Capitolo 4

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Dear Sunflower...

Vorrei tanto sapere come mai ho trovato la tua lettere nel solito angolo in cui era appoggiata quella precedente.
Ho cercato di capire come avesse raggiunto questa stanza, dopotutto è un ospedale e nessuno può entrare nella camera di un paziente senza conoscerlo.

E tu non conosci Mahiru.

Sei un dottore? Un infermiere? Un parente lontano?

Credo che se qualcuno le avesse fatto visita, mi avrebbero avvertito subito.
Dopotutto, qui ci vengo sempre solo io.

Non mi farò troppe domande, anche se ho passato molte notti a pensarti.

Chi sei?

Non importa, finché è un gioco così innocente.

Comunque mi sorprende che ti interessi alla vita di questi due giovani, quindi penso che proverò ad aiutarti.
Ti ripeto che dell'amore non ci ho mai capito molto, ma, dopotutto, sono ancora fin troppo giovane per comprendere questo bizzarro sentimento.
Ho già fatto abbastanza errori per l'età che ho, quindi per una volta voglio provare ad aiutare qualcun'altro invece di compatire inutilmente me stesso.

Vedrai che c'è un motivo logico sul perché non si parlano mai.
Lui potrebbe non saper cosa dire, lei potrebbe non poter ascoltare.
Forse anche loro, se sono giovani come me, hanno commesso qualche grande errore e non sanno come reagire di fronte ad esso.

Credo che a volte il silenzio abbia un significato più forte di alcune parole.

A presto.

Guren

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