Capitolo 16

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Attenzione:in questo capitolo è presente un linguaggio forte e scene di violenza fisica.

È passato un anno da quando io e Sascha stiamo insieme. Oggi lui e Ste dovevano andare a prendere le pizze però sono scomparsi e non riusciamo più a trovarli. Poi però mi arrivò un messaggio da Sconosciuto
Da sconosciuto
Se vuoi rivedere il tuo fidanzatino e il suo amichetto ti conviene non fare domande e non dire a nessuno dove sei. Vieni alla tua vecchia casa.
Sapevo chi era,ma dovevo andare,dall'uomo che ha rovinato la mia adolescenza. Mio padre.
SASCHA POV
Io e Ste siamo legati su una sedia. Non so chi ci ha portati qui,so solo che qualcuno ci ha presi e ci ha portati qui svenuti.
X:benvenuti,sono il signor Bianchi
Ste:ma allora sei il padre di Serena
X:sì,sono io
La rabbia cominciò a salire dentro di me,lui era quello che si era preso la sua verginità,la sua innocenza ed ora si presenta come se niente fosse.
X:chi di voi è il suo fidanzato?
Sa:sono io
X:be,allora?
Sa:allora cosa?
X:quante volte te la sei scopata quella troia?
Sa:Serena-non-è-una-troia
X:sì,hai ragione le troie almeno si fanno pagare. Però non mi hai ancora risposto,quante volte te la sei scopata?
Sa:ti ho detto che NON È UNA TROIA,e non sono affari tuoi.
X:tante vero? Hai perso anche il conto. Dimmi è migliorata? Perché ha dieci anni non è che fosse bravissima.
Stavo per scoppiare,non ce la facevo più.
Ste:sta calmo Sascha,vuole solo provocarti,non cadere nella sua trappola.
Subito dopo qualcuno bussò alla porta
X:sei arrivata
X:che c'è non mi rispondi
Bene non mi importa.
SERENA POV
Ero davvero qui,non ci potevo credere. Lui mi prese e mi legò su una sedia accanto a Sascha e Stefano.
Se:Sascha ti amo
X:sta zitta disse mettendomi un pezzo di scotch sulla bocca
Sei solo una lurida puttana,succhia!
Se:mai!mi fai schifo!
X:a si disse stringendo uno dei miei seni molto forte
Io lanciai un urlo fortissimo e lui me lo mise in bocca
X:succhia! Disse stringendo ancora il mio seno
Io cominciai a succhiare mentre piangevo.
Sascha e Stefano piangevano e cercavano invano di dirgli di smetterla.
Poi mi tolse i vestiti ed entrò in me fortissimo ed io cominciai ad urlare a squarciagola
Se:MI FAI MALE LASCIAMI
X:sta zitta disse mettendomi di nuovo lo scotch sulla bocca.
Io non pianvevo solo per il dolore,piangevo anche perché stavo tradendo Sascha davanti ai suoi occhi e davanti a Stefano.
Dopo un ora smise e se ne andò dandomi una coperta per coprirmi ed io cominciai a piangere a dirotto.
Se:mi dispiace Sascha dissi fra i singhiozzi
Sa:è tutta colpa mia,sono il tuo fidanzato e non sono stato in grado di proteggerti
Poi lui ritornò con un coltello e disse
X:ricordi quando ho ucciso tua madre davanti ai tuoi occhi?bene dovevo uccidere anche te quel giorno ma sei riuscita a scappare.
Però adesso ti ho ritrovato. Disse cominciando a farmi un piccolo taglio sul seno
X:sei sempre stata indifesa e sempre lo sarai disse avvicinandosi alla mia pancia.
Se:ti sbagli non sono più indifesa,dissi dandogli un calcio in faccia facendolo svenire.
Cercai di prendere il coltello con i piedi e dopo vari tentativi ci riuscì. Lo presi in mano e cominciai a tagliare la corda,appena riusci a liberarmi,liberai anche Sascha e Stefano.
Sa:sei stata bravissima amore disse dandomi un bacio.
Ste:bravissima,ma come sapevi che sarebbe svenuto.
Se:be quando sono scappata ho imparato che ci sono diversi punto del corpo che creano una reazione diversa.
Infatti c'è un osso dietro alla testa che se viene colpito provoca svenimenti e coma.
Ste:wow
Se:adesso andiamo via di qui,ho lasciato il telefono fuori in modo che non sapesse che ce l'avevo.
Uscimmo fuori e chiamammo la polizia.

Io e te due pezzi dello stesso puzzle||Sascha BurciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora