Capitolo 12

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il giorno dopo, quando mi svegliai, notai di essere sola, così scesi le scale dopo essermi vestita con una pantalone della tuta nero morbido e una canotta verde e le Havajana ai piedi.

In soggiorno trovai la Alo con le valige la quale mi comunicò della sua partenza per Dublino dove i suoi genitori, nonché miei zii, avessero deciso di trasferirsi.

Ero molto triste della sua partenza, ma purtroppo non potevo farci nulla. Chissà il povero Zaza come l'ha presa la notizia della sua partenza.

-Au cos'hai li all'occhio?- mi chiese ad un tratto con la voce spaventata.

Nella mia mente riaffiorarono tutti i ricordi della sera prima. Paulo. Il pugno. Noi due abbracciati. Lui che piangeva.

Divagai e dopo che la Alo partii mi assicurai di essere sola in casa e corsi in bagno.

Avevo un livido. Enorme. Come avrei fatto a nasconderlo? Avevo finito ieri il correttore! Corsi verso la trousse della Ely, ma solitamente glielo prestavo io il correttore perciò addio metodo del trucco.

Mi misi un jeans blu e una maglietta semplice, le Vans e decisi dii andare alla kiko, ma mentre uscivo di casa mi imbattei in Paul, Paulo, Sami e Alvarito i quali mi guardarono.

Tenevo la testa bassa, non volevo dire a tutti ciò che era successo, non volevo essere il peso della litigata fra i giocatori della juve.

-Ei au- mi salutò Alva, -Ciao piccola- mi disse Sami, -Ciao- mi disse flebilmente Paulo e Paul mi abbracciò.

Salutai, sempre con la testa bassa, la mia copertura stava funzionando.

-Perché tieni la testa bassa?- chiese ad un tratto Sami, merda -ehm.. non nulla io..- mi mise due dita sotto al mento e quando mi alzò il viso, gli si spalancarono gli occhi.

-Chi è stato?- urlò poi, sii vedeva che non era arrabbiato, ma solo preoccupato.

Incrociai lo sguardo di Paulo che evidentemente si era ricordato alcuni eventi della sera prima.

-ehm.. sono caduta.. sì e sai che sono un po'maldestra- dissi in modo poco convincente.

-tu non me la racconti giusta.- disse –ma ne parleremo dopo ora devo proprio scappare, scusa amore.- mi diede un casto bacio sulle labbra e poi uscii con la borsa d'allenamento insieme a Paul.

Alvaro decise di salire per riposarsi e io me ne andai.

-Posso venire con te?- mi chiese Dybala.

- certo vieni pure.- gli risposi.

Così lentamente ci avviammo verso il centro, ogni tanto Paulo veniva fermato dalle fans.

-tu sei la sua fidanzata?- mi girai e vidi una bimba con due occhi grandi che aspettava una mia risposta.

- no no siamo solo... amici- le risposi sorridendo.

Lei annuii e se ne andò.

Ora che ci penso Paulo, quando eravamo ciò che eravamo, non mi aveva mai presentato come la sua fidanzata e non aveva mai postato foto con me, nonostante ce ne fossimo fatte parecchie insieme.

-sei pensierosa... c'è qualcosa che non va fra te e Sami?- mi chiese.

-ehm.. no stavo pensando a noi.- dissi.

- ah.. ecco a tal proposito.. c'è una cosa che devo dirti.. Scusami per ieri sera, io... io non so che cosa mi sia preso, ero completamente fuori, ero geloso, non potevo credere che lui ti avesse anche solo sfiorato con un dito, io non posso ancora crederci, ti prego perdonami. Io sono un coglione. Tu mi piaci. E molto. Non volevo andasse a finire così. Aurora io ti amo e non credere che il mio sia un sentimento passeggero, io sono innamorato di te. È proprio vero che non capisci il valore di una persona fino a quando non l'hai persa e ti giuro che quando stavo con Antonella continuavo a chiamarla col tuo nome, perché è così bello da pronunciare.

Voglio svegliarmi alla mattina e vederti li, che dormi al mio fianco con la luce della finestra che penetra sul letto.

Voglio poterti baciare e riempire di succhiotti per poter marcare il mio territorio. Io voglio solo te non mi interessano le altre, ti prego perdonami.- disse tutto d'un fiato.

-Paulo.. io.. sono senza parole, mi hai detto cose bellissime e piacerebbe anche me credimi, ma..- dissi –c'è Sami.- concluse lui -esatto, non posso essere con lui e al con tempo con te, capisci? Possiamo essere amici se vuoi, possiamo uscire e berci un caffè o un drink, ma per ora non posso piantarlo in asso, lui mi piace un sacco e per una volta voglio pensare a me.. che ne dici? Amici?- chiesi. Lui annuii e ci abbracciammo e poi mi diede un bacio sulla spalla. –ti voglio bene- disse- anch'io, tanto.-

Elisa's pov

Mi svegliò un esemplare di Alvaro selvatico che si era buttato sul mio letto.

-Amoreee- urlò. Aprii gli occhi e sorrisi. Poi si mise al mio fianco ed iniziammo farci le coccole, dandoci talvolta dei baci.

Però era strano, non era come al solito brillante e spontaneo, sembrava preoccupato.

-Amore tutto bene?- chiesi.

-si tutto bene grazie, stasera andiamo al cinema ok? C'è un nuovo film che ho voglia di vedere- disse e acconsentì.

Nel pomeriggio andammo a fare una passeggiata e poi alla sera quando tornammo ci facemmo una doccia (separatamente) e ci vestimmo, mi misi un jeans lungo e una maglietta bordeaux in pizzo a mezza manica.

Andammo verso il cinema e dopo aver cenato al MC andammo a vedere il film che non mi piacque molto.

Quando tornammo a casa, salimmo in camera insieme e facemmo l'amore, era la mia prima volta ed ero contenta di averla condivisa con lui.

Lo amavo più della mia stessa vita e niente e nessuno ci avrebbe diviso.

SPAZIO A MEEE

BUONA SERA

DUE AGGIORNAMENTI IN DUE GIORNI? DATEMI UN PREMIO! AHHAHA

STELLINATE IL CAPITOLO E NULLA AL PROSSIMO

UN BACIO GRANDE

-Auro

ABBRACCIAMI E DORMI |PD e AM|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora