Capitolo 52

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Pov's Carly. 

"E' arrivato il giorno tanto acceso dolcezza, oggi prenderò un gran bel gruzzoletto di soldi solo ed esclusivamente grazie a te. Me ne andrò via da qui, e vivrò la vita che mi merito, e non in uno schifoso carcere." disse sorridendo sornione, mio padre.

Aveva sistemato una sedia proprio di fronte a me, e vi si era seduto sopra.

Erano circa 10 minuti che mi riempiva la testa di chiacchiere, mi parlava come se tutto fosse normale, come se fosse un evento più unico che raro sequestrare la propria figlia e ricattare i propri familiari.

Finalmente, almeno, avevo capito la dinamica del suo assurdo piano.

Mi aveva rapita per poi riconsegnarmi alla mezza notte di questa sera in cambio di soldi.

"E che vita meriterebbe una feccia come te? CHE VITA MERITEREBBE? Ci hai rovinato, sei un mostro! Non meriteresti neanche l'ospitalità all'inferno!"

"Perchè dici questo di tuo padre Charlotte?" sospirò " Charlotte...mi è sempre piaciuto questo nome,sai che l'ho scelto io il tuo nome? Hai il mio sangue, il mio nome e cognome, sei praticamente tutto ciò che sono io!" ghignò.

"Lo rinnego il tuo nome! Rinnego tutto di te, anche il tuo sangue!" Urlai piangendo.

"Come puoi fare questo? Come hai potuto sparare alla mamma?"

"L'ho fatto per noi!" disse prendendo il mio viso fra le mani "vedi, adesso che prenderò i miei soldi potrai venire con me se vuoi..vivremo come dei principi, che ne dici bambina mia?" chiese con un sorriso.

Mi liberai dalla sua presa e poi dissi : "Tu sei davvero un folle. Non voglio i tuoi soldi sporchi, non voglio avere niente a che fare con te..e stai sicuro che quando ti prenderanno ti sbatteranno nella cella più buia del mondo e non vedrai mai più neanche da lontano i soldi che tanto brami e la vita che a detta tua meriti!"

Appena finì di parlare la sua mano arrivo dritta sulla mia guancia destra, facendomi girare completamente la testa dall'altro lato, poi mi afferrò per i capelli e mi costrinse a guardarlo negli occhi.

"Sei solo una stronzetta ingrata, e non mi sembra che tu sia nella posizione di sputare insulti. Quindi chiudi quella boccaccia o giuro che te la cucio col filo spinato!" Gridò prima di allontanarsi e cercare qualcosa nel suo zaino.

Ripresi fiato mentre cercavo di capire cosa aveva estratto da esso.

Quando poi si girò nella mia direzione vidi chiaramente che aveva un telefono tra le mani.

"Adesso facciamo vedere a tuo fratello e al tuo amato Cameron come ti tratto bene, così..per assicurarmi che mi portino i soldi il più velocemente possibile." sorrise.

"Come fai a conoscere Cameron?"Chiesi.

"Diciamo che ho conosciuto una persona tanto gentile da monitorarti al posto mio, mentre ero ancora bloccato a Seattle. A dire il vero, è stato proprio lui a contattare i miei scagnozzi per aiutarmi nella mia vendetta. Ma tutto ciò non è importante. Adesso sorridi..cheeeese!"disse puntandomi il telefono in viso.

Il flash mi fece subito chiudere gli occhi!

"Vedi caro figliolo? Ti conviene sbrigarti, sputa sangue da ore e non mangia ne beve da altrettanto tempo." disse prendendomi dalle guance e girandomi il viso da una parte all'altra.

"Anche tu caro Cameron, sbrigatevi o giuro che la uccido con le mie mani." rise e poi mise fine al video.

Riprese fiato dalle troppe risate.

"Sono sicuro che saranno felici di vedere questo video..proprio come lo sarà tua madre da lassù." disse ridendo per l'ennesima volta, prima di chiudersi la porta alle spalle.

Il Mio Tutto Ha Il Tuo Nome.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora