugia, perché tutti sanno che prima o poi tutto finirà.
«Sì, lo so Ele, ti credo» Le è già passata la voce tremante.
«Se solo si prova ad avvicinare a me, gli farò un bel discorso con tanto di urli e borsate in faccia» Ironizzo.
Lei ridacchia, buon segno.
«Grazie di esistere Elena»
«Ma il tuo ragazzo ti ha lasciata perché ama m...»
«Shh, grazie e basta, per tutto»
Sono confusa. Mi abbraccia ed io per la prima volta ricambio.
«Ragazze è pronto!» grida seccata la madre.
«Arriviamo»risponde Azzurra.
Appena iniziata la cena i suoi si scambiano occhiatacce e mi iniziano a fare il quarto grado. Magnifico.
Finita la cena. Io e Azzurra andiamo fuori e mentre parliamo lei fuma. Si sta rovinando, le dico sempre di smettere ma non mi ascolta.
Odio profondamente l'odore del fumo, ma, per stare con lei, questo ed altro. La saluto e mi avvio a casa. Accendo la moto e parto.
Arrivata in appartamento sono le 21:36. Faccio la doccia, lavo i capelli, li asciugo e metto i pantaloncini del pigiama. Inizio a scaldarmi la voce, stasera voglio registrare. Cerco sul portatile il testo di 7 years dei Lukas Graham e inizio a cantare.
Finito. Spengo la registrazione, prendo il computer e inizio a vedere un film che mi ha regalato Azzurra. Un polpettone rosa. Odio questo genere di film ma lei ha insistito tanto, perciò mi tocca vederlo.
Terminato il dvd, chiudo a chiave la porta e vado a letto.
6:45. Suona la sveglia. Devo andare.
Mi alzo, faccio una doccia veloce, lavo i denti e metto i miei jeans neri strappati sulle ginocchia con la prima maglia larga che trovo aprendo il cassetto, sperando non siano un pugno in un occhio per l'abbinamento totalmente a caso. Dai, niente male pensavo peggio. Spazzolo i capelli e faccio una coda alta. Prendo lo zainetto, metto i libri delle materie che avrò oggi, astuccio e agenda. Telefono in tasca e mi incammino a scuola.
Appena arrivata. Mi siedo su un muretto e ascolto un po' di musica con gli aurico... Oh no, li ho lasciati a casa sul comodino con il pretesto di ricordarmeli prima di partire.
Fantastico. Vabbè, mancano sette minuti, dovrò aspettare sembrando una persona con vita sociale, ancora meglio... Passati due minuti, finalmente, arriva Azzurra e iniziamo a parlare finché non suona la campanella. Metto il telefono in modalità aereo e varchiamo l'entrata della scuola.

Ciao ragazzeeee, spero vi stia piacendo la mia storia, presto arriveranno i nuovi capitoli, fatemi sapere se vi sta piacendo lasciando una stellina e un commento...
Grazie mille e a presto :)
Erica

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