CAPITOLO 18

15 0 0
                                    

"ZANAFER"

"E tu chi saresti?" , gli occhi cerulei di Amon sembravano infuocarsi, potei notare un lieve tremolio sul suo labbro superiore, era forse stupore o pura rabbia? Ero sicuro che l'arrivo di quell'essere in nostra difesa l'aveva turbato. La gatta magrolina e un po' strana che da anni viveva con me e Eddy in casa, da noi nominata Jenny, mi aveva appena salvato la vita e aveva preso le sembianza di una guerriera, lunghi capelli neri le cadevano sulla schiena come una cascata corvina; aveva un top e degli shorts anch'essi scuri, una carnagione pallida cn due occhi gialli che spiccavano come due fari nella notte. Era molto attraente come ragazza, ma di prima vista dava un po' di soggezione, forse gli occhi screziati non erano proprio comuni per noi umani.

La misteriosa guerriera aveva uno sguardo fiero e difese prontamente il corpo della mia amica, si era messa in mezzo tra l'incantesimo dell'Ifrit e Roberta, l'aveva annullato ed ora lo stava guardando con un'espressione fiera, sicura, da vera guerriera che non ha alcun timore.
"E così saresti il miglior guerriero di Infero?" si rivolse la ragazza ad Amon, "mi avevano avvertito di ben altri poteri, sono alquanto delusa", la sua voce era melodiosa, giovanile ma la forma con cui scandiva le parole senza mai far trapelare un secondo di soggezione la rendevano estremamente temibile.

"Chi sei creatura magica? Non sei uno di noi, e neanche appartieni ai mondi magici di Albea e Bethelux, da dove provieni?", un filo di sgomento apparve sul volto di Amon. Io continuavo a stare sul pavimento del Rumba, in mezzo a quella sala colma di statue umane, qualche sgabello rotto, vari vetri sparsi nel suolo ed estremamente dolorante per gli attacchi subiti. Speravo vivamente fosse totalmente venuta in mio aiuto e che non fosse un'altra cacciatrice del Grimorio o del Guardiano, ormai non potevo più capire nulla da quella situazione, non mi rimaneva che aspettare e vedere come evolvevano gli eventi.
Voltai lo sguardo verso Jenny, o almeno quello che io identificavo in lei, lei mi guardò spostando per un istante la sua attenzione da Amon, mi fece un sorriso, un'espressione che io interpretai rasserenante. Mi erano rimaste poche energie in corpo, non sarei mai stato capace di sopportare ulteriori stress, quindi, accettando ogni possibile conseguenza, mi adagiai sul suolo cercando di non svenire per poter controllare il susseguirsi degli eventi.

"GORNOVA", approfittando del suo attimo di distrazione Amon lanciò un incantesimo di attacco verso la ragazza che senza alcuna fatica lo bloccò' con una semplice mano...
"Chi sei giovane guerriera? Perché difendi gli umani? Non fai neanche parte della loro inutile razza..." la scarnì Amon con un tono disprezzante. La temeva, non conosceva le sue origini, e sicuramente era stato spiazzato da una creatura che senza alcuna fatica aveva annullato per due volte un suo incantesimo.
"Stai cercando anche tu il Grimorio?" continuò il demone... "O semplicemente sei una cacciatrice di demoni?"...

Quante cose nuove stavo scoprendo, una dopo l'altra... esistevano quindi anche dei "Cacciatori di demoni" o di "artefatti magici", una specie di mercenari del regno della magia? Ero divertito, ovviamente erano pensieri i miei... i miei muscoli, da quelli del viso all'ultimo del piede, erano doloranti e  immobilizzati per l'estrema tensione, mi stavo limitando ad ascoltare, più cose avrei scoperto.. più semplice sarebbe sicuramente stato completare l'intero puzzle di questa storia.

"NON SONO TENUTA A DIRTI CHI SONO IO ESSERE INFERIORE DI UN DEMONE, USURPATORE DI MONDI E ASSASSINO SENZA PIETA'. HO IL SOLO COMPITO DI PROTEGGERE IL GUARDIANO ED ESAUDIRE OGNI SUO ORDINE."

Parole scandite con molta determinazione, quasi sillabate.. sembrava una formula appresa e incisa nella propria anima, sempre che un'anima lei l'avesse. Era quasi robotica, non faceva trapelare un libero arbitrio, la possibilità di poter scegliere da che parte stare, chi difendere... Aveva ricevuto un ordine e la sua vita girava intorno ad esso.

"E così sei una messaggera... una semplice messaggera... ti viene dato un ordine e tu dedichi la tua vita a quello... pensi davvero di poter competere con il più grande degli Ifrit?" a differenza di qualche minuto prima, Amon aveva finalmente inquadrato la nuova comparsa, le aveva attribuito un ruolo e nella sua scala di poteri le aveva attribuito una notevole inferiorità di livello combattivo. Era molto più rilassato in viso, si vedeva nuovamente quella serenità in volto tipico di chi ha la certezza di essere superiore.

IL SIGILLO OSCURO (#Wattys2018) in continuazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora