Mi sveglio legata ad una sedia,vedo tutto buio e non riesco a parlare. Sento dei passi avvicinarsi,e qualcuno sussurrare.
X:ma dobbiamo ucciderla per forza adesso?voglio divertirmi un po con lei
Sa:idiota,porta rispetto. E poi se non vuoi essere tu a morire sono questi gli ordini.
X:scusi...capo.
Vidi una forte luce bianca e capì che mi avevano tolto la benda, vidi Samuel e un altro ragazzo guardarmi senza proferire parola. Avevano più pura loro di uccidermi che io di morire.
Se:allora,cosa aspettate?so che dovete uccidermi dissi sorridendo
X:tu sei tutta matta,perché sorridi?
Se:non lo so,forse perché voglio morire. Andiamo non è difficile,basta un colpo e avrete i vostri soldi o qualsiasi altra ricompensa vi abbiano promesso in cambio.
Mi guardarono allibbiti per una manciata di secondi.
Sa:cazzo se hai palle bambolina
Lo guardai negli occhi e sorrisi
Se:ti sbagli,è proprio perché ho paura che voglio morire.
Lui non rispose e prese la pistola,
Sa:ultimo desiderio?
Se:voglio una sigaretta.
Sa:mi dispiace,non fumo.
Lo guardai e feci una smorfia
Se:lo immaginavo,troppo snob per fumare
X:prendi disse l'altro porgendomi una sigaretta
Se:immaginavo anche questo dissi aprendo la bocca in modo che me la poggiasse sulle labbra.
Passarono un paio di minuti fino a quando non sentì un colpo,uno soltanto. All'altezza del petto,chiusi gli occhi e mi abbandonai al buio,mi rilassai e forse fu la prima volta nella mia vita in cui abbassai la guardia.NARRATORE
Il corpo flebile della ragazza cadde sulla sedia,come un uccello a cui avevano tagliato le ali. Il suo corpo venne gettato chi sa dove,ma a lei non importava, sapeva che niente avrebbe avuto importanza dopo quel fatidico sparo. Li avrebbe scoperto tutto,se il dio che nella vita aveva rinnegato,fosse esistito sul serio,se l'inferno e il paradiso di Dante fossero stati realtà,lei era convinta di andare all'inferno,e forse la cosa che le faceva più paura,non era la punizione di Dio,ma non veder arrivare mai il momento che aveva atteso una vita,ovvero rivedere sua madre e chiederle perdono,chiederle perdono per non essere stata una brava figlia,chiedere perdono per aver cominciato a fumare,a bere, chiederle perdono per così tante cose sbagliate che aveva fatto,ma soprattutto,chiederle perdono per non aver mai avuto il coraggio di andare a portare un fiore sulla sua tomba,lasciando così l'altare spoglio e insignificante di sua madre,che ne avrebbe meritato mille di fiori,ogni giorno. Per la persona fantastica che era. Lei era convinta di ciò,ed era convinta che nessuno l'avrebbe ricordata,ma forse non aveva fatto i conti con la persona stupenda che era e con tutte le buone azioni che aveva fatto. Infatti lei non saprà mai che il giorno dopo la sua morte,Giuseppe e tutti gli altri ragazzi avevano denunciato la sua scomparsa,avevano chiamato il fratello,che era arrivato con altri 100 amici e persone che conoscevano lei e quanto fosse una brava persona che aiutarono nelle ricerche della polizia e trovarono il suo corpo. Al suo funerale si presentarono una marea di persone, soprattutto bambini,da quelli a cui aveva fatto da babysitter,a tutti i ragazzi che l'avevano conosciuta fino a quelli che erano stati i suoi più grandi amici,che erano seduti in prima fila. C'era chi la ricordava per la sua pazzia, chi per la sua gentilezza,chi per la sua dolcezza,chi per la sua anima buona e generosa,e così la sua tomba ogni giorno era piena di fiori,ma non fiori tristi,da cimitero. Ma margherite,che ricordavano quanto fosse sempre felice. Ma tra tutte quelle margherite,spuntava in mezzo ogni giorno una rosa nera,messa li da l'unica persona che era riuscita veramente a conoscere la vera Serena,quella persona che conosceva il suo passato, quella che conosceva i lati brutti di lei e conosceva anche la sua tristezza. Quella persona che l'aveva amata complicata com'era,e che non si era mai perdonato per averla fatta soffrire più di quanto non avesse già sofferto,quella persona era Sascha Burci,un uomo che ogni giorno andava li a visitare quella tomba con sua moglie,Sabrina,a cui aveva raccontato tutta la storia di Serena e di quanto l'avesse amata,e insieme si erano ripromessi che un giorno la loro figlia,Serena Burci,avrebbe saputo da chi aveva ereditato il nome.
Tutto questo Serena non poteva saperlo o immaginarlo,perché era convinta di essere una peccatrice,
ma forse un po ci sperava,visto che è morta col sorriso.__________________________________
Ciao a tutti,questo è l'ultimo capitolo della storia,non so quanti siano rimasti per poterlo leggere,ma so anche che se avete tolto questa storia dai vostri elenchi di lettura è perché non aggiornavo mai,e di questo ne sono cosciente,so anche che molti di voi si saranno arrabbiati perché comunque avete letto tutta la storia e giustamente volevate sapere come sarebbe finita. Io non so davvero da quant'è che non aggiorno ma voglio essere sincera con voi,fino a poco tempo fa non avevo neanche intenzione di completare la storia(questo testimonia quanto io sia incapace a portare qualsiasi cosa fino in fondo senza stancarmi subito dopo averla iniziata)volevo semplicemente lasciarla qui,anche perché io ho iniziato questa storia nel 2016 credo se non prima,cmq non ho controllato quindi non vorrei sparare cazzate( un genio proprio) sta di fatto che quando lo iniziata ero ovviamente meno matura di adesso,infatti nei primi capitoli ci sono alcuni errori ortografici
e cose del genere,adesso sono cresciuta,sono cambiata e sinceramente non seguo più Sascha come prima,o anche i mates in generale,non perché non mi piacciano più ma semplicemente perché come ho detto prima io sono cresciuta,loro sono cresciuti e cmq avendo più iscritti hanno dovuto "adeguarsi" al pubblico che è sempre più costituito da bambini e quindi ci sta. Vi dico tutto questo per farvi capire perché non volevo più continuare la storia e perché non volevo finirla. Infatti devo ringraziare una mia amica nonché compagna di classe,che ha "scoperto" la mia storia,visto che nessuno dei miei amici ne è a conoscenza,e che mi ha spronato a continuarla,perciò se stai leggendo e so che lo stai facendo sappi che è solo grazie a te se ho completato la storia perciò ti ringrazio. Colgo l'occasione per ringraziare anche tutti quelli che hanno seguito la storia e quei pochi che sono rimasti e che leggeranno anche questo capitolo(anche se non credo sia rimasto qualcuno)io spero che l'ultimo capitolo vi sia piaciuto,anche se a me non piace tanto perché all'inizio l'idea era diversa,ma ho colto la poca ispirazione che avevo e mi e uscito questo. Perciò spero vi sia piaciuto,non so se scriverò mai un altra storia ma in caso ci risentiremo. Vi voglio bene.
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Io e te due pezzi dello stesso puzzle||Sascha Burci
FanfictionSascha è il tipico ragazzo che non crede all'amore ma incontrerà una ragazza dal suo stesso carattere.Cosa succederà?