Obiettivo: 4 stelline, 1 commento.
Solo uno ne chiedo.
Michael.
MikeyIsPunkRock: Elle..
L: Michael?
MikeyIsPunkRock: Come stai?
L: Bene, Michael. Tu?
MikeyIsPunkRock: Insomma..
L: Che succede? Com'è andato l'appuntamento?
MikeyIsPunkRock: Beh, siamo usciti e siamo andati al cinema. Lei era bellissima. Abbiamo visto il film e condiviso popcorn, poi abbiamo fatto una passeggiata ad Hyde Park.
Mi ha domandato il motivo per cui le ho chiesto di uscire. E io, pensando fosse ovvio, le ho detto "Perché mi piaci", e lei è rimasta immobile per qualche secondo, poi è scoppiata a ridere. La sua reazione non è stata delle migliori.
Mi ha detto che lei è lesbica ed è innamorata di una ragazza di nome Emily. Pensava che lo sapessi. Le ho chiesto perché ha accettato ad uscire con me se le piacciono le ragazze, e lei mi ha detto che era per far ingelosire la sua quasi-ragazza.
Bello, no?L: Mike.. mi dispiace..
Acusami, ora deco andart
MikeyIsPunkRock: L? Stai bene?
Elle? Ehi?
Non so perchè, ma ho un brutto presentimento.
Rispondi presto.
-
Luke.Mi morsi il labbro inferiore cercando di trattenere le lacrime.
Caddi a terra, e lo vidi allontanarsi e uscire di casa poco dopo.
Mi trascinai fino al corpo di mia madre scosso dai singhiozzi e mi sollevai leggermente, appoggiandomi alla parete.
"Mamma", sussurrai. Lei spostò le mani dal viso e allargò le braccia per stringermi il torace. Appoggiò la testa sul mio petto ed io presi a carezzarle i capelli.
Intorno a noi, c'erano cocci di piatti rotti, perché lui li aveva lanciati contro il muro.
Mia madre tremava, e io la strinsi un po' più forte, ignorando il dolore.
"Andrà meglio, mamma. Andrà meglio", le sussurrai lasciandole un bacio sui capelli. Lei alzò lo sguardo e mi sorrise debolmente, annuendo. Mi accarezzò una guancia.
"Sei così forte, tesoro mio", sussurrò facendomi sorridere appena. Poi tornò a poggiare la testa sul mio petto. Era debole, ma mi sarei preso io cura di lei.
Restammo lì per qualche minuto, poi mi mossi e portai un suo braccio intorno alle mie spalle.
"Mamma, hey, riesci a fare le scale?" le chiesi dolcemente, sostenendola come meglio potevo. Lei annuì sorridendo leggermente.
Cominciammo a salire lentamente le scale, senza alcuna fretta, e una volta arrivati al piano superiore decisi di portarla in camera mia che era più vicina, giusto per non farla camminare fino alla fine del corridoio.La feci stendere sul mio letto ignorando il dolore al petto, le tolsi le scarpe e le lasciai un bacio sulla fronte.
"Arrivo subito", sussurrai, uscendo dalla stanza e dirigendomi in bagno.
Afferrai un panno e lo bagnai per bene, poi aprii l'armadietto dei medicinali e presi il sonnifero di mia madre. Tornai in camera e aiutai mia madre a mettersi sotto le coperte, le diedi un bicchiere d'acqua con il sonnifero, per far sì che riposasse, e poi poggiai il panno bagnato sulla sua fronte.
La vidi sorridermi debolmente e le sorrisi di rimando, mentre lei si abbandonava lentamente al sonno.
Restai a guardarla per qualche secondo, venendo poi interrotto dalla vibrazione del mio cellulare sulla scrivania. Corsi a prenderlo e lo sbloccai.
Mike: Okay, ora inizio seriamente a preoccuparmi.
Sorrisi appena, decidendo di rispondergli.
LukeIsAPenguin: Scusami, mia madre mi aveva chiamato e nella fretta ho scritto malissimo. Non volevo farti preoccupare.
Mike: Oh Gesù, L. Stai bene, sì? Cosa voleva tua mamma?
LukeIsAPenguin: Nulla d'importante, dovevo aiutarla a pulire il soggiorno
Mike: Oh, capito! E ora che fai?
LukeIsAPenguin: Dovrei andare a farmi una doccia. Tu?
Visto che non ricevetti risposta subito, uscii dalla camera e tornai di nuovo in bagno.
Azionai l'acqua della doccia per farla scaldare, poi cominciai a spogliarmi.
Storsi il naso al mio riflesso nello specchio. Avevo un livido appena sotto l'occhio, e segni su tutto il petto.Chiusi gli occhi cercando di trattenermi per non piangere.
Sbloccai il telefono ed entrai su Spotify prima di mettere la mia playlist preferita.
Appoggiai l'iPhone sul mobile del bagno e mi chiusi in doccia.-
Imprecai mentalmente sentendo il telefono vibrare proprio mentre mi stavo applicando la crema su tutti i lividi. Avevo le mani imbrattate, così prima le lavai e poi afferrai il telefono, dal quale proveniva ancora la musica.
Wish You Were Here dei Pink Floyd.
Sbloccai l'apparecchio e sorrisi istintivamente trovando un nuovo messaggio da parte di Michael.
Mike: Sto suonando con i miei amici! Tu sai suonare qualche strumento?
LukeIsAPenguin: Sappi che se ti rispondo, questo sarà un altro indizio. ;-)
Mike: Okay.. quindi? Sì o no?
LukeIsAPenguin: Yeah. Ma non ti dirò quale.
Mike: Stronzo :-(
LukeIsAPenguin: Ovvio.
Mike: Vabbè, te lo chiederò domani. Torno a suonare, ciaaao.
LukeIsAPenguin: Ciao :-)
Dopo aver finito di medicarmi, esser tornato in camera ed essermi rivestito, scesi le scale e cominciai a pulire il pavimento dai cocci sparsi per la sala da pranzo e l'ingresso.
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autrice:
bleah, non mi piace molto questo capitolo.. voi che ne pensate?dunque, non ci sono stati commenti nello scorso capitolo, ma ho aggiornato lo stesso visto che avevo chiesto 3 stelline e ne avete messe 6, aw.
grazie a tutti :)- reb

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SMS; muke
FanfictionMichael ha bisogno di soldi, e comincia a dare ripetizioni di algebra e geometria ai ragazzi più giovani. Decide di rendere pubblica la sua disponibilità, così attacca un foglio alla bacheca della scuola con il suo numero di telefono. Luke è un raga...