Capitolo 14

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Dear Sunflower...

Credo che sia stupido scriverti ancora.
Ogni volta queste pagine vengono piegate ed accartocciate all'interno della tasca della mia giacca finché essa non cede al gran numero di fogli.
Sto per finire il quaderno, non rimane ancora molto tempo.

Perché non mi scrivi il tuo indirizzo?

Vorrei parlarti di persona, prima o poi, perché mi sembri interessante.
Non ci conosciamo bene, lo so, ma credo che con te riuscirei a piangere, almeno qualche lacrima.
È troppo tempo che racchiudo le mie emozioni dentro di me.
Vorrei lasciarle abbandonare il mio corpo e la mia mente, vorrei gridare quanto mi fanno male.

Però non c'è più nessuno ad ascoltarmi.

Se queste lettere ti arrivassero, magari potresti confortarmi un minimo, non trovi?

È stupido scrivere domande se nessuno potrà rispondere.

Comunque ti vedo una persona sincera.
Mi piace il fatto che ti esprimi con me, che parli con un ragazzo di cui non sai niente, nemmeno il nome.
Mi piace che tu lasci queste lettere sempre nel solito angolo, così spesso mi ritrovo a cercarle dietro la tenda invece di fissare il letto vuoto dove dormiva Mahiru.
Mi piaci.

Tanto è inutile anche solo ringraziarti dato che non credo potrai mai leggere queste righe.

Comunque sai, ho saputo che Mahiru è stata seppellita vicino ad un campo di girasoli.

A presto.

Guren.

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