CAPITOLO 24

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"LA STELLA DEL SACRIFICIO"

Era chiaramente Piazza Statuto, ma allo stesso tempo non sembrava un luogo che appartenesse al nostro mondo, forse quelle tre colonne oscure, spuntate come steli d'erba dal cemento intorno al monumento in onore al Traforo del Frejus, un grande monumento che consiste in una piramide di enormi massi provenienti proprio dallo scavo del traforo; la piramide è sovrastata da un Genio alato, con una stella a cinque punte in capo, sotto il quale trovano posto le figure marmoree dei Titani abbattuti e soprattutto le grandi crepe nel suolo intorno ad essi che raffiguravano due triangoli che intersecandosi formavano una stella a sei punte, dava a quel luogo una forte connotazione surreale, quasi magica.

Non c'erano suoni, la cupola di energia isolava perfettamente quel luogo da tutto il circondario, e io, che mi trovavo al suo interno, riuscivo a vedere decine, anzi, centinaia di persone, luci, forze dell'ordine, reporters, telecamere al di fuori, ma non arrivava alcun suono...
... mi resi conto che ero immobile... al mio fianco Zanafer emetteva un suono che non avevo ancora sentito, una via di mezzo da un ringhio e una fusa, la sua possente muscolatura tremava, il suo muso era teso e faceva intravedere i grandi canini delle sue fauci. Zanafer era tesa come una corda di violino, pronta ad attaccare in ogni momento, aspettava solo il mio ordine...

... il problema è che non sapevo proprio che ordine darle...

...davanti a me c'erano tre vite innocenti legate ognuna a uno dei tre pilastri oscuri e, in mezzo a loro, c'era Amon, denudato dei suoi vestiti, con una specie di slip e una lunga spada ricurva nella mano destra, intento a fissarmi...

"GUARDIANO, BEN ARRIVATO...
...LA MIA MISSIONE PRINCIPALE ORMAI E' FALLITA, NON HO RECUPERATO IL GRIMORIO, NON HO IMPEDITO LA NASCITA DEL GUARDIANO...
... E QUINDI IL MIO UNICO OBIETTIVO AL MOMENTO E' PERMETTERE AL MIO SIGNORE, ALASTOR, DI ARRIVARE SU QUESTO PIANETA PER DISTRUGGERE TE, APRIRE IL SIGILLO E CONQUISTARE QUESTO MONDO POPOLATO DA STOLTI..."
Amon, a differenza delle altre volte in cui l'avevo incrociato, non aveva lo stesso tono fiero e sicuro di sé; era la prima volta che la sua voce tremava, dava l'impressione di nascondere qualcosa, sembrava costretto a fare un gesto contro la sua volontà. Ma cosa? Cosa lo stava spaventando a tal punto da far tremare la voce a un Ifrit spietato?

"Libera le ragazze Amon, la tua battaglia è per il sigillo, è contro il guardiano, non puoi essere così meschino da volere la vita di tre persone umane, anche senza alcun legame con me. Quindi liberale, sai che non servono neanche come materia di scambio. Combatti con me Ifrit"..
...mi girai verso Zanafer e grazie al nostro forte legame telepatico provai a comunicare con la chimera : "Io affronto Amon in battaglia, cercando in qualche modo di sopportare i suoi attacchi e tu nel frattempo libera le tre persone intrappolate sulle colonne. tutto chiaro amica?", bastò un gesto rassicurante del muso di Zanafer per darmi la certezza che il piano era chiaro anche a lei.
Iniziai a fare qualche passo in avanti verso il monumento, verso i pilastri, verso Amon... guardavo la mia mano sinistra, guardavo l'anello del drago, per un secondo i miei pensieri andarono a Feres, nella speranza che mi sostenesse in quella lotta e alzando il braccio al cielo dissi : "A me poteri di Seres"...

... una forte energia si scaturì dalla pietra incastonata nella bocca del drago, fui avvolto da quel turbine energetico, mi si condensò sul mio corpo mutandolo. Il mio corpo era nuovamente investito dell'armatura del drago, più precisamente dell'armatura di Seres, una corazza organica che si plasmava sulle mie braccia, sul mio tronco, sulle mie gambe per proteggermi.
Un elmo a forma di testa di drago ricopriva il mio volto e le mie mani a differenza del resto del corpo erano l'unica parte del corpo che mutavano, diventarono nuovamente artigli squamosi.
Ricordo ancora quella sensazione di onnipotenza, una forza inspiegabile, la consapevolezza di aver potuto affrontare qualsiasi nemico uscendone vincente. Ma ricordo anche che dopo pochi secondi iniziai a sentire un forte malessere, una terribile ansia che piano piano stava divampando in rancore, rabbia, sempre più difficile da saper domare.
Il mio corpo non si era ancora abituato a sopportare quel flusso tanto forte di magia nera, di energia oscura, e questa volta come la precedente la mia parte razionale veniva lentamente soggiogata dal potere... stavo di nuovo diventando il burattino della magia, era lei a controllare me e non viceversa.

Istintivamente mi gettai contro Amon correndogli incontro a una velocità non spiegabile, ma nel momento stesso in cui mi avvicinai alla colonna esposta a sud della Stella del Sacrificio fu come se fossi andato a sbattere contro una parete indistruttibile e dall'urto feci un balzo all'indietro crollando diversi metri più in la inerme.

Una costante si ripete sempre in questi casi, è uno dei ricordi più vivi che ho di Amon, la sua risata. Anche quel giorno, vedendomi incapace di affrontarlo, di avvicinarlo, di sovrastarlo, la sua risata si faceva beffa di me, è questo non faceva che incrementare ulteriormente la mia rabbia.
Il mio corpo ormai era sopraffatto dall'energia, mi alzai subito, e, non ricordo come, ma lanciai un incantesimo contro Amon... anche l'energia che si scatenò dalle mie parole magiche perse ogni effetto quando entrò in collisione con la Stella del sacrificio...

...l'Ifrit si sedette, continuando imperterrito a ridere...
...PUOI ATTACCARMI TUTTE LE VOLTE CHE VUOI GUARDIANO... MA UNA VOLTA CHE I SACRIFICI SONO STATI POSIZIONATI... LA STELLA DEL SACRIFICIO NON PUO' ESSERE DISTRUTTA... NON TI AVEVA AVVISATO IL TUO DRAGONE?...
... Seres non mi aveva mai detto nulla, non mi aveva spiegato nulla se non le origini dei mondi magici, ma allora se la stella non era distruttibile perché percepivo in Amon un fondo di timore?

GUARDIANO, TI RACCONTERO' UNA STORIA, COSI' TUTTO TI SARA' PiU CHIARO...
... C'E' UNA COSA MOLTO IMPORTANTE CHE TU DOVRESTI SAPERE, MA CHE DUBITO CHE TU SAPPIA... continuo' con la sua risata fastidiosa, quasi isterica... IL TUO MONDO E' STATO PROTETTO DA INFERIO DA UN SIGILLO, E QUESTO L'HAI CAPITO SPERO...

... MA QUANDO SERES FU CATTURATO DA NOI INFERANTI RIUSCIMMO A CREARE UN RITUALE CHE PERMETTESSE L'APERTURA DI UN PORTALE, SIMILE A UN SIGILLO, MA SOLO PER FAR PASSARE UNA CREATURA, LA STELLA DEL SACRIFICIO.
SE LA STELLA VIENE ATTIVATA DAL NOSTRO MONDO, LE COLONNE DEVONO ASSORBIRE L'ENERGIA DI TREMILA INFERANTI E IL SANGUE DI UN IFRIT...
... SE LA STELLA VIENE ATTIVATA SUL TUO PIANETA, SERVONO TRE CREATURE FEMMINILI, NEI TRE STADI DEL LORO CICLO VITALE, UNA BAMBINA AGLI ALBORI DELLA VITA, UNA DONNA ALLO ZENITH E UN'ANZIANA ALLA FINE DEL CICLO VITALE. LE LORO TRE ENERGIE SONO SUFFICIENTI PER APRIRE IL PORTALE, MA PER ATTIVARLO SERVE CHE IL SANGUE DI UN IFRIT RIEMPIA LE SCALANATURE NEL TERRENO CHE UNISCONO LE TRE COLONNE...
... ECCO PERCHE' HANNO MANDATO ME, UN IFRIT, PERCHE', IN CASO NON FOSSI RIUSCITO AD ADEMPIERE AGLI ORDINI, IL MIO ULTIMO SCOPO SAREBBE STATO QUELLO DI ATTIVARE LA STELLA PER FAR ARRIVARE ALASTOR SUL TUO MONDO...
... LA STELLA E' STATA CREATA GUARDIANO...
... I SACRIFICI SONO STATI POSTI SU DI ESSA...
...ADDIO...

vidi solo Amon che si incise il petto con la grande spada ricurva, il sangue incominciò a colargli lungo il corpo. Cadde in ginocchio e guardandomi fisso negli occhi, abbozzò un ghigno, tutt'ora non so se interpretarlo come un saluto, o una forma sua personale di soddisfazione per aver soddisfatto il volere del suo signore.
Vedevo solo una creatura che si stava dissaguando, il suo sangue bluastro stava ricoprendo la stella incisa nel pavimento della piazza e quando fece tutto il perimetro l'Ifrit esalò l'ultimo respiro cadendo senza vita al suolo.
Le colonne assorbirono il sangue, si illuminarono e le tre umane su di esse iniziarono a svanire, lentamente, non udivo lamenti, ne dolori, si stavano dissolvendo, e tre fasci di luce partirono dalle colonne verso il cielo...

... ci fu un grande boato, sembrava il tuono più forte che io avessi mai sentito, le nuvole iniziarono ad agglomerarsi, tutto divenne buio, si intravedeva una grande spirale nel cielo, e nel centro di essa si aprì come un varco, si intravidero tre pianeti, chiaramente visibili ad occhio nudo, e dopo pochi istanti ci fu una fortissima onda d'aria, e apparve una creatura dotata di quattro paia d'ali nere... fluttuava nel cielo... nell'oscurità si riuscivano solo a vedere i suoi occhi rossi come il sangue.

"COSI' QUESTA SAREBBE LA TERRA... CHE DELUSIONE CHE SEI STATO AMON... PENSERO' IO A DISTRUGGERE QUESTO PIANETA DI CREATURE PRIMITIVE"

Guardai la scena senza riuscire a dire nulla, tutto era accaduto in una manciata di minuti, ma adesso Alastor era arrivato e non potevo sapere cosa sarebbe potuto succedere.

IL SIGILLO OSCURO (#Wattys2018) in continuazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora