Capitolo 26

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"Carly, esci subito da quel cazzo di bagno." Gridò Jess.

"Ash e Nash saranno qui a momenti."
Continuò.

"Si Jess, sto finendo di sistemare trucco e capelli." Sbuffai.

"Guarda che facciamo, io scendo e li aspetto giù, quando ti suono, scendi."

"Dio Jess, non ce ne bisogno, sto per finire." Roteai gli occhi.

"Nono, i-o..io scendo. Dopo ti suono." Insistette.

"Come vuoi." Sbuffai per l'ennesima volta.

Era il 31 Ottobre, ovvero Hallowen, e ci sarebbe stata una festa a casa di un ragazzo del quinto, Andrew.

Non lo conoscevo molto bene, ma i ragazzi si e quindi avevamo deciso di andare alla sua festa tutti insieme.

Era tutto il pomeriggio che Jess si comportava in modo strano.

Parlava a bassa voce al telefono, gli arrivavano continuamente messaggi, faceva tutto di fretta e con agitazione.

Lasciai perdere pensando che fosse solo in ansia per Jacob.

Nell'ultimo periodo litigavano spesso.

Io invece ero in ansia perché ero abbastanza sicura che avrei rivisto Cameron.

Come se ti dispiaccia.

Mise bocca la mia stupida coscienza.

Da quel litigio, la mattina in cui mi accompagnò a scuola Danny, non ci eravamo più rivolti la parola..entrambi troppo orgogliosi.

Non riuscivo a nascondere, però, che mi mancasse.

E a quanto mi diceva Jess, a sua volta informata da Jac, stava parecchio male anche lui.

Più che altro diceva di provare vergogna per essere stato così stupido.

Ma purtroppo, per noi due, l'orgoglio era una brutta bestia.

Avevo un brutto presentimento.

Sarei andata alla festa con Hayes, mi aveva invitata la sera dell'appuntamento.

Iniziava davvero a piacermi, era sempre premuroso, gentile e anche divertente.

Per non parlare di quegli occhi ghiaccio che mi ipnotizavano ogni qual volta li ammirassi.

Persino i ragazzi avevano notato la cosa, e tutti dicevano che avevo fatto bene a pensare ad altro.

Ovviamente si riferivano a Cameron.

Avevano capito che tra di noi c'era qualcosa, ma mi avevano anche avvertito di stargli alla larga, o almeno riguardo a storie sentimentali.

Dicevano che era un bravo ragazzo e tutto, d'altronde era il loro migliore amico e si vedeva che lo ammiravano parecchio.
Ma dicevano anche che non aveva testa per queste cose, che non sapeva amare, e che erano felici di sapere che mi iniziasse a piacere Hayes.

Effettivamente anche io lo ritenevo molto più pronto e maturo per una relazione, almeno con me.

Mentre contemplavo il mio aspetto d'avanti allo specchio, suonarono al campanello.

Mi diedi un'ultima occhiata prima di scendere.

Indossavo dei jeans un po strappati, un top bianco con il colletto decorato infilato dentro ai jeans, e delle scarpe col tacco sempre bianche.

Io, Jess e Ash avevano deciso non vestirci a tema, e anche i ragazzi.

Mentre scendevo le scale, sentì delle voci.

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