Capitolo 23

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Iniziai a sudare freddo ed ebbi un lieve capogiro.

Cameron e Molly si stavano baciando, accompagnati dagli esulti della squadra da basket e le rispettive ragazze.

Ma non un bacio normale, sembrava quasi una scena porno.

E vaffanculo a 'Io con te e tu con me per sempre' e a tutte le belle parole di poche notti fa.

Ma che aspettarsi da lui?
Era sempre stato così.

Prima diceva una cosa, poi ne faceva tutt'altra..distruggendo tutte le aspettative che lui stesso creava.

Dopo quello che mi era sembrato un'infinità di tempo, Cameron si staccò dalla putta- ehm, cioè, da Molly..e si voltò sorridendo verso di me.

Sorrideva vittorioso, avendo capito di essere riuscito nel suo intento.

Ovvero distruggermi dentro e farmi morire di gelosia.

È vero, tutti dicono che la gelosia è un brutto sentimento.

Ma nel mio caso, ero sicura che la mia non era gelosia, bensì estrema tristezza nel capire quanto facilmente possiamo essere ingannati, traditi e soprattutto..sostituiti.

Perché era proprio così che mi sentivo in quel momento.
Ingannata, tradita e sostituita.

Mi risvegliai dal mio stato di trans abbracciata a..a Carter.

Lo riconobbi subito per via del profumo familiare.

Mi prese il viso tra le mani e mi stampò un lungo e intenso bacio.

Non sentì niente, brutto da dire, ma quel bacio non mi fece provare niente..a differenza di anni prima.

Ma non lo fermai comunque.

Un po perché era una sensazione confortevole, un po perché sapevo che Cameron ci stava guardando.

Sentivo il suo sguardo pungente su di me.

In un batter d'occhio, non senti più il calore del corpo di Carter sul mio.

Aprii gli occhi e vidi Cameron spintonare Carter al muro.

Era rosso in viso e aveva i capelli un po scompigliati.

Solo quando una massa di gente si riunì attorno a noi con fischi e cori di incitamento, ripresi coscienza di me stessa.

"Cameron, che cazzo fai?!" Gridai appena in tempo, prima che sferrasse un destro a Carter.

Si irriggidì ma non si voltò, si avvicinò all'orecchio di Carter e gli sussurrò qualcosa, ottenendo una risposta da quest'ultimo.

Poi lasciò il colletto della camicia da cui lo teneva, e piano piano vidi i suoi muscoli rilassarsi.

Tutti tornarono a divertirsi, ballare e bere..tranne il nostro gruppo, poiché guardavamo allibiti Carter e Cameron.

Mi avvicinai ai due e scanzando Cameron con una spallata abbracciai Carter.

"Tutto bene?" Sussurrai.

Fece segno di si con la testa.

"Grazie.." continuai staccandomi.

Gli sorrisi debolmente per poi girarmi verso Cameron che guardava con la mascella serrata.

"TU!" Tuonai puntandogli un dito contro.

"Ora vieni con me!" Continuai tirandolo per un braccio.

Non si oppose e si fece facilmente trascinare nel giardino all'entrata della villa.

"Che cazzo ti prende? Io non lo capisco! Tu..tu sei bipolare caro mio! Un fottuto bipolare di merda senza rimedio!" Iniziai a parlare a raffica senza sapere realmente cosa stessi dicendo.

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