CAPITOLO 19

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"COME DIVENTARE GUARDIANO"

"Questo odore...
...odore di pietre... odore di muschio...
...acqua...
... riconoscerei questa sensazione tra migliaia...
...mi sento bene, sereno, ma molto stanco...
...mi sembra di galleggiare..."

Mi sentivo il corpo intorpidito, provai a muovere le dita delle mani e dei piedi, mi sembrava di fare uno sforzo sovrumano nel  fare quel semplice movimento. Provai quindi a muovere il corpo ma ancora le mie mebra non rispondevano agli impulsi del mio cervello.
Sapevo di essere vivo ed ero sicuro di trovarmi nel lago oscuro di Seres, riconoscevo l'odore della grotta, sentivo il tintinnio delle gocce che cadevano dagli stalattiti per andare a infrangersi sulle rocce sottostanti, ma soprattutto riconoscevo la sensazione di quiete assoluto e di benessere che provavo quando mi trovavo in quel posto.
Avevo, però, tantissima paura di aprire gli occhi... e se non fossi stato li?
Avevo  subito molte violenze psicologiche negli ultimi giorni, ogni piccolo cambiamento in quel momento sarebbe stato difficilissimo da sopportarlo. Ma la realtà va affrontata, come mi ripeteva sempre mia madre quando ero piccolo, e quindi mi sforzai di aprire gli occhi.
Un immagine sfumata prese forma nel mio cervello, vedevo una chiazza indefinibile violacea, ma dopo qualche secondo, il tempo per le pupille di mettere a fuoco, via via diventava più nitida l'immagine.
Magnifiche stalattiti di ametista erano maestose sopra la mia testa, una grotta oscura illuminata da una serie di torce dal fuoco violaceo mi abbracciava in un silenzio religioso.
Emisi un sospiro...

...ero ancora vivo, e in qualche modo ero tornato nel luogo dove tutto iniziò, la grotta di Seres.

Galleggiavo all'interno di quel lago oscuro ma che sprigionavava dei riflessi color indaco violaceo, non sembrava più acqua ma un fluido, non facilmente descrivibile, ma comunque piacevole...mi godetti qualche secondo quella sensazione di quiete e poi, quasi come fosse un riflesso, mi alzai di scatto in piedi, mi toccai rapidamente la faccia, le braccia, il costato, le gambe... ero nudo e mi resi conto che il mio corpo non aveva nessun segno dei colpi che mi inflisse Amon. Ero sanissimo, guarito, almeno esteriormente... perché internamente la mia persona era un vaso rotto in mille pezzi.

Conoscevo ormai bene quella grotta, mi volsi a guardare verso l'altare ed era tutto come l'ìultima volta che mi trovai in quel luogo misterioso. L'altare spiccava alla fine del lago, era da li che si sprigionava quel potere che si espandeva per tutta la grotta avvolgendola, il Grimorio era sopra di esso, mi voltai leggermente verso la parete in cui era incatenato Seres e li vidi un sostanziale cambiamento.
Ai piedi di Seres, accucciato c'era un animale maestoso. Una specie di felino, ma con le zampe di drago, ero lontano per vederla bene ma in quel momento vidi i suoi occhi che sembravano emanare luc... "ma certo, ora ricordo..." piano piano mi stavano tornando in mente le ultime immagini prima di svenire, "e' Jenny, anzi Zana.. qualcosa" immagino sia la creatura che mi ha salvato la vita questa volta.

Iniziai a incamminarmi verso loro, ogni passo che facevo all'interno di quel lago riacquisivo energia, piano piano il mio corpo si stava svegliando dal suo tepore. Arrivato sul bordo del lago trovai una tunica amabilmente piegata, sembrava messa a posta per me. Me la infiliai e mi diressi verso le due creature magiche.
Quando stavo per raggiungere Seres, la chimera si svegliò, la sua coda iniziò a infiammarsi, si alzò in piedi e segui ogni mio movimento.

"Seres, sono riuscito di nuovo a trovarti", ero felice, sinceramente felice per vedere il maestoso dragone davanti a me, "non sono ancora in grado di affrontare Amon o qualsiasi altro nemico, mi devi insegnare qualche incantesimo, o darmi qualche mezzo per poter affrontare le creature magiche, se davvero sei ancora convinto che io sia il guardiano del tuo sigillo"...

il dragone mi guardava in silenzio.

"Salute a te o maestosa creatura" accennai un inchino nei confronti della Chimera, "grazie per avermi salvato la vita, Zana... scusa ma non ricordo perfettamente il tuo nome"

IL SIGILLO OSCURO (#Wattys2018) in continuazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora