Capitolo 43

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La giornata era cominciata alquanto male.

Mi ero svegliata con Danny che urlava perché non riusciva a trovare le chiavi della moto che alla fine erano nella borsa di Sierra.

Subito dopo mi aveva chiamata Cameron, anche lui urlando, chiedendomi dove fossi finita e mi accorsi solo in quel momento che erano le 10:00 e che tra mezz'ora ci sarebbe stata la partita dei ragazzi.

Ero scesa dal letto come un fulmine e mi ero messa la prima cosa che avevo trovato nell'armadio.

"Sbrigati, sbrigati!" Gridò Ashley appena arrivai nel cortile della scuola.

"Cos'è quella?!" Risi indicando la maglietta che indossava.

Abbassò lo sguardo su ciò che indossava e rise anche lei.

"Oh io e Annah abbiamo creato queste meraviglie..ecco questa è la tua!" Sorrise e mi porse una maglia dopo aver frugato nella borsa.

L'osservai e notai il numero 10 stampato in rosa, ovvero il numero di Cam, e una scritta che diceva "Spacca i culi" sul retro e d'avanti un'altra scritta che diceva "Sono la ragazza del capitano".

La indossai e iniziai a ridere di gusto quando fummo sugli spalti del campo e vidi anche le maglie di Annah e Jess.

Una aveva su scritto "Tifo per Aaron!" E l'altra "Il mio ragazzo è il vice capitano" mentre Ash aveva "Nash sei il migliore!".

"Voi siete matte.." dissi ancora ridendo mentre una voce annunciava l'inizio della partita.

Gli spalti erano ricolmi di ragazzi che urlavano, e i miei timpani ne stavano risentendo molto.

Per primi entrarono in campo gli avversari, gli Spiders, dei ragazzi alti ed impostati con un'uniforme verde.

Poi entrò la squadra di Cam che comprendeva alcuni ragazzi a me sconosciuti  e poi Shawn, Aaron, Jacob e Nash.

Vidi Cameron passare lo sguardo sugli spalti fino a quando incrociò i miei occhi e sorrise.

Lo salutai con la mano e indicai la maglia mentre lui rise e mi mandò un bacio volante.

"Hey Harris, davvero carina la tua pollastrella! Facciamo così, se vinciamo noi me la doni per una sera se vincete voi puoi farti una delle nostre cheerleader..ehm..ragazzi sta sera sono ccupato, sappiatelo..visto che è ovvio che vinceremo noi!" Gridò il capitano della squadra avversaria.

Quel lurido biondino storpio venne accompagnato dagli esulti dei suoi compagni dopo il suo ridicolo discorso.

Cameron si avvicinò a lui e lo prese per il colletto avvicinandolo al suo viso.

"Non provare più a parlare di lei, non la guardare, non la pensare o ti faccio passare la voglia di vivere!" Ringhiò ottenendo in risposta una risata.

"Difficile non pensare a quella pollastrella, ha davvero un bel culo!" Ghignò l'idiota biondo.

Dovettero staccare Cameron dall'avversario perché stava per strangolarlo.

Per un'attimo avevo temuto il peggio e mi vedevo già a fare visita al mio ragazzo in carcere per tentato omicidio.

La partita per il primo tempo era andata più che bene, eravamo in vantaggio ma al secondo tempo gli avversari si ripresero velocemente arrivando ad essere pari.

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