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MORGANA

Mi sveglio con la sensazione che qualcosa di umido mi sta inumidendo il viso. Apro gli occhi e mi trovo davanti il musino di Milù, quella brutta gatta del cazzo, che cerca in tutti i modi di svegliarmi. Io adoro gli animali, ma quell'esserino bianco proprio no. Siamo a casa di Ashley da Lunedì sera e lei ancora mi tormenta. Non so perché ma continua a stuzzicarmi, finchè un giorno di questi la uso come pelliccia. Comunque secondo me ha fame e quella dormigliona della mia amica non si è ancora svegliata per riempirle la ciotola.
<< Dannazione Milù! Perché non vai a svegliare quella scansafatiche, invece di rompere le scatole a me?>> Alzo leggermente la testa e guardo verso la sveglia per vedere che ore sono: già le 10:00! Mi giro in posizione supina, cercando di trovare la forza di alzarmi e con la mente penso a questi giorni che abbiamo trascorso qua; devo ammettere che la sua idea non è stata per niente male. Che pace! Adoro stare con la mia famiglia,ma ultimamente a casa mia stavamo un po' stretti; qui, invece, abbiamo più libertà e, soprattutto io e Nick, abbiamo più intimità. Tra l'altro sono finalmente contenta che Ashley e Daniel si siano dichiarati e che abbiano iniziato una relazione. Spero che questa loro storia vada bene. Lee si merita di essere felice e avere qualcuno che la ami davvero. Anche se Daniel a volte è uno stronzo, so che i suoi sentimenti sono veri.
Con tutta la forza mentale che trovo, mi alzo e vado a chiamare la mia amica. Spero di non interrompere niente. Non ho nemmeno il tempo di bussare che Ashley sbuca dalla porta,sbadigliando come un animale in letargo.
<< Buongiorno cara, nottata difficile?>> le dico in tono malizioso. << Buongiorno a te. Stanotte ho avuto un mal di testa pazzesco che non mi ha permesso di chiudere occhio e, se devo dirla tutta, quelli che avete avuto nottate movimentate siete stati tu e Nick. Purtroppo le pareti sono fatte di carta velina...>> non finisce nemmeno la frase. Non so cos'abbia sentito, ma sicuramente non eravamo io e Nick << Si,certo.. le cose sono due: o ti sei vista film porno oppure é quella vecchietta spiona che si da alla pazza gioia...>> Ridiamo mentre ci avviamo in cucina per fare colazione e a prepararci per andare a casa da Mary. Oggi è il giorno del matrimonio e noi damigelle dobbiamo essere da lei dopo pranzo per prepararci e per fare delle foto. Ci dobbiamo solo ricordare di svegliare i due dormiglioni: a loro non serve tutto il giorno per farsi belli.

Puntuali come un orologio ci facciamo trovare all'ora indicata a casa della sposa. Ancora non è arrivato nessuno degli invitati da parte della sposa e, essendoci tranquillità, possiamo prepararci con calma. <<Ragazzeeee! Finalmente siete arrivate. Non sto più nella pelle. Non vedo l'ora che arrivi stasera per togliermi il pensiero. Questo matrimonio mi stressa!>>
<< Mary, Mary, Mary... calmati! Metti ansia pure a noi. Ora fai un bel respiro e vai a sistemarti i capelli. Senti? Tua madre dice che sono arrivate le ragazze che ti renderanno una vera principessa.>> dico. Mentre lei è impegnata ad acconciarsi i capelli, Lee si fa nascondere dalla truccatrice quel brufolone che le è spuntato sulla fronte e io faccio la manicure con Beatrice. Una volta finito il 'giro di bellezza' noi damigelle indossiamo i nostri abiti e aiutiamo Mary a mettere il suo. Siamo davvero belle: Mary si è fatta fare un'acconciatura molto semplice. Ashley ha un filo di ombretto sugli occhi, le guance leggermente arrossate, un rossetto rosa e i capelli più voluminosi; su di me, invece, la truccatrice ha deciso di fare uno smokey eyes nero per far risaltare i miei occhi verdi, un leggero strato di blush sulle guance e del lucido trasparente sulle labbra per non far appesantire il trucco. La parrucchiera mi ha fatto molti complimenti; dice che ho un bel viso e per questo motivo ci siamo accordate su un un'acconciatura quasi 'pin up': capelli corvini tutti ondulati e un 'cannolo' di lato a sinistra. Completate le opere d'arte usciamo nel magnifico giardino pieno di piante, fiori colorati e fontanelle per fare qualche foto. Le ore passano in fretta, alcuni parenti arrivano a casa per vedere l'uscita della sposa e la piccola casa inizia ad essere affollata.

È arrivata l'ora di andare in chiesa ed è venuta a prenderci una Limousine bianca, tutta ornata di fiori e fiocchi. I sedili sono spaziosi e comodi e, mentre Roger,il nostro autista, ci porta in chiesa, noi damigelle cerchiamo di attenuare l'ansia della sposina bevendo tutte insieme qualche bicchierino di champagne fresco e ascoltando della musica. Arrivate a destinazione io e Ashley entriamo in chiesa e, mentre percorriamo il lungo tappeto rosso, una graziosa bimbetta paffutella sparge dei petali di fiori durante il tragitto. Arriviamo all'altare, ci posizioniamo di lato a sinistra e attendiamo l'imminente apparizione di Mary. Dominique ci saluta con un sorriso nervoso. È molto elegante: indossa uno smoking nero con un papillon argentato e, al posto dei soliti gemelli ha due piccole spille con il simbolo di Kingdom Hearts, il suo videogioco preferito. Al suo fianco c'è Leo, il testimone, nonché suo socio e migliore amico; di figo c'ha solo il carattere e i capelli rosso fuoco. È proprio brutto di aspetto, o meglio, è proprio brutto secondo i miei gusti. Se proprio vogliamo parlare di persone brutte, che Dio mi perdoni, il parroco di questa Chiesa, Don Rocco, sembra in tutto e per tutto il sosia del Gobbo di Notre Dame: basso, grasso, gobbo e con una faccia antipatica.

Ad un tratto tutti tacciono. Parte la marcia nuziale e la splendida Mary percorre la navata a braccetto di suo padre. È davvero incantevole e, tant'è la sua grazia, che Dominique rimane imbambolato. Durante la celebrazione della messa, il mio sguardo si posa su Nick; poverino, non gli do mie notizie da questa mattina. Anche il suo dolce sguardo si posa su di me per squadrarmi dalla testa ai piedi perché non mi ha mai vista così elegante. Come mi aspettavo lui e Daniel non sono da meno. I nostri sguardi si incrociano spesso, soprattutto durante il momento di scambio delle promesse: << Vuoi tu, Dominique Sesto, prendere Mary come tua legittima sposa, in salute e in malattia, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?>> << Si, lo voglio>> << Vuoi tu, Mary Greco, prendere Dominique come tuo legittimo sposo , in salute e in malattia, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?>> << Si, lo voglio>> dice commuovendosi e io e Nick, guardandoci ancora una volta, ripetiamo le stesse parole mimandole con la bocca per non farci sentire dall'intera Chiesa. Prima o poi, probabilmente, anche noi arriveremo a questo punto.
<< Vi dichiaro marito e moglie. Dominique ora puoi baciare la sposa>> Mi sforzo di distogliere lo sguardo dal mio 'panorama preferito' per osservare i due novelli sposi che si scambiano un appassionato bacio e unirmi alla folla in un applauso di mani. Gli applausi continuano anche fuori dalla Chiesa, mentre amici e parenti lanciano monetine, confetti e riso in segno di buon augurio. Finalmente prendo una boccata d'aria! Per essere inverno, oggi il tempo è stato molto generoso: niente freddo glaciale, nevicate o piogge.
Improvvisamente qualcuno mi cinge i fianchi << Ehi bellissima!>> << Nick!>> mi giro per guardarlo negli occhi, gli getto le braccia al collo e lo bacio avidamente, dopotutto mi è mancato per tutto il giorno.<< Vacci piano, splendore. I tuoi ci potrebbero vedere.>> mi dice << smettila..è solo che ... mi sei mancato.>> << Anche tu, piccola. Ma ne è valsa la pena, sei un incanto. Mi piaci troppo cosi, con questo vestito.>> Rido e, avvicinandomi al suo orecchio sussurro << Se fai il bravo forse più tardi potresti togliermelo...>> Nick sgrana gli occhi e la sua bocca accenna un piccolo sorriso.

Il tragitto verso la location scelta dagli sposi, non è molto lontana. Questo ha permesso a noi della 'band' di arrivare prima di tutti gli invitati per sistemare l'attrezzatura. È un hotel di lusso nel mezzo di una graziosa campagna. L'edificio è alto e colorato e il pian terreno è ricoperto da una splendida vetrata a specchio. Tutt'intorno ci sono diversi tipi di alberi e fiori e graziose fontanelle. Questo evento si svolge, però, in un enorme gazebo vetrato a fianco dell'hotel; una tipica location elegante per le cerimonie. È sera e la luna già alta nel cielo ci illumina con il suo bagliore. Quando tutto è pronto si presentano prima gli ospiti e poi gli sposi: mentre tutti entrano e prendono posto noi iniziamo a suonare qualche brano per dare il benvenuto alla nuova coppia. Continuiamo a cantare, suonare e intrattenere gli ospiti fino a quando non arrivano i camerieri con le portate. È allora che, per poter cenare, mettiamo ottime musiche di sottofondo.

Fortunatamente tutto è filato per il verso giusto: la serata si è svolta nel migliore dei modi, il cibo era squisito, soprattutto quella montagna di dolci che ricordava il paradiso e, di tanto in tanto, qualche bicchierino di squisiti drink colorati aiutava a movimentare la serata. La musica era da paura! Gli sposi sono stati molto soddisfatti del nostro lavoro, o meglio del nostro regalo di matrimonio.

Si è fatto tardi e dopo che tutti gli invitati se ne sono andati, noi, con l'aiuto di alcuni camerieri, abbiamo smontato l'attrezzatura.

Ora necessito di una bella dormita: fare la damigella è davvero estenuante.

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