Chapter 10;

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Vi voglio tanto tanto bene. Grazie per i voti e i commenti dello scorso capitolo.

Obiettivo: 5/6 stelline, 3 commenti.

Michael.





La campanella dell'ultima ora suonò, e il tinto impaziente sbloccò il telefono, curioso di scroprire i due nuovi indizi da parte del misterioso L.

Sorrise istintivamente quando vide che aveva due messaggi proprio da quest'ultimo, e fece per aprirli, ma la voce di Ashton lo distrasse.

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"Hey Michael, ci dirai mai chi è che ti fa stare appiccicato così tanto al telefono?" mi chiese Ashton appoggiandosi alla mia spalla e cercando di sbirciare lo schermo del mio iPhone, ma io lo bloccai, ficcandomelo in tasca.

"Non è nessuno d'importante", sbuffai alzando gli occhi al cielo e dirigendomi verso l'uscita. Sentii i passi di Ash e Calum dietro di me.

"Sai che puoi dirci tutto, vero?" mi chiese il corvino, mentre ci sedevamo tutti e tre sul muretto vicino al cancello della scuola.

"Certo ragazzi, non preoccupatevi", dissi sorridendo falsamente. Loro sembrarono cascarci, infatti il moro estrasse una sigaretta dal pacchetto di Lucky Strike, e ne offrì una al riccio che accettò volentieri.

Io non fumavo, e nonostante i tre mi avessero spronato più volte a farlo, non avevo mai nemmeno provato. Ci tenevo alla mia vita.
Anche se il vero motivo per cui non lo facevo era mia nonna, la quale era morta proprio di cancro ai polmoni.

Scossi impercettibilmente la testa scacciando quei pensieri tristi, e alzai lo sguardo quando notai una biondina correre verso Calum.

"Cally!" urlò la ragazza, mi pare si chiamasse Bethany. Storsi il naso a quel soprannome, e Ashton fece lo stesso. Vidi invece il mio amico moro sorriderle maliziosamente, poi lei si tuffò su di lui gettandogli le braccia al collo. Calum, in risposta, le cise la vita con un braccio e la sua mano finì sulla chiappa destra della bionda.

Distolsi lo sguardo, e mi concentrai su Ashton, che guardava la scena immobile, con il labbro inferiore che gli tremava.

"Ash", lo chiamai. Lui si girò subito verso di me. Gli sorrisi debolmente, ma lui non ricambiò.

"È solo una troia", gli sussurrai. Lui a quel punto mi sorrise e mi stampò un bacio sulla guancia. Poi si alzò dal muretto e annunciò che sarebbe tornato a casa. Lo imitai.

Ashton era un ragazzo dolce, sensibile e molto gentile. Dimostrava costantemente di voler bene alla gente, faceva di tutto per far sorridere le persone.

Era gay dichiarato ormai da tre anni. Inizialmente alcune persone avevano fatto fatica ad accettarlo, poi pian piano le cose erano tornate alla normalità.
Credo che amasse Calum da molto più tempo, comunque. Me n'ero accorto solo dopo che aveva fatto coming out, da come lo trattava e lo guardava, rendendomi poi conto che aveva sempre fatto così.
Probabilmente, Calum sarebbe rimasto per sempre il suo primo e unico amore.
A volte mi veniva voglia di spaccare la faccia al corvino, così cieco, che continuava ad uscire con ragazze e ragazze senza preoccuparsi di guardarsi intorno per davvero, e scoprire che c'era qualcuno che lo amava veramente.
Mi si stringeva il cuore a vedere Ashton soffrire, ma lui mi aveva fatto promettere di non parlare mai con nessuno, tanto meno con Calum, della sua cotta.
E ovviamente, da buon amico, non avevo infranto la promessa.

Una volta a casa, lanciai lo zaino da qualche parte nella mia stanza, urlai un saluto a mia madre e poi sbattei la porta chiudendomi in camera.
Afferrai velocemente il telefono e, finalmente, lessi i due messaggi di L.



L: Ti sei decisamente meritato gli indizi di oggi.

Suono la chitarra; ho i capelli biondi.

MikeyIsPunkRock: SIA RINGRAZIATO IL CIELO.

L: Oh, eccoti! Mi aspettavo un messaggio circa mezz'ora fa.

MikeyIsPunkRock: Perdonami, Ashton e Calum mi hanno trattenuto. Ora ho qualche dettaglio in più su di te, comunque.

L: Già, fin troppi oserei dire.

MikeyIsPunkRock: Hey, davvero non vuoi che io scopra chi tu sia?

L: Vuoi sapere la verità?

MikeyIsPunkRock: Sì, certo.

L: Vorrei da morire che tu sapessi chi sono. Vorrei solo esserti "amico". Vorrei poterti salutare senza timore, vorrei parlarti e dirti tutto quello che ti ho scritto oggi su quelle band a voce. Vorrei cantare I Miss You dei blink con te, dal vivo.
Davvero, lo vorrei.
E lo farei, se non fossi la persona timida, ottusa e orribile che sono. Perchè Michael, davvero, se tu sapessi chi sono, probabilmente non mi parleresti mai più.
Tutti se ne vanno, nessuno resta. E quando scoprirai tutto, farai la stessa cosa che fanno tutti: scappare da una persona che ha troppi problemi.

MikeyIsPunkRock: Non penso che tu sia orribile, nè ottuso. Timido forse un po' sì, ma non è sempre un difetto. Io ti vedo come un ragazzo dolce e che ci tiene. Sei intelligente. Caro L, guardati allo specchio e scava nel profondo. Troverai tutti i pregi che ti ho elencato. Non si giudica un libro dalla copertina, no? Bisogna avere pazienza per scovare tutta la bellezza di un romanzo, leggere pagina per pagina.
E comunque, io aspetterò che tu sia pronto per incontrarci di persona, una volta che avrò capito chi sei, se ti può essere d'aiuto. E non scapperò.

L: Solo.. grazie.

MikeyIsPunkRock: Non ringraziarmi.

L: Più parlo con te, e più m'innamoro.

MikeyIsPunkRock: Elle..

L: Scusami, Michael.. non avrei dovuto scriverlo. Scusami.

MikeyIsPunkRock: No, L, aspetta!

L? Andiamo, rispondi.. non sparire..

È tutto okay.

Va bene..

Non ce l'ho con te, se è questo quello che pensi. È okay.

D'accordo, a domani, L.

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autrice:
beh beh capitolo narrato!
che ne pensate? lasciate un commento e fatemi sapere :)

buona fortuna a tutti per domani se avete interrogazioni/verifiche e/o altro e buonanotte.

- reb

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