CAPITOLO 21

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"PIAZZA SOLFERINO"
CAP 21

Un temporale? No, sembrava quasi un uragano, forti venti accompagnavano delle cascate di pioggia e lampi continui facevano breccia nella notte buia. Pioveva talmente tanto che i tergicristalli non riuscivano a drenare l'acqua dal parabrezza.
Ci misi un po' ad arrivare in piazza Solferino, anche se era notte le poche macchine che avevo incontrato durante il percorso andavano a velocità di passo d'uomo, molte si fermavano perché faticavano a proseguire.
Arrivai comunque a destinazione e parcheggiai la macchina nei posti abilitati ai lati della piazza. Rimasi qualche minuto in macchina, temevo ci fosse Amon o qualcun altro ad aspettarmi... ma dovevo affrontare anche questa sfida, magari non era quello lo scrigno dell'anello del Drago e, di conseguenza, mi starei preoccupando di qualcosa inutilmente.

Appena scesi dalla macchina mi guardai intorno, piazza Solferino è caratterizzata da un grande parcheggio e una fontana in centro alla piazza e tutto ai lati vi sono banche, ristoranti, bar, ma vista l'ora tarda le attività erano tutte chiuse, nel parcheggio vidi giusto un paio di autovetture e non c'era nessun pedone che passeggiava da quelle parti, forse a causa anche del maltempo.
Mentre mi stavo guardando intorno avvertii una fortissima pressione, guardai  a cosa potesse essere dovuto e mi sembrò quasi che si innalzasse come una barriera per tutta la circonferenza della piazza, come se formasse una cupola sopra di noi...

"Davvero ingenuo piccolo guardiano"...

...non vedevo nessuno, ma i miei timori erano fondati... era Amon e quindi questa volta ci sarebbe stato lo scontro definitivo...

"E' sufficiente seguirti, non hai ancora la malizia dei guerrieri, noto che non hai ancora ottenuto alcun potere... e farò in modo che non riuscirai ad ottenerli"...

Alzai lo sguardo e per la prima volta lo vedevo interamente nelle sue vere sembianze. Amon giaceva sospeso in aria sopra di me, il suo corpo scultoreo non si nascondeva più sotto il costume da umano ma finalmente hai mostrato il suo vero aspetto. Era l'Ifrit di Inferio, due grandi ali da pipistrello erano aperte dietro di lui, un'armatura composta da avambraccio, pettorale e una cintura ricopriva il suo corpo. L'armatura aderiva perfettamente al suo corpo proteggendo tutte le sue parti vitali. Il volto di Amon era sfigurato, aveva un grosso taglio sull'occhio sinistro che si estendeva dalla fronte fino alla bocca, costringendogli a tenere l'occhio sinistro chiuso.
Nella sua mano destra brandiva una spada con una lama fatta di luce, sicuramente era un'arma magica mentre sull'avambraccio sinistro il pezzo dell'armatura si apriva un po' e prendeva la forma di uno scudo.
Era veramente un guerriero temibile, fiero, con una grande arma di attacco e una di difesa. Amon era pronto ad un vero scontro e questa volta non mi avrebbe permesso scappare.

"Per quale motivo mi stai seguendo?" chiesi al guerriero, cercavo un modo per prendere tempo, non mi ero preparato una strategia... a volte sono proprio uno stupido! Non sapendo cosa fare l'unico modo era temporeggiare per cercare di capire qualcosa... e poi non avevo ancora fatto in tempo ad esaminare la fontana per capire se fosse o meno ciò che stavo cercando. Per l'ennesima volta mi trovavo con le spalle contro il muro... e questo iniziava a darmi davvero fastidio.
Dovevo essere considerato una pedina di questo gioco ma mi sentivo solo spettatore... ma questa volta non ero solo...

"Ti ucciderò stavolta, e poi aprirò il varco per permettere ad Alastor il nostro leader di arrivare su questo pianeta, e anche se non romperemo il sigillo elimineremo tutta questa razza inutile e debole. Ruberemo le vostre conoscenze e tornati a Inferio conquisteremo gli altri due mondi magici." iniziò a ridere come se si sentisse già vincitore, volando sopra la mia testa giocando come un gatto fa con un topo prima di ucciderlo.

"Ti sei forse dimenticato un piccolo particolare Amon?"... il demone planò fino a toccare terra a pochi metri da me, mi guardò incuriosito, in parte stupefatto per quella mia apparente serenità...

IL SIGILLO OSCURO (#Wattys2018) in continuazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora